Osama Bin Laden: chi era, cos’ha fatto, com’è morto

Osama bin Laden è stato uno dei più feroci terroristi del ‘900, soprattutto a causa dell’odio verso l’Occidente. Viene ricordato per diversi attentati, ma soprattutto per quello alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.  

bin laden
Osama bin Laden e Ayman al-Zawahiri

L’infanzia 

Osama nasce nel 1957, in una delle famiglie più ricche dell’Arabia Saudita. Era il 17simo di 54 figli, avuti da 22 mogli diverse. Il padre era un costruttore edile, un uomo rinomato e conosciuto nello Stato. Il suo nome era Mohammed, ma morirà molto presto, ovvero quando Osama ha solo 10 anni.

L’eredità del padre fu enorme e permise ad Osama di utilizzarla per finanziare e creare Al-Qaida. Osama impara dal padre ad usare gli esplosivi, utilizzati per costruire nuovi edifici e, inoltre, sin da bambino ha una forte fede islamica. Il suo idolo era anche Maometto che, oltre ad essere considerato il profeta, era anche un grande condottiero. Basandosi sulla vita del profeta e dei suoi ideali, Osama ha il forte desiderio di volere l’Islam come religione del mondo intero.  

Gli anni della giovinezza 

Osama intraprende, nel 1978, diversi studi all’Università di Gedda, dove studia economia, amministrazione aziendale, marketing, ma anche ingegneria civile. È considerato da molti suoi conoscenti, e anche dalla madre, una persona gentile, umile, capace di avere rapporti con tutti, nonostante le sue ricchezze.

Il suo mentore è ʿAbd Allāh al-ʿAzzām, un attivista palestinese che odia profondamente Israele, a causa delle diverse guerre. Il suo desiderio più grande è quello di vedere Israele distrutta per mano della Jihad e il suo motto è solo il fucile, nessuna trattativa, nessun incontro, nessun dialogo’’. Da qui, parte l’appello da parte di Bin Laden verso la comunità islamica: uccidere gli infedeli.  

La guerra tra Unione Sovietica ed Afghanistan 

Nel 1979, l’Unione Sovietica attacca l’Afghanistan ed è qui che inizia l’attività di Bin Laden. Un ruolo fondamentale è svolto dai mujahiddin, ovvero i combattenti della Jihad che, hanno il compito di uccidere gli infedeli: in questo caso, i russi. Bin Laden decide di partire nel 1979 ma, non essendo un militare addestrato, decide di finanziare la guerra afgana. Versa 50 milioni di dollari per la fratellanza, fino a fondare, nel 1984, un’organizzazione, il cui nome è ‘’Maktab al-Khidamat‘’, ovvero un ufficio che ospitava i condottieri stranieri nell’impresa contro i sovietici. Diventa un grande militare, costruendo tunnel per difendere i soldati dai bombardamenti russi.

Nel 1986, nasce la sua leggenda: combatte in prima linea e considera la guerra come un’azione inebriante, perché è per Allah. La Jihad fa, quindi, un salto di qualità. Nello stesso anno, conosce l’egiziano Ayman Al-Zawahiri, militante fondamentalista egiziano. La sua conoscenza lo porta ad una svolta: da condottiero sacro a terrorista internazionale. Egli vuole uccidere tutti coloro che non hanno i suoi ideali, tutti gli infedeli; si uccidono anche i ‘’nemici vicini’’, ovvero i musulmani che non accettano il suo fanatismo. Da qui, comincia il suo odio per l’Occidente, specialmente per gli Stati Uniti d’America, che danno armi ad Israele per uccidere i palestinesi.  

Al-Qaida (La Base) di Osama Bin Laden 

Nel 1988, durante la Guerra in Afghanistan, nasce Al-Qaida per mano di Bin Laden. L’organizzazione si struttura in 4 sezioni: l’addestramento dei soldati (sempre più intensivo e crudele per uccidere gli infedeli), la consulenza per gli addestramenti, amministrazione, questioni religiose, la decisione e la fondazione dei membri e, infine, la propaganda tramite i media.

Lo scopo principale dell’organizzazione era quello di estendere la Jihad, includere la partecipazione di più soldati, che si battono per un’ideale solo: combattere in nome di Allah. Inoltre, Bin Laden fa giurare fedeltà ai soldati, diventa un Messia islamico. Con la fondazione di tale organizzazione, con il tempo più potente, i russi perdono la guerra contro l’Afghanistan nel 1989. Da quel momento, Bin Laden capisce che può sconfiggere le superpotenze e, quindi, da qui si sviluppa la sua idea di sconfiggere il male supremo arabo: gli Stati Uniti.  

Bin Laden – L’odio verso gli Stati Uniti 

Nel 1990, Saddam Hussein attacca il Sudan. Bin Laden propone di formare un esercito di veterani afgani per rispondere agli attacchi di Sadam. La famiglia reale dell’Arabia Saudita, però, decide di rifiutare la sua offerta e di chiedere aiuti all’America. Per Bin Laden, vedere gli americani arrivare in territori musulmani è un sacrilegio e, così, la famiglia reale decide di metterlo ai domiciliari ed, eventualmente, arrestarlo.

