Van Gogh: la vita, l’arte, le opere dell’artista

Vincent Van Gogh è stato un artista post-impressionista fondamentale. Le sue opere rappresentano la sua angoscia il suo sgomento verso la vita, portandolo alla realizzazione di opere intramontabili.  

La biografia di Van Gogh

Vincent Van Gogh nacque il 30 marzo 1853 a Groot-Zundert, nei Paesi Bassi. La sua vita non fu semplice sin dalla sua infanzia: un anno prima della sua nascita, i genitori ebbero un altro figlio che, però, nacque morto e lo chiamarono Vincent Van Gogh. L’animo dell’artista, quindi, era già tormentato da bambino, specialmente vedendo la lapide di suo fratello che, per giunta, aveva il suo stesso nome. Vincent, nonostante ciò, ebbe altri fratelli tra cui Theo, mercante d’arte e suo grande consigliere. Il padre era un pastore e sua madre era un artista, che amava gli acquerelli, la natura e il disegno, qualità che passeranno poi al figlio.

Inizialmente, però, Vincent si dedicò alla vita religiosa, con il desiderio di diventare ministro; questo rimarrà solo un sogno, ma che lo porterà a diventare uno dei più grandi artisti del XIX secolo. Cominciò a studiare arte a Bruxelles e questo lo portò in Francia, fino alla sua morte a Saint-Rémy. Egli fu un artista sconosciuto fino alla sua morte, era un artista incompreso, tormentato, ma anche dall’animo sensibile; questo lo vediamo nelle pennellate forti impresse sulle tele, ma anche dai colori meravigliosi che utilizza in diverse opere, come ‘’La Notte Stellata’’ del 1889. Tutti i riconoscimenti artistici, che oggi gli diamo, non ha potuto assaporarli in prima persona, perché morì il 29 luglio 1890 ad Auvers, alla sola età di 37 anni.  

Van Gogh e la sperimentazione artistica 

Van Gogh, nei primi anni da artista nei Paesi Bassi, visse periodi non felici, fatti di litigi ed incomprensioni con persone (tra cui insegnanti) che non apprezzavano il suo modo di dipingere. Cominciò, quindi, a dipingere coltivatori e molte nature morte. Van Gogh si avvicinò per un periodo, specialmente quando si trovava ad Anversa, alle stampe e alle xilografie giapponesi: ricche di colori sgargianti, con figure femminili sontuose, che gli diedero la giusta motivazione per continuare a dipingere.

La vera svolta ci fu nel 1886, anno in cui Van Gogh andò a Parigi, conoscendo l’arte impressionista, fatta di colori e rappresentazioni naturali lontane dalla realtà, che avevano il compito di mostrare le sensazioni che si provavano davanti ad un paesaggio. Dopo essersi trasferito ad Arles, nel sud della Francia, Van Gogh cominciò a dipingere i ‘’cafè’’, ma anche i diversi girasoli che l’hanno reso famosissimo in tutto il mondo.

Fu ad Arles che cominciò a frequentare Paul Gauguin, ma la loro amicizia sarà destinata a terminare; il litigio tra i due amici portò Van Gogh al gesto estremo di tagliarsi un orecchio e, inoltre, al trasferimento alla clinica di Saint-Rémy. Negli ultimi periodi della sua vita, l’artista lavorò a diverse tele, fino a ‘’Radici e tronchi d’albero’’, la sua ultima opera rimasta, però, incompleta.  

Quali sono le opere più significative di Van Gogh? 

Van Gogh ha dipinto più di 1000 opere, tra autoritratti, nature morte, paesaggi, acquerelli e girasoli. Qui, analizzeremo alcune delle opere più significative di Van Gogh in ordine cronologico; solo osservando i suoi quadri, si possono capire, fino in fondo, le tappe più importanti di questo rinomato artista.  

