No David Lynch, No Twin Peaks

La notizia che più ha sconvolto i fan di Twin Peaks e gli amanti delle serie TV in questi giorni, è stato l’annuncio dato su Twitter dallo stesso regista americano David Lynch, di aver abbandonato il progetto di realizzazione della terza stagione della serie cult, che negli anni novanta, divenne un fenomeno mondiale e che ancora oggi, è capace di influenzare molti telefilm con il suo stile unico, che tanto fu capace di stravolgere completamente l’idea classica di serie televisiva. Così la dolce e trepidante attesa dell’uscita della terza stagione, si sta trasformando in un incubo per tutti coloro che non hanno dimenticato l’enigmatico volto di Laura Palmer, la sobrietà dell’agente Cooper o lo spaventoso BOB. È impossibile negare l’affranto che milioni di fan in questi giorni stanno provando, ci si chiede: “Che senso ha guardarla se il regista non è Lynch?”. Impossibile dar loro torto, come si può costringere un figlio a rinnegare il proprio genitore?

Per avere una visione chiara di ciò che è accaduto, ecco le parole del maestro del surrealismo cinematografico:«Cari amici, dopo un anno e quattro mesi di negoziati, rinuncio perché non è stato stanziato abbastanza denaro per realizzare il copione come ritenevo che andasse fatto. Questo week end ho cominciato a chiamare gli attori per spiegare la mia decisione. Showtime potrebbe comunque portare avanti il progetto. Adoro il mondo di Twin Peaks e mi sarebbe piaciuto che le cose andassero diversamente».

david lynch

Come si dice in certi casi disperati: la speranza è l’ultima a morire. Di fatto non è assolutamente scontato che la situazione non possa cambiare da un momento all’altro. Infatti oltre alle proteste dei fan da tutto il mondo, si è aggiunta la più visibile protesta degli attori principali della serie. La protesta, riassunta nel motto “Twin Peaks without Lynch, is like …”, è stata diffusa attraverso un video-petizione girato dagli attori stessi, nel quale ognuno spiega secondo il proprio parere, come sarebbe Twin Peaks senza Lynch. All’iniziativa del cast, è seguita quella di un sito, “Welcome To Twin Peaks“, che ha lanciato l’hashtag #SaveTwinPeaks per convincere tramite una campagna social la Showtime a coinvolgere Lynch.

david lynch

Intanto, il canale Showtime ieri si è limitato a diffondere un comunicato esprimendo la speranza che Lynch ci ripensi e rientri nel progetto. «Ci rattrista leggere la dichiarazione di David Lynch perché pensiamo di stare lavorando per trovare delle soluzioni, sia con David che con i suoi rappresentanti, ai pochi punti dell’accordo che restano aperti», si legge nel comunicato. «Anche Showtime adora il mondo di Twin Peaks e restiamo speranzosi di poter ‘resuscitare’ la serie in tutta la sua gloria, con i suoi due straordinari creatori, David Lynch e Mark Frost», prosegue la nota. Oltre che da Lynch, la serie era infatti stata ideata anche dal produttore Frost: entrambi si erano messi al lavoro sulla sceneggiatura della terza stagione riunendo il mitico team che aveva dato vita al primo capolavoro seriale della televisione. Sarà sufficiente tutto ciò a convincere David Lynch?

david lynch

La speranza è che alla fine tutto possa concludersi per il meglio; del resto non sarebbe accettabile il ritorno di Twin Peaks senza il suo geniale creatore: chi potrebbe mai prendere il posto di Lynch? cosa ne sarebbe di quell’atmosfera onirica, spaventosa, surreale che solo il regista americano sa creare così bene in una semplice cittadina di provincia? Che fine farebbe il seguito di un prodotto che a suo tempo seppe rivoluzionare la TV e che ora rischierebbe di diventare un prodotto per la televisione generalista, buono per colmare la fame televisiva di masse senza spirito critico? Sarebbe inoltre una grande perdita per l’arte cinematografica e televisiva dei nostri tempi, privare della possibilità di ammirare un possibile capolavoro di un regista che non si dedicava ad un prodotto “di massa” da un po’ di tempo (l’ultimo suo film, Inland Empire, è addirittura del 2006). Confidando che alla fine tutto si concluda in meglio, ci resta intanto da pensare che Twin Peaks senza David Lynch, sarebbe come una giornata senza una buona tazza di caffè, direbbe il buon agente Cooper.

 

Roberto Carli