Cosa vedere a Barcellona: 10 luoghi da visitare

Tra le tante attrazioni che ha da offrire è difficile scegliere cosa vedere a Barcellona. È una delle maggiori città spagnole, cosmopolita e vivace è tra le località più visitate dai turisti. Famosa per la sua movida, è anche ricca anche di storia, arte e cultura.

La sua architettura, in particolare, grazie al contributo di artisti come Antoni Gaudi, la rende una città davvero diversa dalle altre, che colpisce per la sua originalità. Qui proponiamo una lista dei monumenti più famosi e luoghi più interessanti che consigliamo a chi vuole visitare questa vibrante città ricca di colori.

Barcellona da visitare

La Sagrada Familia è il monumento simbolo della città e uno dei più visitati in tutta la Nazione. Nel 1883, Antoni Gaudì prese in mano il progetto della chiesa, già in costruzione e lo modificò completamente, secondo il suo particolarissimo stile. Oltre che per la sua bellezza è famosa per essere ancora incompiuta, cosa non così strana, se si pensa che i lavori procedono a seconda delle donazioni.

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La Sagrada Familia

Ma l’incompiutezza dell’opera non toglie la possibilità di godersi ciò che è già stato realizzato. La chiesa è concepita come un racconto biblico: sulle facciate è rappresentata la vita di Gesù, all’interno la Gerusalemme celeste. Ad oggi sono state realizzate due delle tre facciate previste: facciata della Natività, facciata della Passione (già realizzate) e facciata della Gloria (da realizzare).

Ogni facciata sarà sormontata da quattro torri, per un totale di dodici, quanti erano gli apostoli. L’architettura, ricca di dettagli e simboli, s’ispira allo stile gotico, la ricchezza dei colori delle vetrate istoriate crea un bellissimo effetto, soprattutto all’interno della struttura. Il visitatore si ritrova in un gioco di luci e di contrasti con la pietra. La tomba di Gaudì si trova nella cripta della chiesa.

La Sagrada Familia è davvero un gioiello architettonico, l’attenzione ai dettagli tipica dello stile di Gaudì permette la rende ricca in ogni suo particolare, nonostante sia un’opera monumentale. Imprescindibile nella lista delle cose da vedere a Barcellona.

La Rambla è un lungo viale, che collega Plaza de Catalunya alla statua di Colombo nel Port Vell. È un luogo perfetto per entrare nel mood di Barcellona: lasciarsi sorprendere da ciò che in apparenza è un normale viale affollato, ma che nasconde artisti di strada, bancarelle, caffè, fiorai, facciate di palazzi che con i loro colori e le loro particolarità vi colpiranno.

Si affacciano sulla Rambla il teatro Luceu, il teatro dell’Opera di Barcellona, il mercato La Boqueria, altra famosa attrazione turistica, il museo delle cere e Palazzo della Virreina, un edifico in stile rococò. Famosa è la Font de Canaletes, una fontana che si trova poco dopo Plaza de Catalunya, una leggenda invita i turisti a berne l’acqua perché chi beve la sua acqua ritornerà in città.

La Boqueria, il cui nome ufficiale è “mercat de Sant Josep” è un mercato alimentare al coperto, il più famoso della città e il più grande della regione. In questo caso non si tratta solo di cosa vedere a Barcellona, ma anche cosa si sente, cosa si mangia, cosa si odora. Infatti, camminando nel mercato tutti i sensi sono colpiti da colori, odori, composizioni ricche e particolari che lo rendono più di un semplice mercato.

È possibile assaggiare piatti tradizionali, come le Tapas, o bere qualcosa di rinfrescante nei chioschetti. I prodotti sono freschi, specialmente il pesce data la vicinanza al mare. Come tutto a Barcellona, anche la Boqueria è colorata, non solo per ciò che si vende, ma anche per la sua struttura in ferro e vetro colorato inaugurata nel 1914.

