Pesce rosso: il giusto acquario non è la boccia

Il carassius auratus, conosciuto come “pesce rosso“, è molto di più di un regalino per bambini o un contorno per una boccia in salotto. Infatti questo pesce necessita di caratteristiche ambientali, in termini di litraggio e allestimento dell’acquario, che sono ben lontani da come si è abituati a vederli. Vediamo dunque qual è la vasca adeguata per farlo vivere sano e a lungo.

boccia pesce rosso
La boccia è un esempio di maltrattamento per i pesci rossi

Origini e morfologia dei pesci rossi

Il pesce rosso, appartenente alla famiglia dei Cyprinidi, è un animale endemico dei fiumi e dei laghi a basse temperature dell’Asia Orientale, caratterizzati da una forte corrente, una buona ossigenazione e una buona copertura algale sul fondo, principale fonte di nutrimento per questi pesci. I primi che li allevarono furono i Cinesi e i Giapponesi, che introdussero questi animali nelle loro fontane affinché si nutrissero delle larve di zanzara, evitando così rischi di contagio di malattie portate da quest’ultime.

zen carpe koi
Tipico laghetto zen giapponese dove oltre ai pesci rossi vivono delle varietà di pesci ornamentali definite “carpe koi

Il pesce rosso ancestrale, dove per ancestrale s’intende l’animale con colorazione naturale, è un animale dai colori sbiaditi e di modeste dimensioni, intorno ai 30 cm di lunghezza per un peso di 2-3 kg, quindi decisamente inadatti alla vita in minuscole bocce domestiche. Inoltre, a dispetto delle leggende metropolitane che vedono il pesce rosso morire dopo pochi mesi, essi, se tenuti correttamente, sono animali abbastanza longevi, che raggiungono finanche i 20-30 anni.

pesce rosso ancestrale
Un pesce rosso ancestrale nel suo ambiente d’origine

Le varietà selezionate di pesce rosso

Per cani, gatti e altri animali domestici sono state selezionate innumerevoli varietà (o razze), in termini di colore, taglia e caratteristiche fisiche. Anche al pesce rosso sono state apportate delle modificazioni che hanno portato alla selezione dell’Oranda, ovvero del pesce rosso selezionato. I pesci rossi si distinguono in due grandi classi:

Shubunkin
Shubunkin con coda omocerca e notevole varietà cromatica
  • Omeomorfi: s’intendono pesci rossi che presentano una coda omocerca e una selezione basata sulle varietà cromatiche. Ne sono un esempio il Cometa e lo Shubunkin.
  • Eteromorfi: sono pesci rossi con coda ramificata e che presentano una selezione improntata principalmente sulle caratteristiche fisiche, fra cui il Wen (una escrescenza sul capo). Annoveriamo i Black Moor, i Testa di Leone e i Red Cape.

Purtroppo, oltre ai maltrattamenti dovuti all’ignoranza delle persone, si aggiungono anche i maltrattamenti genetici attuati dagli allevatori. Questi, per selezionare l’esemplare più “eclettico” e stravagante”, amplificano dei caratteri che invalidano la vita dell’animale, come sacche d’acqua rigonfie al di sotto degli occhi, che impediscono il corretto nuotare del pesce.

testa di leone wen
Magnifico esemplare di Testa di Leone che presenta un vistoso Wen

 L’acquario adatto per i pesci rossi

Poste queste premesse, risulta impensabile che un tale animale possa vivere in minute vaschette o  in tristi bocce di vetro. La boccia in particolare è sottodimensionata e non permette una giusta ossigenazione per questi animali.

Il pesce rosso necessita infatti di almeno 50 litri di acqua ad esemplare (anche 40 nel caso di oranda eteromorfi essendo dei pessimi nuotatori) ed essendo animali gregari che amano muoversi in banco per sfuggire ai predatori, è necessario un acquario da almeno 200 litri per ospitare 4 pesci rossi.

L’allestimento della vasca dovrà essere composto da un fondo sabbioso per permettere il loro naturale comportamento che consiste nel rovistare nel substrato, sifonando la sabbia con la loro bocca; servono inoltre molte piante galleggianti o epitife con foglie coriacee come quelle del genere Anubias e Microsorum, in modo tale da non finire come pasto.

acquario pesce rosso
Un esempio di acquario adatto ai pesci rossi

La temperatura, essendo pesci d’acqua fredda, deve essere mantenuta fra i 22-24 gradi per i pesci rossi comuni e tra i  24-26 per gli oranda.

L’alimentazione andrà variata il più possibile, comprendendo anche verdure e microcrostacei quali Dafnie e Artemia Salina. Nutrendosi parecchio, questi animali sporcano parecchio e pertanto l’acquariofilo accorto dovrà installare nella vasca un sistema di filtraggio adeguato al litraggio e alla popolazione.

Con tale articolo si intende cambiare l’immagine sbagliata che si ha di questo piccolo animale che però ha il diritto ad una corretta vita.

Stefano Capodanno