Il Hadith di Maometto, cos’è, come è strutturato

In questo articolo parleremo del Hadith del profeta Maometto, cos’è, come è strutturato e perché è importante nell’Islam.

Cosa è il Hadith

Il termine Hadith, il cui plurale è Ahadith, in arabo significa racconto, narrazione. Si tratta di un singolo aneddoto, di alcune righe, su ciò che il profeta Maometto disse e fece nella sua vita. Nel Hadith -racconto- si cerca, quindi, di menzionare ma anche di tramandare ai musulmani i fatti e i detti di Maometto, ma anche i suoi silenzi, affinché attraverso questi racconti, si possa riuscire ad ottenere la sua condotta.

I musulmani considerano il profeta Maometto come il migliore tra gli uomini, la sua condotta è considerata una condotta modello e quindi da imitare, perché ritenuta la migliore condotta che un essere umano possa avere. Maometto è anche detentore di Iṣmah, quel concetto che, nella teologia islamica, viene definito come: l’immunità dal peccato e l’infallibilità morale. 

Secondo i musulmani, ALLAH (Dio) avrebbe concesso ai suoi profeti la Iṣmah, quindi la capacità di non commettere mai peccati. In questo caso, diventa ancora più importante cercare di imitare la condotta di Maometto perché è ritenuta una condotta priva di peccato.

Perché il Hadith è importante

Il Hadith è, quindi, importante perché, in primo luogo, attraverso esso si cerca di imitare la condotta di Maometto che viene tramandata in questi racconti, e che è ritenuta una condotta modello e priva di peccato. Ma il Hadith è anche importante perché al profeta Maometto venivano chieste -dai suoi compagni- determinate delucidazioni su alcuni versetti coranici. Quindi, il Hadith è anche importante per una funzione d’esplicitazione del Corano. Da questo punto di vista, aiuta anche a comprendere il contenuto del Corano.

Un altro motivo ancora per cui il Hadith è considerato importante è perché esso è parte costitutiva della Sunna (in arabo: tradizione/insegnamento). La Sunna è la seconda fonte teologica e giuridica dell’Islam, dopo il Corano. Se con Hadith facciamo riferimento al racconto che contiene i fatti e i detti di Maometto, con Sunna, invece, si fa riferimento alle azioni più frequenti del profeta Maometto che vengono estrapolate da questi raccontiHadith– e  che ci trasmettono la Sunna -insegnamento, modo di vita del profeta-.

Struttura del Hadith

Il Hadith è diviso in due parti:

la prima parte è l’Isnad (in arabo: sostegno, supporto) e solitamente è tradotto con catena di trasmettitori. Questo Isnad -catena di trasmettitori- consiste in delle persone che si sono tramandate -da uno all’altro- quel determinato aneddoto inerente alla vita di Maometto. L’Isnad deve partire dalla persona più recente fino al primo testimone oculare che ha visto il profeta Maometto fare o dire determinate cose.

Nell’Isnad è ammessa anche la testimonianza delle donne. Infatti, spesso la prima testimone oculare, che ha visto Maometto fare o dire determinate cose, era ʿĀʾisha – terza moglie del profeta-.

La seconda parte del Hadith è il Matn che è il contenuto della narrazione, ovvero ciò che Maometto disse o fece.

Analisi di un hadith

Nella maggior parte delle volte, l’Isnad è più lungo del Matn, perché in esso vengono menzionati i nomi di tutte le persone che si sono trasmesse il detto o il fatto di Maometto.

L’analisi di un Hadith ci aiuterà a capire meglio la sua struttura.

 

Immagine di un Hadith in lingua inglese e in lingua araba. Il hadith ha l'Isnad e il Matn in tutte e due le lingue.
Un hadith in inglese e in arabo

 

Nell’immagine in alto, abbiamo  un Hadith scritto sia nella lingua inglese che nella lingua araba. Complessivamente, tutto questo è il Hadith -racconto-, da cui poi ne possiamo riconoscere le due parti: la parte in nero è l’Isnadmentre, quella in verde è il Matn.

