Cina

La Grande Muraglia cinese: storia, leggenda, cosa vedere

Leggi l'articolo completo

La Grande Muraglia cinese è la più importante opera di difesa realizzata dall’uomo. Essa doveva difendere la Cina dalle invasioni dei popoli del Nord, ma nel corso dei secoli non si rivelò efficace.

Che cos’è la Grande Muraglia cinese?

La Grande Muraglia Cinese, chiamata Chángchéng, che significa “Lunga muraglia” , è la più importante opera di difesa che parte da Hushan nella provincia del Liaoning nel Nord-Est della Cina. Passa a Nord di Pechino, simile a giganteschi draghi leggendari attraversa numerose province quali Hebei, Shanxi. Termina poi con il Passo di Jiayuguan nella provincia del Gansu. Questo passo rivestiva un ruolo fondamentale, siccome veniva a contatto con la Via della Seta.

La Grande Muraglia è lunga ben 8 850 km e lungo il suo corso dispone di torri di guardia per la sorveglianza, torri-faro e fortezze. L’altezza media della Muraglia va dai 5 ai 10 metri. Deviazioni e contrafforti scavalcano montagne, attraversano vallate e si spingono oltre tutto il territorio dell’Impero.

Dal V sec. a.c., verso la fine del Periodo delle Primavere e degli Autunni, che va dal 722 al 481 a.C, i diversi regni feudali sotto la dinastia Zhou iniziarono ad erigere a nord valli di terra battuta, per proteggersi dagli attacchi delle tribù nomadi delle steppe del Nord e dell’Ovesg, soprattutto dalle incursioni effettuate dai Xiongnu, una feroce popolazione asiatica nomade. Inoltre costruirono mura difensive tra i regni stessi.

Dopo il periodo degli Stati combattenti (453 a.C.- 221 a.C.), lo stato di Qin riuscì a portare a compimento l’unificazione della Cina con estrema rapidità. I Qin, sconfitti gli altri stati feudali diedero vita all’ Impero cinese. Il re dei Qin, Qin Shi huangdi, divenne il Primo Imperatore della Cina. Egli oramai poteva contare su un esercito potente e una grande manodopera da poter sfruttare.

Allora Meng Tien, il più grande generale militare a servizio dell’imperatore, diede l’ordine di collegare le mura difensive degli stati di Qin, Zhao e Yan. Un vallo difensivo lungo 10.000 miglia prese il nome di Wanli ChangCheng 万里长城. Si estendeva dalla Manciuria all’attuale Lanzhou. Esso divideva i barbari a nord e i Cinesi a sud. Lo scopo era evitare incursioni da parte dei popoli delle steppe.

La Grande Muraglia come la vediamo oggi non è come la Grande Muraglia dei Qin. Per la costruzione, furono utilizzate risorse locali come pietre e terra battuta. La muraglia quindi rallentava gli incursori ma non ne impediva l’avanzata. In realtà non si è nemmeno sicuri che la Muraglia fosse una costruzione continua. Nel 206 a.C., il regime dei Qin finì e la Grande Muraglia cinese cadde in rovina.

La Grande Muraglia cinese: simbolo delle sofferenze arrecate al popolo cinese

L’imperatore impiegò circa 300.000 schiavi a lavorare nella costruzione della Grande Muraglia cinese. Molti morirono per la stanchezza e gli senti. La costruzione della Muraglia fu possibile proprio grazie ai continui arruolamenti di uomini per i lavori. Si stima che, durante tutte le operazioni di costruzione della Muraglia, oltre un milione di persone siano morte e state seppellite sotto la Muraglia stessa. Oggi costituisce un simbolo delle sofferenze arrecate al popolo cinese.

La storia della Grande Muraglia cinese: dagli Han ai Yuan

Sotto la dinastia Han (206 a.C. -220 d.C.), Han Gaozu (202-195 a.C) ordinò di rafforzare la Grande Muraglia cinese, soprattutto nell’area nord-occidentale. Inoltre, gli Han costruirono nuove mura difensive. Queste misure furono adottate per evitare che i nomadi che provenivano dalle steppe del Nord, i Xiongnu, compissero ulteriori incursioni ai confini per acquisire approvvigionamenti.

In seguito, l’imperatore Han Wudi (141-87 a.C.) decise di erigere ulteriori mura difensive per proteggere le carovane che passavano lungo la Via della seta, per poi arrivare a Dunhuang. Quando il sovrano Wendi della dinastia Sui riunificò l’impero (581-618 d.C.), egli cercò sin da subito di rafforzare il potere centrale. Diede il via alle operazioni di ricostruzione della Grande Muraglia cinese anche se a costo di enormi perdite umane.

