Your Name, recensione del film di Makoto Shinkai

Your Name, è un anime-movie giapponese del 2016 diretto dal regista Makoto Shinkai. In Italia è stato proiettato nelle sale il 23-24-25 Gennaio 2017. È il quinto anime che ha incassato di più in Giappone (i primi quattro sono opere di Hayao Miyazaki). Se non avete avuto ancora modo di vederlo o non conoscete ancora quest’opera, affrettatevi, perché questo film vi regalerà sicuramente tante emozioni.

Di cosa parla Your name

La storia narra di due ragazzi insoddisfatti, per ragioni diverse, delle proprie vite, destinate a intrecciarsi e influenzarsi in maniera indissolubile.

Mitsuha è una studentessa delle superiori che abita nella piccola Itomori. Stanca della monotonia della sua esistenza, improntata a tradizioni familiari da portare avanti e ai pochi svaghi offerti dal paesino di montagna, Mitsuha vorrebbe essere un bel ragazzo di Tokyo e condurre una vita totalmente diversa.

Taki, invece, è uno studente di Tokyo che lavora part-time in un ristorante italiano chiamato “Il Giardino delle Parole” (titolo anche della precedente opera di Shinkai). Anche lui è insoddisfatto della sua vita, caratterizzata dalla frenesia tipica delle grandi metropoli. La sua personalità timida e introversa non è inoltre d’aiuto nel lavoro, a cui si dedica per necessità e con poca voglia.

Tokio e Itomori, due città altamente simboliche

I due scenari principali del film sono Tokio e Itimori. Tokio è una delle città più moderne e tecnologiche del mondo, radicata però in un paese colmo di tradizioni e culture ancestrali. Itimori rappresenta a pieno questi aspetti del Giappone. Si tratta, infatti, di una piccola cittadina arroccata su una montagna dove tutti si conoscono e sopravvivono usanze millenarie. La vita comune, infatti, gira tutto attorno al tempio e alla famiglia di Mitshua che ne custodisce i riti.

Troppo spesso capita di associare il Giappone unicamente alle metropoli moderne, dimenticando il suo passato e le sue peculiarità. Persino Mitsuha ha un’immagine completamente idealizzata della grande città e rifiuta le proprie origini.

Da ricordare è la cerimonia del sake, bevanda preparata all’antica maniera da Mitsuha, ossia masticando i chicchi di riso per poi sputarli e farli riposare. Nella tradizione giapponese, questa bevanda veniva preparata dalle giovani vergini, e aveva connotazioni magiche. Nel film la vediamo associata al concetto di divinità.

Your name fonde tradizione e modernità, permettendo ad esse di incontrarsi tramite le vicende dei due protagonisti. 

Body-swap, ossia scambio di corpi

Un giorno i due ragazzi si risvegliano improvvisamente l’una nel corpo dell’altro (body-swap). Inizialmente credono di star sognando ma, con il passare del tempo, si rendono conto che quanto accade è reale. Taki e Mitsuha, dopo vari scambi di corpo, inizieranno a comunicare fra loro lasciandosi messaggi scritti su carta o tra le note del cellulare. Con il passare del tempo, si abitueranno alla loro strana situazione e inizieranno a intervenire ciascuno sulla vita dell’altro per migliorarla.

Mitsuha organizzerà per Taki il primo appuntamento con la capo-cameriera Okudera, una ragazza più grande che lavora con lui al ristorante, della quale è segretamente infatuato mentre Taki aiuterà Mitsuha a essere più popolare a scuola e a acquisire una sicurezza e consapevolezza maggiore, sorprendente anche per Taki stesso. In questa piccola realtà, infatti, il ragazzo riuscirà a muoversi molto meglio rispetto a Tokyo.  

I punti chiave della storia: la cometa e l’incontro

Successivamente, Mitsuha racconta a Taki di una cometa che passerà vicino al Giappone e che sarà visibile a occhio nudo; il tutto proprio nel giorno del suo appuntamento e della festa del villaggio di Itomori. Questa cometa, nel bene e nel male, è l’evento chiave di tutto il film.

La trama infatti si infittisce quando i due ragazzi decidono di incontrarsi di persona nei loro rispettivi corpi. L’occhio dello spettatore segue il viaggio di Taki, utilizzato sapientemente dal regista per evidenziare il graduale passaggio dalla metropoli di Tokio alla prefettura di Gifu, provincia rurale dove si trova Itomori.

Taki e i suoi compagni di viaggio, però, non riescono a trovare la piccola cittadina, di cui Taki ha solo un disegno fatto da Mitsuha quando si trovava nel suo corpo. La rassegnazione sembra avere la meglio quando improvvisamente in una locanda di montagna due anziani osti riconoscono nel disegno di Taki la città di Itomori.

Il primo vero plot-twist arriva ora: in realtà Itomori non esiste più. La città, infatti, è stata devastata dalla cometa Tiamat tre anni prima.

Taki non si capacità di tutto ciò e si dirige sul posto indicatogli vedendo con i propri occhi l’enorme cratere lasciato dallo schianto e la desolazione che lo circonda.

