Sturm und Drang, ovvero le origini di Goethe

Solitamente, quando si parla di Sturm und Drang, si pensa a un movimento prettamente tedesco che si sviluppò alla fine del XVIII secolo e che consisteva in nient’altro che un trionfo dei sentimenti.

Sturm und Drang: come stanno realmente le cose?

In realtà, come spesso accade quando si ha a che fare con la letteratura, la definizione di tale movimento è ben più complessa. Oggi si è soliti affermare che lo Sturm und Drang sia nato come reazione all’illuminismo. Ciò non spiega però la contemporaneità (i primi drammi degli Stürmer apparvero intorno al 1770, dunque insieme ai drammi illuministici di Lessing) e la commistione di temi e problematiche. Consideriamo inoltre che il pensiero letterario del XIX secolo non conosceva affatto la netta contrapposizione tra illuminismo e Sturm und Drang.

Dunque, la tesi dello Sturm und Drang come espressione di indignazione contro la ragione è un prodotto del XX secolo e risente di una generale svalutazione dell’illuminismo a favore del romanticismo. Oggi illuminismo e Sturm und Drang sono considerati come indispensabili precursori sia del classicismo che del romanticismo tedesco.

Le grandi novità nel panorama letterario tedesco

L’epoca dello Sturm und Drang comprende un lasso di tempo che va dal 1766 al 1786, anno del viaggio in Italia di Goethe, con cui convenzionalmente si fa iniziare il classicismo tedesco. Forse non tutti sanno che la definizione di questo movimento deriva dall’omonimo dramma Sturm und Drang (1776) di Friedrich Maximilian Klinger.

Nella seconda metà del Settecento nacque dunque una corrente d’avanguardia formata da un gruppo di autori che scriveva soprattutto per il teatro. In questo periodo rientrano anche le opere giovanili di Goethe, tra cui il famosissimo romanzo I dolori del giovane Werther (1774). Parallelamente si assiste anche allo sviluppo di un genere di lirica profondamente nuovo, che rappresenta il prodotto veramente rivoluzionario dello Sturm und Drang e porta a termine la svolta dalla Gedankenlyrik (poesia a carattere filosofico) alla Erlebnislyrik (poesia che esprime i sentimenti e la soggettività dell’autore).

Ci sono ambizioni politiche?

Lo Sturm und Drang era un movimento di rottura che si ribellava al potere dominante e alla tradizione in quanto espressione di un ordine sociale ormai superato. Oltre che dello Sturm und Drang, quella di libertà era anche l’idea centrale dell’illuminismo (la liberazione dell’uomo mediante la luce della ragione). Nonostante questi toni accesi, lo Sturm und Drang non era realmente animato da intenzioni politiche, come d’altra parte neanche l’illuminismo tedesco.

Dunque, la richiesta di libertà degli Stürmer non era tesa tanto all’ottenimento di una forma di Stato democratica quanto alla realizzazione della libertà individuale della persona. Agli Stürmer però non bastava l’idea di libertà individuale; l’artista doveva essere un Kraftkerl (uomo tutto d’un pezzo) e un Originalgenie (un genio originale) che seguiva solo la voce dei sentimenti, dei sensi e della fantasia.

Il “genio” di Goethe

Shakespeare diventò il poeta geniale per eccellenza. Il giovane Goethe lo esaltò nel suo Discorso per l’anniversario di Shakespeare (Rede zum Shakespeares-Tag, 1771). Inoltre, ispirandosi al grande poeta inglese Goethe compose un dramma storico che ha per protagonista un vero Kraftkerl. Egli trovò il soggetto del Götz von Berlichingen dalla mano di ferro (composto nel 1771 e rappresentato per la prima volta nel 1774) in un episodio storico del XVI secolo. Nella figura del cavaliere Goethe rappresenta lo scontro tra gli ideali della cavalleria ormai storicamente superati e l’evoluzione dello Stato moderno. Tale battaglia non può che concludersi con la tragica sconfitta dell’eroe.

Qualche dettaglio in più sulla storia…

Sturm und Drang
Una scena tratta dal Götz

Götz von Berlichingen è un libero cavaliere dell’Impero e in quanto tale sottomesso solo all’imperatore. Egli entra in conflitto con l’arcivescovo di Bamberga, che vuole costringere i cavalieri indipendenti a riconoscere la sua autorità di signore territoriale. Nonostante la sua rettitudine e forza, a causa delle incomprensioni e tensioni con il suo nemico, Götz viola la legge e si mette a capo delle sommosse contadine. A questo punto, i signori territoriali sono autorizzati a intervenire, Götz viene imprigionato e muore invocando disperatamente la tradita libertà.

… e sulle novità di questo dramma

Sturm und Drang
Una seconda scena tratta dal Götz

Con il Götz Goethe divenne di colpo famoso. Contribuirono al successo dell’opera non solo il soggetto di sapore patriottico, ma soprattutto il radicalismo con cui Goethe sconvolse tutte le regole del dramma classicistico. Il Götz non rispetta né l’unità di tempo né quella di luogo e perfino l’azione si dipana in una successione di scene non strettamente collegate tra loro (non ricorda la Drammaturgia d’Amburgo di Lessing?). Inoltre, i bruschi cambiamenti di luogo, gli improvvisi salti nella successione temporale, l’uso della lingua parlata con espressioni piene di vigore e di immediatezza assicuravano un effetto scenico che corrispondeva in pieno alla richiesta degli Stürmer di «liberare la fantasia»

Pia C. Lombardi

Bibliografia

J.W.Goethe, Götz von Berlichingen, Reclam 1991.