Durante l’epoca Tang (618-907) e Song (960-1279), la Grande Muraglia cinese perse la sua importanza. Poi i Song, impauriti dai Liao, i Xi Xia e  i Jin, iniziarono a fortificare le barriere difensive. La Grande Muraglia cinese non riuscì a bloccare l’avanzata dei Mongoli. I Mongoli fondarono la dinastia Yuan (1271-1368) e diedero vita all’impero più grande di sempre, l’Impero mongolo, che includeva la Cina, la Mongolia e i territori ad Ovest. E quindi non badarono più alla Grande Muraglia cinese.

La storia della Grande Muraglia cinese: dinastia Ming

La Grande Muraglia che vediamo oggi, fu costruita principalmente tra il XV e il XVI secolo d.C, sotto l’impero dei Ming. I Ming (1368-1644) ricostruirono la Muraglia grazie ad un progetto che durò 100 anni. La sezioni di Badaling e Mutianyu risalgono a questo periodo.

I Ming, dopo esser stati sconfitti dagli Oirati nella battaglia di Tumu, decisero di costruire una barriera difensiva, costituita da mura di mattoni e pietra non più in terra battuta, con circa 25.000 torri di guardia. Quindi, a differenza delle costruzioni precedenti, quella dei Ming risultò sicuramente più sicura e forte. Essa si estendeva lungo il bordo meridionale del deserto di Ordon, dove erano stanziati gli stessi Mongoli. Le incursioni mongole continuavano e i Ming impiegarono molte risorse per rinforzare le mura. Con i Ming, la Muraglia raggiunse la sua massima estensione. Nel corso dei secoli, furono realizzati doppi muri e costruiti borghi e villaggi fortificati.

La storia della Grande Muraglia cinese: dai Qing ad oggi

La Grande Muraglia contribuì a difendere l’impero dalle invasioni dei mancesi che ebbero inizio intorno al 1600. Nel 1644, i Mancesi attraversarono la Grande Muraglia, occuparono Pechino e diedero vita alla dinastia Qing. Sotto il governo Qing i confini della Cina si estesero oltre le mura e la Mongolia fu annessa all’impero, quindi, si interruppe la costruzione della Grande Muraglia.

Questo segnò la fine dei lavori di rafforzamento della muraglia fino a quando, nel 1955, il governo della Repubblica Popolare Cinese decise di restaurare la Muraglia. Nel 1957, venne aperto il sito al pubblico. Il governo cinese ha anche istituito un fondo economico per garantire la restaurazione e la conservazione della Grande Muraglia, che in parte presenta danni a causa della natura, ma anche perché molti contadini hanno utilizzato le sue pietre per poi ricavarne case o strade. Oggi, la Grande Muraglia è un simbolo dell’identità nazionale cinese, riflette quella che è la cultura e la storia cinese. Nel 2007 è stata anche inserita fra le sette meraviglie del mondo moderno.

Le tappe della Grande Muraglia cinese, da non perdere

La Grande Muraglia di Simatai

La Grande Muraglia di Simatai, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’ UNESCO nel 1987, mantiene l’aspetto originale della Grande Muraglia cinese dei Ming. La sezione è lunga 5.4km. La Muraglia è divisa in due parti collegate da un ponte. La parte Est comprende 16 torri, mentre la parte Ovest 23.

Nel VI secolo, sotto la dinastia dei Qi Settentrionali (550-577 d.C.), iniziò la costruzione del passo di Simatai. Nel XIV secolo, l’Imperatore Hongwu dei Ming (1368-1398) volle ricostruire e ampliare questa sezione. Il generale Qi Jiguang (1528–1588) si occupò dei lavori di restauro.

Oggi il Simatai è l’unica sezione aperta di notte e da qui si può ammirare la Muraglia illuminata.

La Grande Muraglia di Badaling

La sezione di Badaling è la sezione più visitata sia perché più vicina a Pechino, sia perché è stata restaurata. Badaling significa “collina delle otto direzioni”, nome che evidenzia il fatto che da Badaling partino numerose ramificazioni. Si trova in un’area che, in passato, era importante sia per i trasporti che per la difesa militare. La sezione di Badaling fu fondamentale per difendere la città di Pechino dai barbari. Proprio da questa sezione della Grande Muraglia cinese, i Mongoli invasero la Cina per poi dar vita alla dinastia Yuan (1279 – 1378 d.C.).

Nel 1505, I Ming costruirono la sezione di Badaling. Il generale Qi Jiguang dovette occuparsi dei lavori di costruzione. Con la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1949), iniziarono le opere di restauro della Grande Muraglia cinese. La sezione di Badaling, fu una delle prime sezioni ad essere incluse in queste opere di restauro. Nel 1957, Badaling era già visitabile. Durante il percorso si susseguono 30 torri in stile Ming. Il punto più alto è “La Salita dell’Uomo valoroso”, nome che deriva da una frase di Mao Zedong, “不到长城非好汉”, che significa “Chi non sale sulla Grande Muraglia non è un uomo valoroso”.