Da non perdere a Barcellona

Un altro contributo all’architettura di Barcellona dato da Antoni Gaudì è Parc Güell. Si trova nella zona nord della città, nel quartiere Gracia, e rientra assolutamente nelle cose da vedere a Barcellona. Costruito originariamente per essere un centro residenziale, ma per varie vicissitudini il progetto non fu completato. Nel 1984 è diventato patrimonio UNESCO. Il parco prende il nome da Eusebi Güell, impresario e amico dell’architetto, che contribuì alla costruzione del progetto.

Il parco è grande 19 ettari, Gaudì lo progettò secondo uno schema armonico che integrava fra loro natura e l’ambiente costruito. Infatti, l’architettura non è dura o rude, ma al contrario ondeggiante e si inserisce dolcemente nel paesaggio naturale. Non per questo è priva dei caratteri di originalità che contraddistinguono Gaudì, con colori sgargianti, guglie e pinnacoli.

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Si entra nel parco passando due padiglioni, dai quali parte una monumentale doppia scalinata, al centro della quale ci sono la fontana e la famosa statua policroma in ceramica di una salamandra, chiamata anche dragone, da qui il nome che viene dato a questa parte del parco: Scalinata del Dragone.  Ai lati della salamandra ci sono due grotte, pensate per le carrozze ed i cavalli.

Alla fine della scalinata si trova la Sala Hipòstila, con il soffitto costituito da piccole cupole decorate a mosaici, sorrette de colonne di stile dorico. Per questo è conosciuta come “sala delle 100 colonne“, anche se ce ne sono solo 86.

Le colonne reggono la famosa terrazza panoramica, che si trova al centro della costruzione. Di forma ovale (86m di lunghezza e 43m larghezza), Plaza de la Naturaleza È circondata da una panchina a forma di serpente marino, dalle curve ondeggianti e anch’essa piastrellata, decorata con simboli coloratissimi.  Non ha un motivo unico, ma tanti motivi indipendenti. I colori predominanti sono il blu, il giallo e il verde.

All’interno del parco si può anche visitare la casa-museo di Gaudi, quella che fu la sua residenza per un ventennio e che ora è diventata un museo.

Cosa vedere a Casa Milà e Casa Batllò

Altre due opere iconiche da vedere a Barcellona sono Casa Milà e Casa Batllò, anch’esse progettate da Antoni Gaudì. Si affacciano entrambe su Passeig de Garcia, una delle strade dello shopping di Barcellona, infatti si trovano a poca distanza l’una dall’altra.

Casa Milà, chiamata anche Pedrera, è stata costruita agli inizi del Novecento, prima che Gaudì si dedicasse alla Sagrada Familia. Costruita su commissione dell’imprenditore Pere Milà i Camps e sua moglie Roser Segimon i Artells, durante la costruzione ha incontrato difficoltà perché l’architettura non rispettava le regole vigenti, quindi la costruzione sì dei ritardi. Come già riscontrato nelle opere di Gaudì la facciata non è spigolosa, ma è ondulata.

È costruita in pietra grezza, da qui il suo soprannome, oltre a questo materiale ad ornare la facciata c’è solo il ferro battuto, usato per i balconi e per le vetrate. Il tetto dell’edifico è altrettanto iconico, anch’esso ondulato, dove sbucano i comignoli sormontati da sculture stilizzate. Visitare il tetto di casa Milà è un’esperienza davvero unica e particolare.  Anche questo edificio è patrimonio UNESCO dal 1984.

Casa Batlló fu costruita poco prima di Casa Milà su commissione di Josep Batlló i Casanovas. La sua facciata è altrettanto famosa e imperdibile tra le cose da vedere a Barcellona. La facciata è, ancora una volta, caratterizzata dalle curve: la superficie curva sembra quali richiamare le onde del mare.

Il tema della facciata è quello di San Giorgio, a cui ci sono vari richiami come il tetto che ricorda il dorso di un drago. Oltre a questo, quello che colpisce di casa Batlló è la sua originalità, le forme sorprendenti e quasi fiabesche accentuate dai giochi di colori. Gli interni sono altrettanto affascinanti, neanche una linea dritta ma è tutto ondulato e stupefacente, in pieno stile Gaudì.

