Edward Norton e le sue molteplici personalità

Edward Norton nasce a Boston, in Massachussets il 18 agosto del 1969. Dopo la laurea in storia e cultura orientale nell’università di Yale, trascorre un periodo di tempo in Giappone per lavorare nell’associazione di volontariato fondata dal nonno materno.

Ritorna a New York per intraprendere la carriera di attore, suo desiderio sin da piccolo: nel 1996 ottiene una parte nel film Schegge di paura (Primal Fear) di Edward Albee, con Richard Gere nei panni del protagonista. Il film è basato sul romanzo giallo di William Diehl, Primal Fear.
Norton è il balbuziente e apparentemente innocente Aaron, che nasconde inconsapevolmente la seconda personalità di Roy, aggressivo e violento, effettivamente colpevole dell’omicidio.
Norton, grazie a Schegge di paura, ottiene il Golden Globe e la sua prima nomination agli Oscar come attore non protagonista.

Nello stesso anno, l’attore è nel cast della commedia di Woody Allen Tutti dicono I love you, al fianco di Julia Roberts, Natalie Portman, Tim Roth.
Grazie alla performance del 1996 in Larry Flynt – Oltre lo scandalo (The People vs. Larry Flynt), Edward Norton viene scelto da David Fincher per il ruolo del narratore senza nome in Fight Club (1999), con Brad Pitt ed Helena Bonham Carter. Di nuovo, Norton dà mostra del proprio talento nell’interpretare un personaggio con una identità controversa.

Edward Norton
Edward Norton in una scena di Fight Club

In American History X (1998), regia di Tony Kaye, Norton interpreta Derek Vinyard, che attraversa un forte mutamento nel corso della sua vita e del film, ruolo per cui l’attore ha un’altra nomination agli Oscar, stavolta come miglior attore protagonista – vinto però da Roberto Benigni per il film La vita è bella.

Jack, personaggio di Edward Norton in The Score (2001) è un ladro che finge di essere disabile per aiutare Nick e Max (rispettivamente, Robert De Niro e Marlon Brando) a fare il “colpo della vita”.
«Tutte le persone sono paradossali» dice l’attore in riferimento al suo interesse per personaggi dalla doppia identità, ambigui e controversi «[…] mi piacciono i personaggi che hanno impulsi contraddittori o sfumature di ambiguità. È divertente, ed è divertente perché è difficile».

Dopo Eliminate Smoochy (2002) e The Italian Job (2003) nel 2005 è nel cast del colossal cinematografico Le crociate – Kingdom of Heaven, di Ridley Scott, nei panni di Baldovino IV di Gerusalemme.

La «interpretazione interiorizzata» in Hulk

Il 2008 è l’anno de L’incredibile Hulk, il film basato sull’eroe dei fumetti Marvel Comics Hulk, di cui Edward Norton è sempre stato grande fan.
Hulk è la seconda identità, l’alter ego del professor Bruce Banner, che esterna la sua rabbia trasformandosi in un mostro a causa dell’esposizione ai raggi gamma avvenuta mentre lavorava ad un esperimento.

Il cast, composto da Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt, Robert Downey, Jr, è «sorprendente»: in primis lo è Edward Norton, che «con la sua aria snob e introversa sembrerebbe il meno adatto a impersonare lo scienziato Bruce Banner che si tramuta in un gigante verde e rabbioso di quasi tre metri. Eppure è proprio grazie all’interpretazione interiorizzata di Norton che lo spettatore intuisce senza troppe parole il tormento di Banner». (Alessandra Levantesi di La Stampa).

Per la saga di The Avengers, tuttavia, Norton è stato sostituito da Mark Ruffalo.

Edward Norton

Nello stesso anno Edward Norton è protagonista di Pride and Glory – Il prezzo dell’onore, in cui è Ray, un poliziotto di New York, mentre nel 2009 fa una doppia interpretazione in Fratelli in erba (Leaves of grass), di Tim Blake Nelson. Norton, infatti, assume il ruolo di due gemelli dai caratteri completamente opposti, ruoli scritti appositamente per lui dal regista, che non avrebbe avuto una seconda scelta se l’attore avesse rifiutato.

Edward Norton come Mike Shiner

Nel 2014, Norton lavora in Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ottiene gli Oscar per trucco, colonna sonora, scenografia e costumi, e Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza), di Alejandro Gonzélez Iñárritu.

In Birdman, vincitore del premio Oscar come miglior film – per cui era candidato anche Grand Budapest Hotel -, nonché per la miglior regia, sceneggiatura originale e fotografia, Norton interpreta Mike Shiner, un attore teatrale che sul palco è più autentico che nella realtà, in costante conflitto con Riggan (Michael Keaton). Riggan vuole mettere in scena a Broadway un’opera che si distacchi dai tipici film campioni di incassi di Hollywood per cui è diventato famoso egli stesso: tutto il mondo lo conosce, infatti, per aver interpretato l’eroe degli schermi Birdman.
Vi è un parallelismo fra Riggan e Michael Keaton, Mike Shiner e Edward Norton: Keaton è anch’egli noto per aver impersonato un supereroe – il Batman di Tim Burton -, mentre il presuntuoso e opportunista Shiner è la parodia di Norton, conosciuto per avere un carattere con cui è difficile lavorare.

Per la sua performance in Birdman, Norton ottiene la sua terza candidatura agli Oscar.

Edward Norton
Michael Keaton (a sinistra) e Edward Norton (a destra) in una scena di Birdman

Francesca Santoro

Fonti

Internet Movie Database – Edward Norton
Internet Movie Database – Birdman