Il mito di Faust è uno dei più fecondi della cultura occidentale: analizziamo la sua prima realizzazione letteraria, l'opera dell'inglese Christopher Marlowe.
Shakespeare non fu solo un grande drammaturgo, ma anche un enigmatico poeta. La raccolta dei suoi Sonnets spazia nella luce e nell'ombra di un duplice amore
Francisco de Zurbáran, artista della prima metà del XVII secolo, è l'emblema della pittura barocca e controriformistica dell'arte spagnola del Seicento.
Con la riscoperta di Ovidio, nel XVI secolo l'esiliato torna a rivestire i panni dell'emarginato. Il topos ideale per Clement Marot e gli ebrei sefarditi.
Nella prima metà dell'Ottocento il Romanticismo francese ravviva grandemente la disputa contro il Classicismo, toccando in primis la scrittura teatrale.
Tramite alcuni estratti dall'opera De Corpore del filosofo Thomas Hobbes, analizziamo la sua concezione del corpo per arrivare a capire come esso sia uno dei due pilastri su cui ruota l’intera concezione meccanicistica e deterministica che Hobbes ha della realtà.
Nel 500 l'esilio ha in Machiavelli il suo più degno rappresentante. Ma succede anche che si trasformi in un tema letterario, come nei sonetti di du Bellay.
La canzone al Metauro è una poesia composta da Tasso nel 1578. Il poeta si sente perseguitato dalla sfortuna, e la morte gli sembra l'unica via d'uscita
La Regina delle Fate di Spenser, quando il poema epico si veste di fiaba. Tra allegoria e morale, viene presentato il riflesso della società elisabettiana.
La Gerusalemme Liberata del Tasso coniuga l'elemento eroico con quello teatrale. Mentre Shakespeare evoca Amleto, la prima crociata spiega le sue pulsioni.
John Donne vive una duplice esperienza poetica. Il sacro del divino e il profano amore vibrano nelle sue poesie tanto da preludere la stagione barocca.
La cronaca nera, onnipresente nei media odierni, godeva d'ampio pubblico già nel '600, ma da cosa nasce e quali erano le sue caratteristiche all'epoca?