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Direttamente dalle lande greche, ritroviamo Kratos nei freddi paesaggi norreni. Nel nuovo capitolo di God of War ci ritroveremo faccia a faccia con i personaggi più famosi della cultura e tradizione scandinava: Thor e Jörmungandr (o Miðgarðsormr), Brokk ed Eitri e tanti altri.
Pubblicato in tempi non sospetti i circa 16 minuti di gameplay forniscono all’utente precise indicazioni su come si svolgerà il sequel, dove sarà ambientato e le varie meccaniche di gioco. In questo articolo laCooltura cercherà di creare un connubio tra il mero scopo ludico del titolo e la tradizione norrena che tutti conosciamo. Ma andiamo per gradi: di seguito presentiamo i 16 minuti di gameplay.
Ciò che salta subito all’occhio è che Kratos non ha più le famosissime Spade del Caos, bensì impugnerà la Leviathan: un’ascia forgiata dai nani Brok e Sindri per riportare l’equilibrio nel regno. I nani nella tradizione norrena hanno sempre un ruolo di forgiatori di armi: basti vedere come aiutarono il dio Loki anche detto “Trickster”, oppure come cominciarono una guerra fratricida per un oggetto magico da ottenere a tutti i costi.
Nel nuovo God of War le ambientazioni ed i luoghi in esso rappresentati, saranno tutti di gran lunga antecedenti al periodo dei vichinghi. L’avventura pensata dagli sviluppatori, infatti, sarà costantemente improntata contro mostri e dei. Come si evince dal gameplay, inoltre, Kratos insegna ad Atreus come procacciarsi il cibo, gli insenga ad essere paziente e ad usare il cervello piuttosto che la forza bruta: “You must think not always act. You have to plan.”
Nella scena in particolare vediamo Kratos ed Atreus accasciati nell’erba alta, pronti per adescare un cervo. Questo piccolo particolare, dà da pensare ai fans di tutto il mondo i quali sono abituati a vedere il nostro personaggio buttarsi in mischie disumane come se non ci fosse un domani.
Il gioco sarà quasi in prima persona, con la telecamera molto più vicina alle spalle di Kratos, in maniera tale che il giocatore dovrà guardarsi anche le spalle garantendo così un’esperienza ludica più realistica. Il player, inoltre, verrà immerso in foreste, montagne e regni incontaminati tipici del folklore nordico e dovrà districarsi in una nuova terra corredata da un pantheon di creature, mostri e dèi.
Non ci sono notizie ufficiali riguardanti i vari mostri e le creature del nuovo capitolo di God of War, tuttavia si potrebbero avanzare ipotesi su chi possano essere.
I due nani che hanno forgiato la Leviathan si chiamano Brokk ed Eitri. Nella cultura norrena i nani servono gli dei garantendo i loro servigi come fabbri. Nel nuovo capitolo della saga questi due non saranno da meno.
Saranno presenti mostri di una grandezza inaudita come, per esempio, il cinghiale Gullinbursti. Il significato del suo nome è “setole d’oro”, appartiene al dio Freyr ed i due nani utilizzarono, per l’appunto, le sue setole per forgiare Mjöllnir, mitologico martello del dio Thor sul quale ancora oggi c’è un dibattito molto aperto a cavallo tra mito e realtà; crearono, inoltre, il famoso anello Draupnir appartenente ad Odino. La leggenda vuole che ogni otto notti questo oggetto producesse altri otto anelli di uguale peso e che Odino li regalasse ai re norreni per ottenerne i servigi.
Tra i vari mostri che incontrerà Kratos nel suo viaggio ci saranno i Draugr: per intenderci, in un’accezione piuttosto volgare, sono gli zombie della cultura nordica. Si imbatterà nei temutissimi Troll di fuoco e tanti altri che il player dovrà affrontare costruendo una giusta strategia d’attacco per quel particolare combattimento.
Il gameplay della nuova avventura del Fantasma di Sparta si svolge in una parte di Midgard: il Dathamunni. Lo stesso God of War director, Cory Barlog afferma che ciò che abbiamo visto nel gameplay non altro che l’inizio: visiteremo cioè altri mondi.
Ma passiamo alla domanda conclusiva: chi saranno gli dei che Kratos punirà?
Possiamo solo fare ipotesi, senza poter sentenziare chi saranno i buoni e chi i cattivi.
In definitiva God of War promette veramente tanto. Tantissime novità, tantissimi cambiamenti e soprattutto il nuovo titolo deve, a tutti i costi, “raddrizzare” il naso che tutti i fans del mondo stanno storcendo per la moltitudine di meccaniche cambiate.
Fonte: Play Station
Gianmarco Buono
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