Il sake magico delle tradizioni giapponesi

Taki non si arrende e ricordandosi delle proprietà magiche del sake cerca di salvare tutta Itomori tornando nel corpo di Mitsuha per un’ultima volta in modo da avvisare l’intera cittadina dell’incombente schianto. Una volta messo in atto il piano, Taki prova un disperato diversivo per allontanare tutti da Itomori ma non sembra funzionare; capisce quindi che la sua unica speranza è cercare di incontrare Mitsuha.

Mitshua intanto si risveglia nel corpo di Taki e vede la Itomori del presente completamente devastata. Attraverso un flashback vediamo quindi il punto di vista di Mitshua sull’appuntamento con Taki: la ragazza ha effettivamente raggiunto Tokyo in treno per incontrarlo ma il ragazzo, non avendola – dal suo punto di vista – ancora conosciuta, l’ha brutalmente ignorata.

Your Name: la scena che dà il titolo al film

Taki e Mitsuha riescono infine ad incontrasi, sfruttando gli effetti del potere divino del santuario che, per pochi minuti, fa coincidere le loro linee temporali. Temendo di dimenticarsi l’uno dell’altro dopo la fine della convergenza decidono di scriversi il nome dell’altro sulle mani. Purtroppo, prima che i due possano riuscirci, si ritrovano catapultati nuovamente nelle proprie linee temporali.

Gradualmente si dimenticheranno l’uno della’altra, non prima però di essere riusciti a salvare gli abitanti di Itomori dalla tragedia. Anni dopo, in maniera apparentemente casuale, gli occhi di Taki – ossessionato per qualche motivo dal paesino di Itomori di cui non ricorda nulla ma che cerca in maniera ossessiva – e Mitsuha si incrociano attraverso i vetri di un treno. In un attimo di spiazzamento avviene “la scintilla”. Senza capire bene il perché entrambi scendono dal proprio treno e si vengono incontro, la domanda che si rivolgono è: “qual è il tuo nome?”

Il messaggio finale della pellicola è quindi di non fermarsi mai nella propria ricerca di qualcuno o di qualcosa poiché è in tale ricerca che si trova il senso stesso della vita.

The Sparkle – chi ha composto la colonna sonora?

Di grande pregio è anche la colonna sonora del film, composta dai Radwimps, giovane band giapponese. L’album Your Name raggiunse il secondo posto nella classica Billboard World Album alla sua uscita (24 agosto 2016). All’interno del CD il pezzo più conosciuto e tutt’ora rappresentativo dell’intera opera è The Sparkle (La scintilla). Si tratta di una canzone tanto semplice quanto efficace. La struttura pop è al servizio di un riff di chitarra molto pulito e genuino; lo strumento funge da accompagnamento a un testo che esprime totalmente il significato della pellicola:

“Destino e futuro, non importa quanto quelle parole ci inseguano, non ci raggiungeranno mai in quel posto lontano dove possiamo amarci. Le lancette dell’orologio ci guardano, ticchettando al nostro procedere, a noi due, in questo mondo… E no, non importa per quanti capitoli, fa’ sì che possiamo vivere insieme…”

Il gruppo tornerà a collaborare con Makoto Shinkai in Weathering with you, noto in Italia con il titolo La ragazza del tempo.

Musubi, il filo rosso del destino

Your name è la storia di due ragazzi le cui vite sono destinate a incrociarsi seppur in maniera non convenzionale. Il loro incontro avviene perché tutti, sulla Terra, hanno una persona da incontrare prima o poi, destinata a far parte della loro esistenza. Si tratta di una persona che, una volta incontrata, si ha la sensazione di conoscere da sempre, come se la si fosse già conosciuta in una vita precedente.

Questa idea è comune a diverse tradizioni popolari tra cui quella giapponese. La nonna di Mitsuha, custode delle leggende più arcaiche, vi fa riferimento usando la parola musubi che indica una serie di legami tra gli individui e tra essi e il cosmo, tra i quali spicca quello amoroso.

Una leggenda popolare cinese, diffusasi poi in Giappone, narra, infatti, che ogni individuo ha legato al mignolo della mano sinistra un filo rosso, collegato a un’altra persona. Non è possibile spezzare il filo e le persone da esso collegate sono destinate a incontrarsi.

Curiosità sul finale di Your Name e sul futuro live action

Si diceva che Shinkai avesse programmato un finale diverso del film: i due protagonisti, infatti, non si sarebbero più incontrati e avrebbero preso strade diverse senza mai conoscersi. Le voci dissero che il cambio di finale era stato dovuto quindi a una pressione della casa di distribuzione Toho. Per spegnere tale rumor, Makoto Shinkai postò sul suo profilo ufficiale Twitter una foto della sceneggiatura originale, risalente al 2014, in cui è già presente il lieto fine

Un live action di Your Name sarà prodotto dalla Bad Robot di J.J. Abrams. Fino a qualche mese fa esso era affidato alla regia di Marc Webb, ma di recente è passata a Lee Isacc Chung.

Vincenzo Marino