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San Nicola: la leggenda di Babbo Natale

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La leggenda di Babbo Natale, l’uomo più amato dai bambini

I genitori potranno confermarlo: la figura sulla quale i più piccoli ripongono massima fiducia e rispetto è proprio il caro, amato Babbo Natale; un uomo la cui bontà d’animo e generosità lo han reso, agli occhi dei più piccini, simbolo indiscusso del periodo natalizio. Bisogna ammettere però che, sebbene sia un personaggio conosciuto e adorato da milioni di bambini, le informazioni diffuse sul suo conto sono alquanto scarse.  Ognuno di noi, durante la propria fanciullezza, ha appreso la celebre leggenda di Babbo Natale, l’uomo in rosso grazie al quale il 25 dicembre diviene un momento magico ed emozionante proprio perché incentrato sui tanto attesi e desiderati doni per i più piccoli. Eppure la leggenda di Babbo Natale, personaggio dall’aspetto familiare, maestoso, affabile è decisamente più intricata.

Caro Babbo Natale…

San Nicola, il vescovo di Myra

San Nicola

La leggenda di Babbo Natale deriva dalla storia del vescovo di Myra, San Nicola, un greco nato intorno al 280 d.C.. San Nicola, uomo caritatevole, sin da giovane era conosciuto da tutti per la propria sensibilità e per le attenzioni dedite nei confronti dei bambini. Riguardo la sua vita vi è un un episodio, facente parte degli anni della giovinezza, che lo ha reso particolarmente celebre. Si narra che il giovane Nicola, per poter risollevare le sorti di una famiglia caduta in miseria, salvò tre ragazze dalla prostituzione facendo recapitare in segreto tre sacchi d’oro (o tre palle d’oro) al padre delle fanciulle.

Dopo la morte avvenuta il 6 dicembre, verso la metà del IV secolo, la figura di San Nicola divenne popolarissima proprio perché legata alla protezione dei bambini; oltre a ciò il santo divenne anche patrono delle fanciulle prossime alle nozze e dei marinai. Attualmente le sue reliquie sono conservate a Bari, dopo esser state trafugate dalla città di Myra nel 1087.

La riforma protestante

Babbo Natale di Thomas Nast

Dall’epoca di San Nicola fino ai primi decenni dell’Ottocento, le leggende riguardanti l’amato santo hanno assunto caratteri e sfumature differenti in base al luogo di provenienza, pur conservando alla base il medesimo significato. Per diversi secoli il culto di San Nicola e la consegna dei regali furono celebrate il 6 dicembre.

A partire dal Cinquecento, con la Riforma protestante, ci fu l’abolizione del culto dei santi e della Madonna. Il compito di consegnare i doni venne così affidato a Gesù Bambino e la data fu spostata dal 6 al 25 dicembre. Al fianco di Gesù, col preciso compito di mettere in riga i bambini cattivi, fu affiancata la figura di un uomo forzuto, austero, dal carattere inquisitorio.

“A Visit from St. Nicholas”

Nei primi decenni dell’Ottocento ci fu la svolta decisiva che rese San Nicola il Babbo Natale che tutti noi conosciamo. Con la pubblicazione della poesia statunitense “A Visit from St. Nicholas”, sul quotidiano “Sentinel Troy”, si concluse la lunga evoluzione della figura di San Nicola. Nel testo vi è l’accurata descrizione di un uomo con una barba bianca, le guance rosse e il naso color ciliegia. A bordo di una slitta trainata da otto renne (Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen), si intrufola nelle case portando con sé un sacco colmo di regali. La poesia che venne conosciuta in forma anonima, fu in seguito attribuita a Clement Clarke Moore, un insegnante di lingue e letterature straniere.

Diversamente, un’altra corrente di pensiero afferma che il vero autore della poesia non sia l’insegnante Moore, bensì Henry Livingston Jr., un poeta statunitense di origine olandese. Grazie alle illustrazioni del noto disegnatore Thomas Nast si impose col tempo l’immagine del Babbo tanto amato dai bambini, quanto utilizzato dai mass media a scopo puramente commerciale.

I versi di A Visit from St. Nicholas non solo ci hanno donato la descrizione definitiva di un Babbo Natale che ognuno di noi conserva nelle proprie memorie, ma hanno anche contribuito a rendere il Natale una festa profondamente legata alla famiglia e alla serenità.

“He had a broad face, and a little round belly
That shook when he laugh’d, like a bowl full of jelly.”

Luna Scotti

Sitografia:

http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2014/12/24/news/da_san_nicola_a_santa_claus_la_vera_storia_di_babbo_natale-2425592/

Per chi fosse interessato alla lettura dei versi:

A Visit from St. Nicholas

https://www.poets.org/poetsorg/poem/visit-st-nicholas

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Luna Scotti

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