Der Schimmelreiter di Theodor Storm, trama e caratteristiche

Il poeta e scrittore tedesco Theodor Storm nasce nel 1817 a Husum, cittadina dello Schleswig-Holstein. È autore di numerosi scritti, fra i quali citiamo il suo capolavoro Der Schimmelreiter (Il cavaliere dal cavallo bianco). La sua origine e la violenza della natura giocano un ruolo fondamentale nelle sue opere, specialmente in quest’ultima novella.

Violenza della natura e superstizione in Storm

Theodor Storm, autore di Der Schimmelreiter
Theodor Storm, autore di Der Schimmelreiter

Storm non vuole soltanto rappresentare la realtà, ma anche rielaborarla, distinguendo tra elementi fondamentali e secondari. In questa novella gli elementi fondamentali sono due: la violenza della natura e la superstizione, con la quale gli uomini tentano di spiegare la furia degli elementi. Le figure che animano i luoghi dove si svolge la storia sono isolate non solo geograficamente, ma anche nella loro vita privata. Inoltre, il rapporto tra il singolo (il protagonista della novella, Hauke Haien) e la collettività è molto complesso. Hauke, nato nel paesino dove si svolge la storia, viene  isolato per la sua missione: costruire una diga che duri per sempre. Questo suo desiderio non lo porta soltanto ad essere un personaggio tipicamente faustiano, in quanto egli vuole superare un limite, ma anche  a porsi come un self-made man, ossia un uomo che si forma da solo per raggiungere il proprio scopo.

Der Schimmelreiter: caratteristiche fondamentali

Der Schimmelreiter narra la storia di gente semplice e del rapporto con il mare e la sua forza distruttiva, in un’ambientazione lontana dalla città. La piccola comunità protagonista del racconto ha le sue regole, le sue credenze e i suoi valori e con difficoltà riesce a tollerare ciò che è diverso (in questo caso, il “diverso” non viene da fuori e proprio per questo motivo diventa ancora più difficile accettarlo). Storm scrive questa novella in tre anni, dopo un accurato studio delle cronache delle inondazioni di quelle zone e delle tecniche di costruzione delle dighe. Ciò si ritrova nel linguaggio utilizzato da chi racconta la storia, che si rifà alla terminologia tecnico-scientifica. Non solo: molto spesso vengono usati termini che rientrano nella sfera del fantastico e della religione. La struttura del testo è costituita da tre cornici con tre narratori differenti.

Le tre cornici

Hauke e la figlia in Der Schimmelreiter
Hauke e la figlia in Der Schimmelreiter

Mentre la prima cornice è molto breve, nella seconda compaiono due importanti figure: il maestro, narratore onnisciente dell’ ultima cornice, e il sovrintendete alle dighe (Deichgraf). Passando alla terza cornice, ciò che colpisce sono le continue interruzioni. Certamente, molte di queste corrispondono a delle cesure nella biografia del protagonista. Inoltre, hanno anche come fine quello di illustrare come il progresso abbia protetto la regione, dando così a Hauke un riconoscimento postumo del suo lavoro. Hauke cresce senza una madre, è molto intelligente e concepisce l’idea di una diga con una pendenza graduale. È un razionalista ma anche un uomo molto religioso. Queste sue caratteristiche lo porteranno all’isolamento e all’emarginazione dalla comunità, che addirittura finirà per demonizzarlo. Il rapporto con la moglie, che gli permette di diventare Deichgraf, è molto stretto così come quello con la figlia che, purtroppo, soffre di una malattia mentale.

La novella non è più come un tempo la rappresentazione ristretta di una vicenda che colpisce per il suo carattere insolito e che offre un punto di svolta sorprendente; la novella attuale affronta i problemi più profondi della vita umana.

(Storm in una lettera del 1881)

Pia C. Lombardi

Curiosità

Esiste una versione in lingua tedesca su Youtube della novella di Storm con i Lego.

Bibliografia

Theodor Storm, Il cavaliere dal cavallo bianco, Rizzoli