Nel 1991, Bin Laden decide di scappare in Sudan, luogo molto povero, ma una sicurezza per il terrorismo. I sudanesi lo chiamano ‘’la banca che cammina’’: crea e trova nuovi posti di lavoro per i sudanesi, ma questa si rivelerà essere solo una copertura. Il suo intento principale era quello di creare edifici per nascondere bombe, fucili e bazuca. Nel 1992, Bin Laden crea il Quartier Generale di Al-Qaida e, qui, cominciano i primi atti terroristici negli Stati Uniti, come quello nel 1993, dove piazza una bomba sotto il World Wide Center, uccidendo diverse persone.

Nel 1998, un camion ricolmo di kamikaze arriva nell’Ambasciata americana in Kenya, che uccide 213 persone e ne ferisce 4600. 4 minuti dopo questo attacco feroce, un altro kamikaze colpisce un’altra ambasciata americana e, nello stesso anno, Al-Qaida attacca anche il porto di Aden, dove muoiono diversi marinai statunitensi. La retorica antiamericana di Bin Laden è uccidere gli americani e i loro alleati, sia civili che militari, è un dovere personale di ogni musulmano in grado di farlo, per distruggere e indebolire i loro eserciti., cacciarli da tutte le terre islamiche e renderli inoffensivi per tutti i musulmani. I suoi attacchi funzionano perché crea delle ‘’bombe intelligenti’’, ovvero bombe camminanti, che scoppiano sul terrorista stesso, lasciandosi morire.  

Bin Laden – Il suo piano contro gli Stati Uniti 

Gli Stati Uniti, dopo i ripetuti attacchi da parte di Bin Laden, decidono di attaccare la base di Al-Qaida in Afghanistan, lanciando 75 missili. Bin Laden vuole di più e, insieme ai vertici di Al-Qaida, riprende un’idea che circolava già dal 1995. La sua idea era quella di attaccare il cuore economico americano, il simbolo della sua ricchezza e della sua vanità. Nasce, quindi, l’operazione aeroplani. Nel 1999 sceglie alcuni kamikaze, che avrebbero avuto il compito di dirottare gli aerei. Egli diceva che sarebbero diventati martiri ed eroi, per l’amore e il volere di Allah.  

11 settembre 2001: Bin Laden attacca le Torri Gemelle 

La mattina dell’11 settembre, Osama bin Laden invita i suoi compagni ad ascoltare le notizie dalla sua radio. Due aerei, uno dopo l’altro, colpiscono le Torri Gemelle, che sprofondano, lasciando l’America e tutto il mondo sotto shock. Il Medio Oriente festeggia per il grande attacco alla Grande Mela e per la grande impresa da parte di Bin Laden, eroe islamico. Ci furono altri attacchi, ad esempio a Washington e Pennsylvania. 6 giorni dopo l’attacco, il presidente Bush dichiara guerra al terrorismo, attaccando l’Afghanistan, ma soprattutto mettendo una taglia da 25 milioni di dollari sulla testa di Bin Laden; doveva essere ritrovato vivo o morto.

torri gemelleGli ultimi anni di Bin Laden e la morte 

Bin Laden è costretto a rifugiarsi in Pakistan e il suo isolamento lo porta, con il passare degli anni, nel dimenticatoio. Decide di comunicare solo tramite corrieri fidati, ma continua a lanciare messaggi, incitando il popolo musulmano a combattere contro gli infedeli. Diventa, però, prigioniero nella sua stessa prigione: “Mi lamento con Dio del mio isolamento, e della mia solitudine, temo che mi stiano rendendo vecchio e fragile, che la gente si stanchi di me, ma mi lamento solo don Dio”.

Prima della sua morte, un drone americano vede un uomo che cammina in cerchio, all’interno di un palazzo recintato, che viene soprannominato come il ‘’camminatore’’. Il 2 maggio 2011, Barack Obama afferma in diretta internazionale che Bin Laden, leader di Al-Qaida, è morto grazie alla conduzione di un raid. Dopo 10 lunghissimi anni, il terrorista più ricercato da tutto il mondo muore.  

L’eredità di Bin Laden 

La morte di Bin Laden non ha fermato il terrorismo, anzi l’ha accentuato. La sua opera ha portato alla creazione di nuove cellule terroristiche, che continuano ad odiare l’Occidente, ma soprattutto gli Stati Uniti. La morte di un fanatico apre la pista a nuovi movimenti; usava trucchi psicologici simili a quelli di Hitler, dando la possibilità ad altre persone di giustificare il terrorismo e la violenza. Il terrorismo non è morto, Bin Laden continua a vivere nella mente e negli ideali di diversi estremisti musulmani, che combattono per il loro Dio.  

Anna Lisa Accurso 

Fonti: Documentario – Dittatori Del Novecento Osama Bin Laden – YouTube

Fonti media File:Hamid Mir interviewing Osama bin Laden and Ayman al-Zawahiri 2001.jpg – Wikimedia Commons , A14a Twin Towers, 1975 | mksfca | Flickr