Il Genji Monogatari: analisi, personaggi e trama

Il Genji Monogatari – letteralmente “la storia di Genji– è un romanzo giapponese, molto vicino a ciò che sarà il romanzo psicologico, scritto probabilmente nei primi anni dell’ XI secolo. Il Monogatari (racconto o storia) è un Uta Monogatari ovvero un racconto basato su una serie di poesie (Uta).

Storicamente, ci troviamo nel periodo Heian (794-1185 d.C.). Un periodo particolarmente florido di produzione artistica e letteraria che darà vita a pietre miliari della letteratura come il Genji Monogatari.

La storia del Genji Monogatari e di un’autrice

L’autrice Murasaki Shikibu fu una dama di corte, al servizio dell’imperatrice Shōshi, seconda moglie dell’imperatore Ichijō , in aperta competizione con la prima moglie.

Il nome Murasaki Shikibu è in realtà uno pseudonimo: Murasaki è tra i principali personaggi dell’opera e la donna più legata al protagonista Genji. Shikibu è un maestro cerimoniale e si presuppone che sia stata la carica del padre.

Si ipotizza che il suo vero nome sia Fujiwara Takako, come menzionato in un diario di corte del 1007 in riferimento ad una dama di corte imperiale che venne soprannominata “Murasaki” (viola in Giapponese).

Statua commemorativa dedicata a Murasaki Shikibu, Ponte Uji, Kyoto, Giappone.
Statua commemorativa dedicata a Murasaki Shikibu, Ponte Uji, Kyoto, Giappone.

La pubblicazione del Monogatari

Il romanzo fu inizialmente sottratto di nascosto dalla scrittrice per mano di Fujiwara no Michinaga, padre dell’imperatrice Shōshi, che decise di mettere il manoscritto in circolazione, e si potrebbe dire che “fortunatamente” le cose si svolsero in questo modo, poiché sembra di intuire dalle parole di Murasaki di non essere soddisfatta a pieno e avrebbe anche potuto decidere di non far pubblicare l’opera.

Il Genji Monogatari è sicuramente una storia di estrema importanza, un pilastro che potremmo comparare alla nostra Divina Commedia. Troviamo anche alcune notizie importanti sulla genesi nel Murasaki Shikibu Nikki (Il diario di Murasaki Shikibu). Molto probabilmente, se vogliamo credere alle parole del diario, chi ha fatto veramente la fortuna dell’opera, è stato Fujiwara no Michinaga.

I personaggi sono inventati, ma comunque realistici e l’opera rappresenta uno specchio fedele dell’epoca, è dunque un strumento utile per capire le dinamiche del tempo, ad eccezione di alcune sbavature che analizzeremo successivamente.

Il Genji Monogatari e la sua produzione postuma

L’opera ebbe una tale rilevanza che diventò di ispirazione per il teatro e le successive opere letterarie. Nel 1300 cominciano a nascere i cosiddetti “riassunti”, i Kogaisho che raccontano con un linguaggio dell’epoca le situazioni e in cui si preservano le poesie.

Il Monogatari ha ispirato anche manga, anime e film, tra i quali il manga Asaki Yumemishi e il film Sennen no Nazo, dove la parte di Genji viene interpretata da una donna.

Yamato Waki - Genji with young Murasaki (1990)
Yamato Waki – Genji with young Murasaki (1990)

Trama e analisi dei personaggi

Il Genji Monogatari non manca di una intricata trama costellata di personaggi, vicende e luoghi. Il protagonista è Hikaru Genji cioè Genji lo splendente. Al mondo nessuno è più «abile, piacente e acculturato» di Genji, eccelle in ogni campo e da ciò deriva l’appellativo “splendente”.

I genitori di Genji

La narrazione comincia con le vicende legate ai genitori di Genji.

Il padre è l’Imperatore e sua madre si chiama Kiritsubo. La madre non era una “moglie ufficiale” piuttosto una concubina che viveva negli appartamenti imperiali. Kiritsubo è una donna bellissima di basso rango, di cui l’Imperatore se ne innamorò perdutamente.

