P53 è un gene oncosoppressore in grado di sopprimere la crescita neoplastica. Ecco in dettaglio la struttura e le sue funzioni.
La proliferazione di cellule tumorali è dovuto al mancato equilibrio che c’è tra tra due categorie di geni: gli oncogeni e gli oncosoppressori. I primi sono geni che in seguito ad eventi molecolari presentano mutazioni gain of function, ovvero con acquisto di funzione e favoriscono la crescita neoplastica; i secondi sono geni colpiti da una mutazione loss of function, ovvero con perdita di funzione e il loro ruolo è delineato da due sottogruppi che sono :
Indice dell'articolo
P53 è una proteina di 53 kDa identificata nel 1973. Inizialmente si credeva che essa fosse un oncogene e che stimolasse la crescita neoplastica. Solo in seguito si riuscì a capire che la proteina si accumula nei tumori in forma inattiva ed è capace di bloccare la proteina endogena wild type con meccanismi di dominanza negativa.
P53 è una fosfoproteina nucleare che agisce da fattore trascrizionale legando sequenze specifiche di DNA. E’ costituita da 393 amminoacidi e presenta quattro regioni:
P53 viene attivato da diversi segnali di stress cellulare (genotossici e non genotossici); in questo modo la proteina viene stabilizzata, si accumula e induce l’espressione dei geni coinvolti in varie risposte biologiche come l’arresto della proliferazione cellulare, l’apoptosi e il riparo del DNA. Ecco in dettaglio come agisce p53.
P53 è in grado di indurre una proteina chiamata P21, promuovendo l’arresto temporaneo o permanente del ciclo cellulare. L’induzione di altri geni da parte di P53 è in grado di promuovere l’apoptosi e l’attivazione di geni coinvolti nel pathway intrinseco ed estrinseco.
P53 promuove anche il riparo del DNA in cellule parzialmente danneggiate o l’apoptosi in cellule che presentano danni irreparabili, prevenendo la comparsa di mutazioni all’interno della cellula. Per queste sue importanti funzioni p53 è soprannominato “il guardiano del genoma”.
Nei carcinomi (tumori maligni del tessuto epiteliale) sono più frequenti le mutazioni puntiformi o di tipo missense: queste mutazioni colpiscono alcuni residui del dominio centrale di legame del DNA impedendo la funzione trascrizionale di P53.
Roberta Miele
D. P. Snustad; M. J. Simmons – Principi di Genetica – Edises Editore;
G. M. Pontieri; M. A. Russo; L. Frati – Patologia generale – Piccin Editore.
Revenge (2017) è il primo revenge movie diretto da una donna nell'era del Me Too.…
Ruggero II è uno dei re Normanni più celebri. Già conte e duca, egli trasforma…
Teodolinda è la regina più famosa del popolo dei Longobardi, nonchè uno dei sovrani medievali…
Alboino è uno dei re Longobardi più famosi. Da personaggio storico, egli diviene figura leggendaria…
In questo articolo analizziamo il significato della quercia nella storia e la sua importanza iconologica…
Che cos'è il sillogismo? In che modo influisce sulla dimostrazione della verità?