L’Isnad si presenta di solito con il seguente schema: «Ho ascoltato Tizio che ha, altrettanto, sentito da Caio, che Sempronio aveva udito Maometto dire: ” viene citato il Matn ». Infatti, prendendo l’esempio dell’Isnad della nostra foto: ‘Umar ibn Al-Khattaab -ultima persona menzionata nell’Isnad– è il primo testimone oculare che, in prima persona, ha visto il profeta fare o dire quella determinata cosa. Quindi, se l‘ultimo nome di questa catena di persone è colui che sente o vede l’atto del profeta, il primo nome menzionato, invece, è la persona più recente, ovvero quella più vicina alla nostra epoca -in ordine di tempo-. In questo caso, Al-Humaydee ‘Abdullaah ibn Az-Zubayr -prima persona menzionata nella catena di trasmissione- è la persona più recente.

Nella foto, la scritta in verde è, invece, il Matn, il contenuto vero e proprio della narrazione, cioè il detto o il fatto di Maometto.

La classificazione dei vari Ahadith

Abbiamo visto, quindi, un esempio di un racconto –Hadith-. Ogni racconto ha sempre un Isnad e un Matn.

I Hadith, vengono, però, classificati. Si fa molta attenzione alle persone menzionate nella catena di trasmissione –Isnad– perché sono coloro che garantiscono la veridicità del Matn. Questa attenzione alle persone menzionate nell’Isnad, ha dato vita ad una vera e propria scienza islamica detta ‘ilm al-rijal ( in arabo: La scienza degli uomini).

Questa scienza degli uomini si occupa di studiare tutti gli uomini citati nell’Isnad sia da un punto di  vista storico per verificare che le due persone della catena abbiano effettivamente vissuto nella stessa epoca e avuto anche modo di incontrarsi – per potersi tramandare il racconto-, che dal punto di vista morale per verificare la moralità di cui godevano tra l’opinione pubblica e tra i dotti e la loro predisposizione a riportare correttamente le informazioni ascoltate e, semmai, anche l’aver ricevuto dal loro maestro l’autorizzazione –ijaza– a divulgare quanto ascoltato.

Quindi, applicando questa scienza degli uomini alle persone citate nella catena di trasmettitori, si può determinare se il Matn – il fatto o il detto di Maometto- può essere più o meno autentico. Più ci sono buchi temporali tra un trasmettitore e l’altro, o uno dei vari  trasmettitori gode di poca attendibilità morale, meno il Matn è autentico. 

Tuttavia, non è sufficiente applicare questa scienza degli uomini alla catena dei trasmettitori per determinare la veridicità del racconto. Oltre a ciò, si doveva anche verificare se il Hadith riportato andava contro gli insegnamenti coranici, oppure se è in contraddizione con altri Ahadith.

Sulla base di tutto questo, i vari Ahadith vengono divisi in tre gruppi principali:

Gli Ahadith Sahih: cioè quelli degni di fiducia, attendibili e autentici.

poi, gli Ahadith Hasan: cioè Buono

e gli Ahadith Da’if: quelli deboli.

Le varie raccolte di Ahadith

I vari Ahadith vengono studiati, classificati, memorizzati e trasmessi dai Muhaddithun -gli studiosi del Hadith-. Le raccolte di Ahadith variano da una branca islamica ad un’altra.

Per la branca dell’Islam sunnita, si fa riferimento alle raccolte di Ahadithdei sei libri” che sono i libri di: Sahih Muslim e Sahih al Bukhari; questi due, i più autorevoli, vengono chiamati i due Sahih. Successivamente, troviamo anche le altre quattro raccolte di: Sunan Abu Dawood, al-Tirmidhi, Sunan Ibn Mājah e Sunan al-Nasa’i.

Per la branca dell’Islam sciita, si fa riferimento alle raccolte di Ahadith “dei quattro libri” che sono i libri di: Al-Kafi, Man lā Yaḥḍuruhu al-Faqīh, Tahdhib al-Ahkam e Al-Istibsar. Queste quattro raccolte di Ahadith sono, però, riconosciute dagli sciiti duodecimani (o imamiti) -il filone maggioritario sciita-.

Mentre, gli sciiti ismaeliti -branca minoritaria sciita dopo i duodecimani- riconoscono la raccolta di Ahadith di Da’a’im al-Islam. 