La Grande Muraglia di Gubeikou

La Grande Muraglia di Gubeikou, 古北口 che significa “Antico passo settentrionale”, non essendo stata sottoposta a lavori di restauro, presenta la sua forma originale. Questa è una delle sezioni più importanti dal punto di vista storico poiché costituiva una barriera difensiva. I territori al di là del passo erano abitati dai Mongoli e dai Mancesi. In questo passo, hanno avuto luogo circa 130 battaglie.

I Qi settentrionali, nel 556, iniziarono a costruire la sezione di Gubeikou, utilizzando sassi e terra. Per tale motivo, la forma originale non ha resistito al tempo. I Ming ripararono il passo di Gubeikou e aggiunsero nuove torri di vedetta e portali. In seguito, però, non ci sono più stati lavori di restauro. In questo passo, è visibile la torre di vedetta, chiamata la Torre del grande fiore.

Il passo di Gubeikou è composta da due parti distinte: “la Montagna della tigre sdraiata” e “la montagna del drago attorcigliato”. Sulla “Montagna della tigre sdraiata” è possibile ammirare le “Torri Sorelle“, due torri che dal fiume assomigliano a due sorelle in piedi che si tengono per mano. Mentre la “Montagna del drago attorcigliato” include la “Torre Generale” e la “Torre dei 24 occhi“. Le due sezioni di Muraglia si incontrano in prossimità del passo denominato “Passo dell’abbondanza del drago”.

La Grande Muraglia di Huanghuacheng

Il passo di Huanghuacheng è diviso da riserve d’acqua, perciò, alcune delle sue parti sono persino immerse sott’acqua. Questa è una caratteristica davvero unica, che la distingue dalle altre sezioni della Grande Muraglia.

Oggi è una famosa località turistica che connette il paesaggio montuoso al lago Haoming, che circonda la Muraglia. Questa sezione è lunga circa 12 km, dispone di 49 torri e 5 terrazze.

Nel 1404, i Ming, diretti dall’imperatore Yongle, iniziarono la costruzione del passo di Huanghuacheng. I Ming, per potenziare la linea difensiva, costruirono una Grande Muraglia esterna e una Grande Muraglia interna. Lungo questo passo, è possibile ammirare paesaggi naturali come la grotta di Longwei, il picco Zi Cui, il monte Zuinu, la valle di Shilang, il picco dell’amante e il lago Sanzhulian.

La leggenda di Meng Jiang

La leggenda di Meng Jiang Nü narra la storia di Meng Jiangnü, una bambina nata da una zucca, che era stata coltivata dai Meng e dai Jiang, due coppie di anziani. La giovane crebbe ed un giorno incontrò Fan Qiliang, un giovane che aveva paura di esser catturato dai Qin e poi di esser costretto a lavorare alla costruzione della Grande Muraglia Cinese. I giovani si innamorarono e si sposarono ma, poco dopo, le guardie imperiali catturarono Fan Qiliang e lo spedirono verso la Grande Muraglia.

Dopo un anno, Meng Jiangnü decise di partire per andare a trovare suo marito. Arrivata a destinazione, scoprì che il marito era morto a causa del duro lavoro ed era stato seppellito proprio lì, sotto la Grande Muraglia cinese. Meng Jiangnü pianse ininterrottamente per 3 giorni, alla fine dei quali, una sezione della Muraglia lunga 400 chilometri cadde. L’imperatore invece di punire Meng Jiangnü, le chiese di sposarlo. Lei accettò in cambio però chiese che il corpo di suo marito, fosse ritrovato per poi dar luogo ad un funerale di stato. L’imperatore accettò ma dopo il funerale, Meng Jiangnü per ricongiungersi a suo marito, si suicidò gettandosi nell’oceano vicino al Mare di Bohai.

Valeria D’Esposito

Bibliografia e sitografia

Leggi l'articolo completo
Valeria D'Esposito

Studentessa universitaria presso la facoltà di Lingue e Culture comparate, Università di Napoli l'Orientale. Si occupa di articoli relativi alla storia della Cina.

Recent Posts

Get prepared to find the best senior intercourse hookup of the life

Get prepared to find the best senior intercourse hookup of the lifeIf you're interested in…

16 ore ago

posibilidad de los editores Premio : La Mansión Rosé deleita a parejas y mejores amigos con una conocimiento degustación de vino inmersiva

La Scoop: Rosé Mansion es en realidad una moda día lugar para los nuevos neoyorquinos…

1 giorno ago

Our 2023 XMilfs Review: What A Paid Account Delivers

The web is actually an amazing invention that helps bring people together. And also by…

2 giorni ago

Ready discover your soulmate? join a bbw dating site today

Ready discover your soulmate? join a bbw dating site todayThere are numerous great reasons why…

2 giorni ago

Find sex near you now

Find sex near you nowLooking for somewhat excitement in your life? consider our list of…

2 giorni ago

Carry Out More Mature Girls Like Young Men? The Answer Revealed!

This is one question that becomes a resounding indeed from me personally. I outdated men…

2 giorni ago