Il folle amore non era una cosa positiva, soprattutto per un Imperatore, perché portava ad una perdita di lucidità come il desiderio di irrompere le regole unendosi ad una modesta donna e scatenando di conseguenza l’impossibile, poiché la relazione così affiatata causerà la gelosia dell’Imperatrice e moglie ufficiale Kokiden che ha anche un figlio Suzaku che spera di portare al trono. Kiritsubo dà alla luce un figlio maschio Genji, e il timore di Kokiden è al massimo dato che temerà Genji come un possibile cospiratore contro la legittimità al trono del figlio. Kiritsubo subisce un carico di stress tale da Kokiden che giunge alla morte.

Kokiden odierà per sempre Genji e la madre Kiritsubo.

 Yugao - Genji Monogatari Gojuyo-jo (1852)
Yugao – Genji Monogatari Gojuyo-jo (1852)

Genji e la prima moglie Aoi

Genji cresce e comincia ad immergersi nelle prime vicende amorose già dall’età fanciullesca. Il suo fascino è tale che gli donerà fama fino alla fine. Il padre però non deciderà mai di abbandonarlo. Non appena dodicenne, sposerà Aoi, figlia del Ministro della Destra, più grande di quattro anni, per garantirgli un certo pregio sociale e politico. Aoi non ha mai visto di buon’occhio Genji, il loro è un matrimonio imposto, freddo, perde tutto il contorno del corteggiamento, ma concepiranno una bambina, Yugiri.

La storia con Fujitsubo

L’imperatore si innamora perdutamente di un’altra donna molto giovane e bella, Fujitsubo, figlia del precedente Imperatore. Fujitsubo era identica alla defunta mamma di Genji , e Genji proverà a sua volta dei sentimenti per lei. Tutte le donne che il protagonista ha amato non sono che cloni della madre.

Genji dopo averla corteggiata, inizia una storia con Fujitsubo che causerà anche la nascita di un bambino Reizei. Presi dall’enorme senso di vergogna, il bambino viene dichiarato come figlio dell’imperatore. Questo grande senso di colpa sarà una costante ombra che perseguiterà i veri genitori di Reizei.

 Utsusumi - Genji Monogatari Gojushi
Utsusumi – Genji Monogatari Gojushi

Murasaki la bambina

Genji viene colpito da una malattia, si ammala ed è prossimo alla morte. Per riprendersi da questa malattia, trascorre un periodo in un luogo isolato tra le montagne ed è qui che incontra Murasaki, una bambina, ripudiata dal padre, un principe-fratello di Fujitsubo, infatti Murasaki è identica a Fujitsubo, e dunque alla madre di Genji.

Incontra Murasaki che vive con la nonna materna, la quale se ne prende cura. La piccola Murasaki era la figlia di una concubina e morta la madre, il padre-principe non ebbe alcun interesse ad occuparsi di lei. Murasaki è una figura senza nessun tipo di protezione, è alla mercé di chiunque, Genji se ne innamora e la nonna cerca di proteggerla, perché affidarla a Genji è un’arma a doppio taglio: da una parte può vivere in condizioni migliori, dall’altra rischia di fare una brutta fine perché, non avendo nobili natali, avrebbe potuto fare la fine della stessa madre.

Morta la nonna, se ne occupa la nutrice e lui costantemente va a trovarla. Alla fine riesce a sottrarre Murasaki, portandola a casa con sé.

Murasaki la moglie

Questa sarà la fortuna, ma anche la sfortuna di Murasaki. Genji non la dimenticherà mai. Murasaki vivrà sempre al suo fianco. Egli andrà anche con altre donne, ma non la abbandonerà mai, per lui sarà sempre la prima donna. Purtroppo, non potranno avere figli, rendendo ancora più impensabile la storia narrata, siccome che all’epoca era assurdo pensare che una donna possa vivere negli stessi appartamenti del suo amato senza neppure avergli dato un figlio.

Inizialmente, tra i due vediamo quasi un rapporto padre-figlia che con il tempo diverrà a tutti gli effetti un rapporto coniugale, anche se abbiamo ancora di lei un’immagine di una bambina.

 Maeda Masao - Yugiri The Tale of Genji (1950)
Maeda Masao – Yugiri The Tale of Genji (1950)

Murasaki e Aoi – due caratteri a confronto

La cosa che contraddistingue il personaggio di Murasaki, vera e propria eroina del Genji Monogatari, è la questione che Genji, prendendola con sé da piccola, le può fare qualunque cosa e plasmare caratterialmente a suo piacimento. Aoi, la moglie principale, continuerà a vivere nell’abitazione dei genitori e rimarrà con il suo carattere ostile a Genji, mentre Murasaki è creta da plasmare. Genji creerà una sorta di bambola che farà esattamente ciò che lui vuole: ha creato la donna ideale e si può permettere di fare ciò che vuole perché Murasaki non ha protezione dei genitori.