I mangiatori di patate (1885) 

Quest’opera di Van Gogh rappresenta un gruppo di contadini intorno ad un tavolo, di sera, con le luci soffuse, mentre stanno mangiando delle patate. Van Gogh volle rappresentare il loro senso di sfiducia verso la vita, la speranza affievolita e gli sguardi stanchi di chi lavora ininterrottamente per portare il cibo in tavola. Una delle donne presenti nel dipinto è Gordina de Groot, che Van Gogh dipingerà anche nel quadro ‘’La contadina’’.   

Natura morta con Bibbia (1885) 

Dopo la morte del padre, Vincent visse un periodo di sconforto, nonostante il rapporto con i genitori non fu era mai dei migliori. L’artista volle fare questo quadro per mostrare il suo stress, ma soprattutto il rapporto travagliato fra un padre e un figlio. La Bibbia, imponente, rilegata in pelle rappresenta la figura del padre, la candela rappresenta la morte che può arrivare, ma soprattutto la sua sfiducia verso la religione. In primo piano, invece, si trova il romanzo di Émile Zola ‘’Joie de vivre’’ e serve per rappresentare le differenze ideologiche tra Van Gogh e suo padre. 

Teschio con sigaretta accesa (1886) 

Nei suoi anni ad Anversa, Vincent realizza questo quadro, forse in una classe di anatomia. La sigaretta rappresenta la vita consumata e il teschio raffigura la morte. Questi sono anni ancora molto complicati per l’artista, incompreso e tormentato, soprattutto dopo la morte, un anno prima, del padre.  

Donna al Café le Tambourin (1887) 

Quest’opera rappresenta gli anni in cui l’artista visse a Parigi. La capitale francese era meta di molte persone che desideravano avere successo, ma pochi ci riuscivano. Questo quadro rappresenta proprio la solitudine di una donna al tavolo, con lo sguardo malinconico e perso, mentre fuma una sigaretta e sorseggia una birra. Ma chi era questa donna? La donna in questione è Agostina Segatori, una donna nata nelle Marche, che era andata a Parigi per trovare fortuna. Il quadro rappresenta un successo mai raggiunto appieno. La donna fu ritratta da Vincent in un’altra opera: ‘’L’Italiana’’. Vincent, in queste due opere, mostra il suo amore per il giapponismo

Giapponeseria: Oiran (1887) 

Van Gogh rimase folgorato dalla bellezza, dalla leggerezza dell’arte giapponese e per gli ukiyo-e, ovvero stampe artistiche su carta. Questo suo amore per l’arte orientale e per il Giappone lo portò alla realizzazione della Oiran; la Oiran rappresenta delle cortigiane, ma anche delle prostitute.  

Notte stellata sul Rodano (1888) 

«Ho passeggiato una notte lungo il mare sulla spiaggia deserta, non era ridente, ma neppure triste, era… bello. Il cielo di un azzurro profondo era punteggiato di nuvole d’un azzurro più profondo del blu base, di un cobalto intenso, e di altre nuvole d’un azzurro più chiaro, del lattiginoso biancore delle vie lattee. Sul fondo azzurro scintillavano delle stelle chiare, verdi, gialle, bianche, rosa chiare, più luminose delle pietre preziose che vediamo anche a Parigi – perciò era il caso di dire: opali, smeraldi, lapislazzuli, rubini, zaffiri. Il mare era d’un blu oltremare molto profondo – la spiaggia di un tono violaceo, e mi pareva anche rossastra, con dei cespugli sulla duna (la duna è alta 5 metri), dei cespugli color blu di Prussia. Ho fuori dei disegni a mezzo foglio e un disegno grande, che fa da pendant all’ultimo» 

Con queste parole, è impossibile non capire l’animo dell’artista al momento del dipinto; la sua realizzazione avvenne en plein air, tecnica usata dagli impressionisti. L’opera è conservata al Musée d’Orsay, a Parigi. 

