La morte nella Bibbia: l’aldilà per i cristiani

In questo articolo parleremo della morte nella Bibbia, dell’importanza di Gesù per i cristiani e dell’Apocalisse. 

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La morte nel Cristianesimo: la Bibbia 

Il Cristianesimo è una religione universalistica, fondata su una rivelazione, quella dei Vangeli e di Gesù, considerato figlio di Dio. Il testo a cui fanno riferimento i credenti cristiani è la Bibbia, divisa in Antico e Nuovo Testamento; l’Antico Testamento riguarda gli scritti dei profeti prima della venuta di Gesù, mentre il Nuovo Testamento racconta la venuta del figlio di Dio con i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli e le Lettere.

Nella Bibbia si fa riferimento a due mondi ultraterreni,  il Paradiso (il Regno dei Cieli) e l’Inferno. L’Inferno fu creato da Dio quando Lucifero, l’angelo più bello del Paradiso, lo tradì e, insieme ai suoi seguaci, fu cacciato dal Paradiso e scaraventato negli abissi terreni. Un riferimento che fa la Bibbia sulla morte, specialmente sull’Inferno, è:

Infatti, i viventi sanno che moriranno; ma i morti non sanno nulla, e per essi non c’è più salario; poiché la loro memoria è dimenticata. Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole……. Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno de’ morti dove vai, non v’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né sapienza.” (Ecclesiaste 9: 5, 6, 10)

La morte sarà eterna? 

Ci sono due tipi di morte: quella spirituale e quella carnale, che appartengono all’anima e al corpo. Nella Bibbia, chi crede in Dio e nel sacrificio di Gesù avrà solo una morte carnale, ovvero quella sulla Terra, ma la sua anima non morirà mai, vivrà in eterno; al contrario, chi non ha creduto avrà una morte carnale, ma anche spirituale se non si pente e si ravvede.

Chi muore, si trova in uno stato di aspettazione, in un luogo di attesa, fino alla prima resurrezione: “Perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.’’ Tessalonicesi 4: 16,17.

Questo sarà in eterno, ma solo per chi ha creduto in Dio e nel sacrificio di Gesù sulla croce; non si potrà più morire, perché si è diventati “figli della resurrezione“. La seconda resurrezione è diversa, riguarda i malvagi (coloro che non hanno creduto) e porterà ad una seconda morte, fatta di tormento eterno: nell’Apocalisse, c’è scritto Ma per i codardi, gl’increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.  

L’Inferno nella Bibbia 

Come abbiamo già detto, La Bibbia fa riferimento all’Inferno, agli inferi che si trovano negli abissi più profondi della Terra. C’è da specificare che Dio creò l’Inferno per Lucifero e i suoi seguaci, dopo il loro tradimento. L’Inferno è considerato come un luogo di silenzio, ma anche di fuoco e lamenti, dove i morti non hanno coscienza, non hanno sapienza e perdono la memoria. Tra i versetti biblici, che fanno riferimento a tali caratteristiche, abbiamo:
Non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi” Ecclesiaste 9:10 

Siano i malvagi a provare vergogna; siano ridotti al silenzio nella Tomba [negli ìnferi]” Salmo 31:17; 115:17. 

È importante specificare, che Dio non vuole creare tormento alle sue creature, l’unica punizione che dà ai peccatori è la morte. Tutti nasciamo e poi moriamo, ma è sempre l’uomo che sceglie se seguire Dio o Satana e, quindi, se andare in Paradiso o all’Inferno.  

“Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23). Non c’è motivo di aggiungere altre punizioni: “chi è morto è stato assolto dal suo peccato” (Romani 6:7).

