I gioielli nell’antica India: breve storia

Nei gioielli nell’antica India, ovvero nelle regioni in cui si sviluppò la civiltà dell’Indo durante i millenni a. C., c’era un gran gusto per la policromia. Tale peculiarità si è mantenuta anche nei secoli successivi e tutt’oggi.

Gioielli nell'antica India

La ragione è dovuta innanzitutto alla ricchezza ed alla varietà dei giacimenti di gemme che si trovano sia in India che nei suoi paesi vicini come l’attuale Tailandia, Myanmar e Sri Lanka. La produzione moderna di gioielli dimostra una coerenza con la tradizione antica. Questa è riscontrabile nei rinvenimenti archeologici ma soprattutto nelle opere antiche di scultura e di pittura indiane. In queste rappresentazioni artistiche infatti uomini e donne sono raffigurati adorni di gioielli policromi.

Caratteristiche generali dei gioielli indiani

I gioielli nell’antica India avevano una grande ricchezza e varietà di forme e di pietre. Per la loro produzione venivano abbondantemente impiegate le perle, la cui pesca era praticata fin dai tempi più remoti. Inoltre si utilizzavano frequentemente smalti e delle paste vitree.

Nel corso della storia dell’India furono diversi luoghi e le epoche in cui le condizioni generali favorirono lo sviluppo di una notevole varietà di gioielli.

Nelle regioni indiane e nei maggiori centri d’espansione, l’incastonatura, e la foratura delle gemme ebbero una rapida evoluzione. Il taglio invece tardò molto ad essere accettato. In Oriente infatti fino a tempi relativamente recenti si è sempre preferito lasciare, il più possibile, alla pietra la sua forma naturale.

Gioielli nell'antica IndiaIn generale nel corso della storia del gioiello indiano si succedettero varie influenze esterne al Paese. Ciò è riscontrabile nei reperti archeologici. Per esempio ci sono forti apporti stilistici provenienti dall’Iran achemenide e dall’antica Grecia ma anche dal buddismo e dall’islamismo.

Ciononostante queste influenze esterne non riuscirono ad intaccare profondamente i tradizionali e fondamentali caratteri della gioielleria indiana. In un primo momento tali influenze erano molto forti. Con il tempo, però, grazie ad un abilissimo artigianato indiano, ricco di risorse tecniche ed inventiva, si venne a creare uno stile autonomo di gioielleria di alto livello.

L’impiego molto diffuso di utilizzo delle tecniche della filigrana, dello sbalzo, dello smalto movimentava i supporti aurei delle pietre colorate contribuendo a creare intorno al gioiello un gioco di luci lampeggianti.

La storia dei gioielli nell’antica India

Gioielli nell'antica IndiaSoffermandosi ad osservare i gioielli nell’antica India si nota che le forme originarie dei gioielli furono influenzate soprattutto dalle civiltà sumerica e accadica. A questi influssi si aggiunsero poi elementi di carattere locale che diedero infine alla gioielleria indiana una tipologia decisamente fastosa.

I gioielli nell’antica India servivano ad adornare turbanti e diademi, ad eseguire particolari acconciature maschili e femminili ed a costruire anelli molto usati per abbellire le dita sia delle mani che dei piedi.

Le peculiarità di questi ornamenti erano la ricchezza variopinta, scintillante, ma al tempo stesso anche delicata, che doveva soprattutto stupire il mondo.

Uno dei centri più antichi ed importanti della Valle dell’Indo era l’Harappa. Questo è un sito archeologico che si trova nell’attuale Pakistan nord-orientale nei pressi dell’antica cittadina di Harappa, da cui prende il nome. Questa antica civiltà durò dal III millennio a. C. fino al XVI secolo a. C.

Gioielli nell'antica IndiaLa cultura Harappa diede impulso ad un’intensa produzione artistica. Questo perché durante il periodo della sua maggiore fioritura creò le basi profonde che favorirono il perpetuarsi di una tradizione nella gioielleria sempre molto viva e forte.

Sono state osservate delle analogie tra i gioielli rinvenuti negli scavi archeologici di Ur e di Troia con alcuni gioielli dell’epoca della cultura Harappa. Ciò dimostra che all’epoca la gioielleria veniva esportata in varie zone dell’Asia, segno di attivi scambi commerciali in queste zone.

Alcuni esempi dell’uso dei gioielli nell’antica India

Come già accennato precedentemente esistono testimonianze rilevanti sui gioielli indiani provenienti da scavi archeologici, dalla statuaria e dalle pitture murali antiche. Da queste è facile apprendere quanto fosse diffuso nei centri indiani più evoluti uno spiccato gusto di ornarsi con gioielli.

Ad esempio all’Harappa è stata trovata una cintura della fine del III millennio a. C. che le donne indiane indossavano sul corpo nudo e che le cingeva dalla vita fino all’inguine. I grani di questa cintura sono in massima parte di corniola rossa, steatite verde, agata, diaspro, amazzonite del Gujerat, giada dell’Asia centrale o del Myanmar, lapislazzuli dell’Afghanistan ed una sorta di maiolica. Questo ritrovamento dà modo di capire il largo uso fin dall’antichità della policromia nella gioielleria indiana.

In una scultura di arenaria del III millennio a. C. è rappresentato un uomo con i capelli raccolti da una fascia dalla quale pende un ornamento circolare sulla fronte. Inoltre ha un’armilla sul braccio seminudo e una decorazione rilevata di triboli sul bordo superiore della veste. Anche in questo caso si evidenzia quanto fin da allora l’ornamento della persona in India era tenuta in grande considerazione.

Risalente allo stesso periodo una figura di donna modellata in terracotta è testimonianza dei gioielli di quell’epoca. Questo genere di pezzi di oreficeria sono stati riscontrati anche in alcuni reperti archeologici. Questa figura femminile indossa collane, bracciali ed una cintura. Quest’ultima presenta sei fili di grani di corniola, interrotti a distanze uguali da uno stretto elemento divisorio affiancato da piccoli grani sferici. Le estremità sono arricchite da appendici piatte, triangolari ed emisferiche in rame, oro, steatite e maiolica.

In conclusione nei gioielli nell’antica India

In generale già nei millenni a. C. in India l’uso dei gioielli era molto importante.

In particolare i grani che formavano le collane, le armille, i bracciali, le cinture o che arricchivano i succinti indumenti delle donne avevano una grande varietà di forme e di materia. Molto caratteristici erano i gioielli formati da un disco d’oro con un tubicino disposto sul suo diametro. Le collane, se limitate all’ornamento della parte superiore del petto, erano arricchite da numerosi fili di pietre, di granuli d’oro e di corallo lavorato. Queste spesso si prolungavano, per poi ricongiungersi con ricchi fermagli che giravano intorno alla schiena.

In sostanza l’importante tradizione dei gioielli indiani nasce già nel suo periodo più antico della storia del Paese ovvero nei millenni a. C., grazie soprattutto alla cultura Harappa.

Giulia Cesarini Argiroffo

Bibliografia:

Gregorietti Guido (1969), Il gioiello nei secoli, Milano, Mondadori Editore.

Fonti immagini:

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https://www.cosecosìgioielli.com

Link d’approfondimento:

https://abbigliamentoneltempo.wordpress.com/portfolio/la-civilta-dellindo/