Medicina

La peste nella letteratura, in medicina e nella storia

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Le epidemie di peste sono state un grande flagello in tempi antichi e hanno rappresentato scenari e cornici in letteratura; ma che cos’è realmente? Chi o cosa ne è la causa? La peste è ancora presente?

Eziologia ed epidemiologia della peste

La peste è una malattia infettiva causata da un batterio, chiamato Yersinia pestis, che  vive nelle pulci parassite di roditori, ratti, scoiattoli e cani delle praterie. Si tratta di un’antropozoonosi, cioè una patologia che viene trasmessa dagli animali all’uomo: nonostante non sia una malattia all’ordine del giorno la peste è presente in tutte le realtà in cui ci sono infestazioni di pulci da ratti e quindi collegata a scarse condizioni igienico – sanitarie. L’ultima epidemia si è verificata a Los Angeles nel 1924 – 1925 e da allora la malattia si è manifestata specialmente in aree rurale del New Mexico, sud Colorado, e Nord Arizona.

Inoltre l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) registra ogni anno dai 1000 ai 3000 casi di peste in Asia (Caucaso, Russia, Medioriente e  Cina) in  Africa (Mozambico, Kenia, Zaire e Tanzania) e Sud America (Ecuador, Brasile e Perù). Fortunatamente la peste è assente in Europa e Australia.

Trasmissione e aspetti clinici della peste

Esistono tre tipologie della patologia.

  1. Polmonare: il batterio infetta i polmoni. Questa forma si trasmette da persona a persona ed è la più pericolosa per il potenziale epidemico. Inoltre questa forma deriva dalla degenerazione delle altre due se non curate bene.
  1. Bubbonica: è la forma più comune e si manifesta in seguito ad una puntura di pulci infette o per contatto diretto tra il materiale infetto e lesioni cutanee di un soggetto. Questo tipo di peste è caratterizzata dalla presenza di bubboni, ovvero ingrossanti cutanei edematosi e tumefatti, seguiti da mal di testa, febbre, brividi e debolezza. Questo tipo si trasmette da persona a persona.
  2. Setticemica: deriva dalla proliferazione del batterio nel sangue e rappresenta una complicazione delle due forme precedenti. Non si trasmette da persona a persona e provoca, febbre, brividi, dolori addominali, sanguinamenti della pelle e degli organi.

Il sospetto di malattia si dovrebbe avere in seguito alla presenza dei bubboni che si manifestano dopo 2 – 6 giorni dall’esposizione; da questo momento la malattia avanza rapidamente degenerando prima nella forma polmonare, simile ad una polmonite con tosse ed espettorato sanguigno.

Trattamento e prevenzione della peste

Per questa malattia non è previsto un vaccino e non è possibile bloccare la sua diffusione; ma è fondamentale riconoscere i sintomi e intervenire nelle prime ore dalla loro comparsa.

Per ridurre i casi di morte è fondamentale il trattamento con antibiotici come streptomicina, gentamicina, cloramfenicolo tetraciclina. Questi farmaci vanno somministrati per sette giorni, non solo nei soggetti affetti, ma anche per quelli che vengono a contatto con i malati per prevenire l’insorgenza della malattia.

Da non dimenticare è anche la prevenzione per ridurre l’incidenza dei nuovi casi effettuando disinfestazione dei ratti negli ambienti in cui sono presenti, inducendo la popolazione all’educazione  sanitaria ed eliminando i rifiuti che possono attrarre i roditori.

Epidemie di peste nella storia

Questa malattia ha portato distruzione e terrore e nel corso della storia si sono susseguite tantissime epidemie come quelle che si verificarono in Mesopotamia, in Egitto, in Grecia e nell’Impero Romano; ma la più importante fu l’epidemia di peste del 1347 che dilaniò l’Italia e l’Europa. La diffusione di questa malattia fu causata dalle condizione igienico – sanitarie precarie e scarse, ma la peste trovò “terreno fertile” perché l’Italia e l’Europa vivevano una profonda carestia. Quest’epidemia fu talmente distruttiva e violenta che venne denominata “Peste Nera”.

Alessandro Manzoni

Un altro evento drammatico si verificò nel 1630 (la famosa peste raccontata da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi). Le ultime epidemie in Europa risalgono al 1700 dopodiché la peste scomparve, ma ancora oggi è presente nel mondo.

La peste nella letteratura

La peste ha inciso molto sulla storia, sull’economia del mondo ed è stata raccontata da numerosi storiografi, poeti e scrittori. Il primo a parlarne è stato lo storico Tucidide e da questo prese spunto il poeta Lucrezio che ne parla nel sesto libro del “De Rerum Naturae”: egli mette in risalto la sofferenza dei malati e il decadimento dei valori morali in quanto i parenti di questo persone li abbandonavano al loro destino e lasciandoli morire.

Nel Medioevo anche Giovanni  Boccaccio  parla della peste e nel “Decameron racconta di un gruppo di ragazzi che per scampare alla terribile malattia si rifugiano in campagna. Infine Alessandro Manzoni nel suo celeberrimo romanzo “I Promessi Sposi” descrive la peste che colpì Milano nel 1600.

Insomma la peste è stata una malattia che ha fatto molto parlare di sé nella letteratura, ma per fortuna oggi è diventata molto rara, tanto da far pensare alla sua completa scomparsa.

Roberta Miele

Bibliografia

C. Bonanno; P. Pocetta, La nuova critica storica, Liviana Marietti Scuola.

Webgrafia

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Roberta Miele

Sono laureata in Scienze Biologiche con il massimo dei voti, scrivo per La Cooltura dal 2015 articoli sulla biologia, chimica, e le scienze in generale. Sono abilitata alla professione di biologo e attualmente gestisco la pagina Facebook SICUREZZA ALIMENTARE 3.0. Inoltre mi occupo di consulenze HACCP e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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