Maria Zambrano è una delle più importanti filosofe del Novecento. L'esperienza dell'esilio dalla Spagna, dilaniata dalla guerra, induce la pensatrice a meditare sulla cultura occidentale.
Dapprima esponente della sinistra hegeliana e in seguito anarchico e individualista, Max Stirner guarda all'uomo in una prospettiva del tutto innovativa.
Virtù e felicità si escludono a vicenda o sono in relazione tra loro? Due risposte diverse ci vengono fornite da due grandi filosofi: Kant e Feuerbach.
Richiamandosi alle indagini fenomenologiche husserliane, Merleau-Ponty ci offre una nuova modalità di approccio a temi come: corpo, percezione e cogito.
Plessner classifica gli organismi viventi in base alla loro "posizionalità", ovvero la posizione che occupano nel mondo, e quella dell'uomo è eccentrica.
Il nome di John Stuart Mill è associato all'utilitarismo e al liberalismo. Egli ha teorizzato una società in cui l'individualismo fosse un elemento positivo
Michel Foucault, autore de "La storia della follia nell'età classica", ha modificato, attraverso le opere di archeologia, lo sguardo gettato sul soggetto.
Riflettendo su possibilità e limiti del linguaggio, Wittgenstein perviene a una distinzione fondamentale fra sfera del dicibile e ambito dell'ineffabile. La comprensione dell'incondizionato è affidata ad un'intuizione caratterizzata dal silenzio.
Il dibattito tra Habermas e Ratzinger su democrazia, religione e fondamentalismi ci offre l'esempio di un dialogo interculturale rispettoso e tollerante.
L'erotismo come pulsione di morte è il tema di una novella giovanile del filosofo George Bataille, meglio indagato in molte delle sue opere successive.
Arte e creazione dell'opera: molta della filosofia e della letteratura del Novecento si occupano di questi argomenti. Tra gli altri Camus, Benjamin, Zweig.