Medicina

Permanente: un’operazione di ingegneria biochimica

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Ci sono donne che hanno capelli ricci naturali e altre che sono lisce e utilizzano diverso metodi per avere i capelli ricci; tra questi c’è la permanente. Di cosa si tratta e cosa comporta alla salute dei capelli?

Cos’è la permanente?

Struttura del capello

La permanente consiste di un trattamento duraturo che rende i capelli ricci. I capelli sono costituiti da molti filamenti di α – cheratina. Questa è una proteina fibrosa, appartenente alla famiglia dei filamenti intermedi. La sua struttura secondaria è l’α – elica sinistrorsa; la strurrura terziaria è caratterizzata da un superavvolgimento che avviene in direzione opposta; infine la struttura quaternaria è stabilizzata da ponti disolfuro crociati. Quando i capelli sono esposti al calore umido, sottoforma di vapore acqueo, le α – eliche delle α – cheratine vengomo stirate fino ad assumere una conformazione β estesa. Con il raffreddamento esse ritornano ad assumere una conformazione ad  α – elica. Questa è una caratteristica tipica dell’  α – cheratina  e i ponti disolfuri sono alla base della permanente.

In cosa consiste questa procedura? I capelli da arricciare vengono arrotolati ad un oggetto su cui viene applicata una soluzione di agente riducente, che contiene gruppi disolfuro (-SH). Questo trattamento viene effettuato al caldo. L’agente riducente rompe i ponti disolfuro trasversali e genera residui di cisteina. Il vapore acqueo rompe i legami idrogeno e le  α – eliche si srotolano e si allungano. Quando la soluzione riducente viene rimossa si aggiunge quella ossidante per generare nuovi ponti disolfuro tra diversi residui di cisteina. Dopo il lavaggio e l’asciugatura dei capelli, le catene polipeptidiche generano  α – eliche.  Le fibre dei capelli si piegano a causa dei nuovi ponti generati che esercitano una torsione ed un avvitamento delle fibre dei capelli. C’è da dire che contrariamente al suo nome, questa procedura per arricciare i capelli e renderli voluminosi non è duratura: infatti, quando i nuovi capelli vanno a sostituire quelli vecchi, le  α – cheratine delle nuove strutture presentano la disposizione naturali dei ponti disolfuro.

Permanente? No grazie: cinque motivi per non farla

La tendenza dei capelli ricci era tipica negli anno ’80 e ’90 quando gran parte delle donne mostravano capigliature voluminose e folte; in seguito la moda dei capelli ricci è scomparsa ed è stata sostituita da quella dei capelli lisci, ma ultimamente la tendenza dei capelli ricci è ritornata. E’ bene sapere che ci sono cinque buoni motivi per non farla e arricciare i capelli con metodi meno aggressivi.

Capello danneggiato
  1. La permanente danneggia i capelli: questo è un trattamento che usa sostanze chimiche che rompono la struttura del capello, per conferire una nuova forma.
  2. Si sconsiglia di effettuare il trattamento per più di tre volte all’anno: la permanente finisce per rovinare e stressare ancora di più i capelli.
  3. La sua tenuta non è per niente duratura: oggi i preparati per permanente prevedono ridotte quantità di ammoniaca e di agenti riducenti; per tale motivo la sua tenuta dipende dal tipo di capello.
  4. Non è di moda: oggi sono molto più di tendenza ricci morbidi e naturali, mentre il riccio della permanente è cotonato.
  5. Evitare di stressare ulteriormente i capelli: essi sono esposti a diversi tuipi di stress, come inquinamento, continui lavaggi e utilizzo di phon e spazzole. Si preferisce non effettuare trattamenti troppo aggressivi come quello della permanente.

Roberta Miele

Bibliografia

D. L. Nelson, M Cox –  Principi di biochimica di Lehninger – Zanichelli.

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Roberta Miele

Sono laureata in Scienze Biologiche con il massimo dei voti, scrivo per La Cooltura dal 2015 articoli sulla biologia, chimica, e le scienze in generale. Sono abilitata alla professione di biologo e attualmente gestisco la pagina Facebook SICUREZZA ALIMENTARE 3.0. Inoltre mi occupo di consulenze HACCP e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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