Lo scandalo con Oborozukiyo

Genji si comporta come se volesse cercare in tutti i modi un espediente per essere punito: non potendo punirsi da solo, non potendo gridare al mondo ciò che aveva fatto (ossia il segreto di essere il vero padre di Reizei), cerca di creare in tutti i modi una situazione talmente grave da essere punito, per espiare in parte la sua grande colpa.

Genji aveva tutte le donne a disposizione e tra tutte sceglie Oborozukiyo, la promessa sposa del nuovo Imperatore Suzaku (figlio dell’Imperatore e Kokiden) e sorella minore di Kokiden. Genji stupra Oborozukiyo ma la dama sembra “accettare” la situazione visto che è Genji a compiere l’atto.

I due vengono scoperti a letto provocando un enorme scandalo, un’azione imperdonabile da richiedere una punizione, per cui Genji si allontana dalla corte e si autoesilia a Suma, dove rimarrà per qualche anno.

The Tale of Genji (1951) directed by  
Kōzaburō Yoshimura
The Tale of Genji (1951) directed by
Kōzaburō Yoshimura

La Dama di Akashi e Genji

Altri due personaggi particolarmente interessanti sono la Dama di Akashi, che ha ricevuto da bambina una alta formazione nella speranza di ottenere un buon matrimonio a corte. La donna è molto brava a suonare il Koto (un antico strumento giapponese a corde) e un giorno, confrontandosi con Genji, si innamora e nasce una bambina.

Genji, dopo un po’ di tempo, torna nella capitale insieme alla nuova figlia e chiederà a Murasaki di crescerla. Il padre Genji diventerà talmente influente che riuscirà a far sposare sua figlia, chiamata la Principessa di Akashi, con l’Imperatore, il figlio di Suzaku.

Genji e la Dama di Rokujō

La Dama Rokujō è un personaggio importantissimo perché sarà quasi sempre presente all’interno della narrazione e la sua figura si collega al mito dei demoni, i Yokai. È una povera donna di nobili natali, il padre aveva svolto un ruolo molto importante a corte, ma morì prima del tempo. La Dama, purtroppo, perde anche il marito in giovane età e diventa una vedova: vive quindi una situazione abbastanza incerta. È una donna molto colta e orgogliosa, e soprattutto molto gelosa: la Dama Rokujō nella cultura giapponese è l’emblema della gelosia. Diventa ossessionata da Genji, tuttavia egli frequenta altre donne e ciò la infuria, poiché Rokujō lo vorrebbe tutto per sé.

I forti sentimenti negativi tramutano le persone in demoni (Yokai). Questi demoni vagano in cerca di vittime innocenti. Il demone della Dama Rokujō aveva causato varie morti come quella di Aoi, la prima moglie di Genji e molto probabilmente, anche la morte di Murasaki.

Yamato Waki -  The wandering spirit of Lady Rokujō (1981)
Yamato Waki – The wandering spirit of Lady Rokujō (1981)

Il ciclo di Uji – la fine del Genji Monogatari

L’ultima parte del Genji, dal quarantunesimo al cinquantaquattresimo capitolo, viene soprannominata “Ciclo di Uji”, perché tutta la storia si sposta ad Uji, una zona periferica della capitale, dove gli attori della storia sono i discendenti di Genji che non riusciranno mai ad eguagliare il suo splendore e fascino.

Da una parte abbiamo Niou No Miya, il nipote di Genji, figlio della principessa di Akashi, e Kaoru Chūjō. Entrambi i nomi, Niou e Kaoru, in giapponese significano “profumo”.

Kunisada Utagawa (1786-1865) - 
Magic Lantern Slides of That Romantic Purple Figure - The Tale of Genji - Chapter 53 Tenarai
Kunisada Utagawa (1786-1865) –
Magic Lantern Slides of That Romantic Purple Figure – The Tale of Genji – Chapter 53 Tenarai

Francesca Calabrese

Bibliografia:

Murasaki Shikibu, The Tale of Genji by Richard Bowring, Second Edition, Cambridge University Press, 2003.
Murasaki Shikibu, La Storia di Genji, versione tradotta da M.T. Orsi, Einaudi Editore, 2012.