Ovviamente, nella Bibbia, si trovano anche riferimenti ad un Inferno fatto di lamenti e urla: Nella Tomba, fra i tormenti, [il ricco] alzò gli occhi e vide da lontano Abramo e accanto a lui Lazzaro. E chiamò, dicendo: ‘Padre Abramo, abbi misericordia di me, e manda Lazzaro [il mendicante] a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questo fuoco ardente’’. Luca 16:19-31 

Il Paradiso nella Bibbia  

Il Paradiso biblico è considerato un luogo reale, infatti è descritto nella Bibbia come “una città brulicante di persone”. Dio si trova lì, è la sua dimora, insieme ai suoi angeli, il suo trono e Gesù. Il Paradiso è un luogo costruito, progettato da Dio per i suoi figli, per coloro che hanno deciso di seguirlo, predicare la sua parola e di attuarla. Come andare in Paradiso? La Bibbia dà diversi spunti, come questo: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me [in Gesù]. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». […] “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” Giovanni 14.  

L’importanza di Gesù nella Bibbia 

Secondo il Cristianesimo la venuta di Gesù, figlio di Dio, è stata necessaria affinché morisse sulla croce. Qual è il significato della croce? La croce sulla quale Gesù è morto rappresenta il sacrificio che ha fatto per la salvezza dell’uomo. Il suo sacrificio è per i peccati di tutta l’umanità, presenti, passati e futuri.  

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” Giovanni 3.  

Nel Vangelo di Giovanni si parla anche della nuova nascita: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Giovanni 3:3.

La domanda che ci si può porre è: come fa un uomo a rinascere? La verità è che non bisogna pensarla come una nascita carnale, ma spirituale, spiegata nei successivi versetti:
“In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.  Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.” Giovanni 3:5

croce‘’Poiché l’amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. […] Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.’’ 2Corinzi 5: 14,15,17.

Il Giorno del Giudizio nella Bibbia: l’Apocalisse 

La Bibbia non termina qui, ma parla anche del Giorno del Giudizio, presente soprattutto nell’Apocalisse di Giovanni: qui si fa riferimento al rapimento dei credenti sulla Terra, alla venuta di Dio e alla Nuova Gerusalemme Celeste, luogo dove non ci sarà più sofferenza e tribolazione: “Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate” – Apocalisse di Giovanni 21:4 

Nell’Apocalisse, Dio vincerà la sua battaglia contro il male, ciò che c’era prima ormai è passato, ma ci sarà un premio per i credenti che hanno patito sulla Terra: “Ogni cosa è compiuta. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita. Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.” Giovanni 21:6,7.  

C’è da specificare che, a differenza della morte nell’Islam, dove anche in Paradiso si potranno avere i figli, nella Bibbia non è così; sarà un luogo spirituale, dove gli atti carnali non ci saranno, perché i credenti saranno come angeli:Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.” Marco 12: 18-27 

La Gerusalemme Celeste 

Giovanni vede la Gerusalemme Celeste, descrivendone poi sue caratteristiche. Oltre all’aspetto “superficiale” del Nuovo Regno, fatto di pietre preziose, oro e cristalli, è importante soffermarsi sull’aspetto spirituale; la grandezza spirituale, ciò che spetta ai credenti, non può essere descritta facilmente su un libro e con parole umane; l’Apocalisse di Giovanni ci dà, comunque, qualche informazione che, non riesce a descrivere appieno, la bellezza spirituale del luogo: La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illuminino, perché la gloria di Dio la illumina, e l’Agnello è la sua lampada. […] Di giorno le sue porte non saranno mai chiuse (la notte non vi sarà più); e in lei si porterà la gloria e l’onore delle nazioni. E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.” Giovanni 21: 23,25,26,27  

Anna Lisa Accurso

Fonti:

1. Cristianesimo – Wikipedia
2. Morte | Bibleinfo.com
3. L’inferno esiste davvero? (jw.org)
4. Come è il Paradiso dei Cristiani? – Dopo La Morte
5. La Sacra Bibbia – Gv3,1-21 (C.E.I., Nuova Riveduta, Nuova Diodati) (laparola.net)
6. La Sacra Bibbia (laparola.net)
7. Apocalisse di Giovanni 21 | NR06 Bibbia | YouVersion (bible.com)
8. Mc 12,18-27: “Quando risorgeranno dai morti non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli” – Mater Dei  

Fonti media: File:Holy bible.jpg – Wikimedia Commons , Free stock photos – PxHere