Le Sedie (1888) 

la sedia di gauguin

Parliamo de ‘’Le Sedie’’: l’artista ne dipinge due, ovvero una per Van Gogh e l’altra per Paul Gauguin. La loro amicizia travagliata portò a diversi litigi tra i due. Nel 1888, Van Gogh dipinse queste sedie, sulle quali i due amici parlavano d’arte e di vita. Le sedie vuote rappresentano, quindi, il rapporto ormai lontano di due cari amici. La sedia di Gauguin è molto raffinata, con tonalità scure, in legno, mentre quella di Vincent è decisamente più carica di colori. La sedia di Vincent è conservata presso il National Gallery, a Londra, mentre quella di Gauguin si trova ad Amsterdam.  

I Girasoli di Van Gogh (1887-1889) 

van gogh e i girasoli

Van Gogh cominciò a dipingere i girasoli, già a partire dal 1887. Quando arrivò nella sua ‘’casa gialla’’ ad Arles, decise di farne diverse versioni. Il colore vivace dei girasoli rappresenta la fioritura, l’atmosfera luminosa del sud. Anche la numerologia è importante: i fiori sono sempre 12 (gli apostoli), ma anche 15 (gli apostoli, Theo, Gauguin e Vincent). Il ‘’Vaso con 15 girasoli’’ si trova al Van Gogh Museum, ad Amsterdam, ma ne esistono anche altri, conservati in altre parti del mondo.  

L’autoritratto con orecchio bendato (1889) 

Van Gogh aveva un carattere particolare, che lo portò, dopo un litigio con Gauguin, ad amputarsi un orecchio con un rasoio. Questo gesto estremo lo portò alla realizzazione di questo quadro, ma soprattutto ad una tristezza tale da passare i suoi ultimi momenti in una clinica a Saint-Rémy. Il quadro rappresenta se stesso, con un cappotto (anche in casa), la sua carnagione è di un giallo cereo, ma ciò che si nota subito è il suo sguardo perso e malinconico. Alle sue spalle, ci sono le stampe giapponesi, da lui amate, ma non riescono ad esprimere allegria, perché il suo volto predomina sull’intero dipinto.  

Campo di grano con volo di corvi (1890) 

Uno degli ultimi quadri dell’artista e rappresenta proprio quel senso di angoscia, quell’aria di lutto che, forse, Vincent già stava respirando. I corvi neri sembrano quasi avvoltoi attorno ad un cadavere, il colore giallo dei campi rappresenta un contrasto con il cielo, che ha diverse sfumature di blu e poi di nero. Le pennellate sono decise, realizzate quasi con tono rabbioso; l’intento di Van Gogh era proprio quello di mostrare l’angoscia di chi vive, ma è stanco.  

‘’Che farci – vedete, di solito cerco di essere di buon umore, ma anche la mia vita è attaccata a un filo, anche il mio passo vacilla. […] Sono delle immense distese di grano sotto cieli nuvolosi e non mi sento assolutamente imbarazzato nel tentare di esprimere tristezza, e un’estrema solitudine.’’ 

Anna Lisa Accurso

Fonti:
1. Vincent van Gogh: biografia, curiosità e opere d’arte – TuttArteOnline
2. Van Gogh, Pittore. Maestro dell’Impressionismo e dell’Espressionismo (riarte.it)
3. I mangiatori di patate di Vincent van Gogh – ADO Analisi dell’opera (analisidellopera.it)
4. Natura morta con Bibbia – Wikipedia
5. Vincent van Gogh: Dipinti (Teschio con sigaretta accesa) (vggallery.com)
6. Donna al Cafè Le Tambourin – Wikipedia
7. Giapponeseria: Oiran – Wikipedia
8. Notte stellata sul Rodano – Wikipedia
9. Sedie (Van Gogh) – Wikipedia
10. Girasoli (Van Gogh) – Wikipedia
11. Autoritratto con l’orecchio bendato – Wikipedia
12. Campo di grano con volo di corvi – Wikipedia 

Fonti media Vincent van Gogh – s0273V1962 – Van Gogh MuseumFXD – PICRYL Public Domain Image (getarchive.net)File:Netherlands-4011 – Vincent van Gogh by Paul Gauguin (11611995185).jpg – Wikimedia Commons , Vincent van Gogh – Gauguin’s Chair [1888] | [Van Gogh Museum… | Flickr