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Casa Batllò

Barcellona insolita

Il quartiere (barrio in spagnolo) gotico costituisce la parte storica della città. È famoso per le strette vie, chiamate carrers, e piazze, che conservano ancora l’impostazione romana costruita su cardi e decumani.

È una zona chiusa al traffico, per permettere ai turisti di passeggiare indisturbati e godersi l’atmosfera medievale che si respira tra questi antichi edifici, anche senza un percorso specifico da seguire, soltanto godendosi il momento. Si trovano nel Barrio Gotico il Palau de la Generalitat, sede della regione e l’Ajuntament, il municipio, infatti, il Barrio è anche il luogo dell’orgoglio catalano.

Situata nel Barrio Gotico, La Catedral de Santa Creu i Santa Eulalia rientra a pieno titolo nella nostra lista su cosa visitare a Barcellona. È il cuore della cristianità della città e uno dei maggiori edifici in stile gotico in Catalogna. La chiesa si trova nel quartiere gotico e sorge su dei resti di basilica paleocristiana che fu distrutta per mano araba. Nel 1298 fu ricostruita, ma i lavori durarono oltre un secolo, infatti terminarono nel XV secolo.

All’interno della cattedrale è conservato un crocifisso che secondo la tradizione era stato issato dai Cristiani nella battaglia di Lepanto (1571) contro i Turchi. Durante la lotta il crocifisso si sarebbe scansato per evitare un colpo di cannone, da qui deriverebbe la strana posizione che ha tutt’ora.

Altri punti di interesse sono il bellissimo coro, l’organo risalente al Cinquecento e la terrazza dalla quale si gode un panorama mozzafiato. Una particolarità curiosa della Cattedrale sono poi le oche. Infatti, nel chiostro medioevale, si trova un giardino ornato con palme, fiori e una fontana dove vivono 13 oche, una per ogni anno di vita di Santa Eulalia prima del martirio.

Cosa fare a Barcellona

Montjuïc è una collina tra il mare e la città, le sue principali attrazioni sono lo stadio olimpico e la Fontana Magica. Sulla cima della collina c’è un bel castello medievale, in origine era una torre di vigilanza, ai piedi del quale si trova la famosa Fontana Magica, in piazza di Spagna.

Questa fontana è stata costruita nel 1929 in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona ed è famosa pe i suoi spettacoli di giochi d’acqua, luci e musica, fino a 50 combinazioni diverse, che durano tra i 15 e i 20 minuti. Il momento più adatto per godere lo spettacolo è ovviamente la sera, anche se gli orari variano in base alla stagione, la Fontana è in funzione tutto l’anno.

Concludiamo la nostra lista su cosa vedere a Barcellona con la Barceloneta. In origine uno dei quartieri meno in vista dalla città, tradizionalmente conosciuto come il quartiere dei pescatori, in occasione delle Olimpiadi di Barcellona del 1992 ha cambiato volto, ma non così tanto.

È caratteristica proprio per la sua doppia anima. Nella zona centrale è ancora popolata da viuzze ed edifici tradizionali, bar e locali che offrono cibi e bevande tipici ai turisti, ricorda un po’ il centro storico di Napoli. La zona del lungomare, invece, è l’opposto, mondana e moderna con cinema e centri commerciali.

In particolare la spiaggia è il luogo più frequentato da turisti e gente del posto che vuole rilassarsi. Ma ci sono anche attrazioni culturali, come il Museu d’Historia de Catalunya, il museo della storia catalana oppure l’Acquario, uno dei più grandi d’Europa.

Insomma, Barcellona è una citta tutta da vivere e scoprire, un mix di generi, stili e attrazioni diverse che nel loro insieme formano un mosaico colorato e vivace, difficile da dimenticare.

Miriam Campopiano