Il Hadith Qudsi

Il Hadith Qudsi (in arabo: sacro Hadith) è una speciale categoria di Hadith. Diverso dal Hadith normale, dove si menziona e si trasmette i fatti e i detti di Maometto, il Hadith Qudsi è la parola di Maometto, però esprime la volontà di Dio. Il Hadith Qudsi non necessariamente viene rivelato a Maometto tramite l’angelo Gabriele, ma può anche essere rivelato al profeta nel sogno o attraverso una visione divina. Il Hadith Qudsi non può essere recitato nella preghiera musulmana, mentre il Corano si.

Differenza tra il Hadith Qudsi e il Corano
Differenza tra il Hadith Qudsi e il Corano

Nell’introduzione del libro “Forty Hadith Qudsi” published by: Revival of Islamic Heritage Society, Islamic Translation Center, P.O.Box 38130, Aldahieh, Kuwait”  ci viene detto che i Hadith Qudsi sono le parole del profeta Maometto, rivelate a lui da Dio -ALLAH-. Qudsi -sacri- sono chiamati così perché, a differenza dei Hadith profetici, l’Isnad non ha come obiettivo quello di rintracciare l’atto o il detto di Maometto, ma viene direttamente da Dio.

Al-Sharif al-Jurjani -filosofo, teologo e linguista- nel suo dizionario At-Tarifat ci dice che: un Hadith sacro, per quanto riguarda il significato, viene da Dio, mentre, per quanto riguarda le parole, sono le parole del messaggero di Dio -Maometto-. È ciò che Dio ha comunicato al profeta tramite rivelazione o nel sogno, e il profeta ha comunicato -agli uomini- con le sue parole. 

Quindi, a differenza del Corano che è la parola di Dio espressa nell’intenzione e nel modo in cui Dio vuole trasmetterla agli uomini, il Hadith Qudsi contiene il significato che Dio vuole trasmettere agli uomini (quindi la sua volontà), ma è espresso -agli uomini- nel modo e con le parole del profeta.

La trasmissione del Hadith

Si elencano di seguito alcuni metodi utilizzati dagli studiosi del Hadith –Muhaddithun per ricevere o diffondere il racconto.

Ijazah: si tratta del permesso ottenuto da uno Shaykh (persona autorevole, maestro) affinché il suo studente o discepolo possa narrare e trasmettere gli Ahadith che ha appreso. La comprensione del racconto è molto importante al fine di ottenere l’Ijazah e la sola trascrizione e preservazione non era sufficiente per ottenerla.

Qira’ah: in questo caso lo studente legge il Hadith ad alta voce e l’insegnante gli corregge eventuali errori.

Wasayah: uno Shaykh, in punto di morte, concede il permesso ad alcuni studenti di preservare o diffondere il racconto.

Wajadah: avviene quando un Hadith viene rinvenuto in un libro. Non si possiede, dunque, nessuna garanzia sull’autenticità.

Munawalah: qui, invece, l’insegnante narra allo studente un Hadith da un libro, il quale lo scriverà sotto dettatura.

I’lam: esso avviene quando uno Shaykh dichiara di aver ricevuto un Hadith da una certa autorità e la riporta, ma non accorda il permesso di diffonderla.

Bassem Gassoumi.

Bibliografia e sitografia:

  • Forty Hadith Qudsi, in International Islamic University Malaysia: https://www.iium.edu.my/deed/hadith/other/hadithqudsi.html (ultima consultazione 21/05/2023).
  • Hadith, in WikipediaL’enciclopedia libera: https://it.wikipedia.org/wiki/%E1%B8%A4ad%C4%ABth (Ultima consultazione 21/05/2023).
  • Juynboll, G.H.A., Peters, R., and Carter, M.G. ‘Ṣaḥīḥ’. Encyclopaedia of Islam, Second Edition. Ed. P. Bearman et al. Brill Reference Online. Web. 21 May 2023.
  • Pavlovitch, Pavel. ‘Ḥadīth’. Encyclopaedia of Islam, THREE. Ed. Kate Fleet et al. Brill Reference Online. Web. 21 May 2023.
  • Quattro libri, in Wikipedia – L’enciclopedia libera: https://it.wikipedia.org/wiki/Quattro_Libri_(sciismo) (ultima consultazione 21/05/2023).
  • Sei libri, in Wikipedia – L’enciclopedia libera: https://it.wikipedia.org/wiki/Sei_libri (Ultima consultazione 21/05/2023).
  • Sunnah, in Wikipedia inglese – The free Encyclopedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Sunnah (ultima consultazione 21/05/2023).

Bassem Gassoumi