Ritrovarsi, la presentazione all’Istituto di Cultura Meridionale

Il giorno 31 maggio all’Istituto di Cultura Meridionale, sito in Via Chiatamone 63 (Napoli), alle ore 18.00 ha avuto luogo la presentazione del romanzo Ritrovarsi (pubblicato da Guida Editori) del docente, saggista e critico letterario Raffaele Messina.

Ritrovarsi
La copertina di Ritrovarsi

L’opera, da noi recensita in occasione della sua uscita nelle librerie il 20 aprile, racconta la storia del giovane Francesco e del suo amore per Patrizia durante i tragici anni della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale. A fare da cornice una Napoli convulsa e martoriata descritta nei continui rivolgimenti che porteranno al riscatto offerto dalle sue “Quattro Giornate”.

Nel corso della presentazione sono intervenuti, oltre all’autore, Guido D’Agostino (presidente dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza), Gennaro Famiglietti (presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale), Diego Guida (editore e presidente dei Piccoli Editori AIE), Francesco Pinto (narratore e Responsabile del Centro di Produzione RAI di Napoli) e Pasquale Sabbatino (docente di Letteratura Italiana all’Università degli Studi di Napoli Federico II). Della moderazione si è occupato Gino Giaculli (redattore capo de “Il Mattino” e narratore).

I volti di Ritrovarsi

Ritrovarsi è un’opera che offre vari spunti di riflessione e che può essere analizzata da diverse angolazioni, come emerso dal contenuto degli interventi succedutisi nel corso della presentazione.

Ritrovarsi
Gennaro Famiglietti

Gennaro Famiglietti ha offerto una panoramica delle tematiche presenti nel romanzo, sottolineandone l’attualità, per poi soffermarsi sulla delicatezza e la freschezza dell’amore che lega Francesco a Patrizia. Al suo sguardo è risaltato poi il modo in cui la storia personale del protagonista e il tema della guerra riescono a legarsi armoniosamente.

Diego Guida, dopo un’interessante panoramica sul Salone del Libro di Napoli e sullo stato attuale del mondo dell’editoria, ha insistito sul valore di Ritrovarsi come ricordo delle angherie di un passato da non dimenticare e come monito alle future generazioni a non permettere che si ripetano.

Guido D’Agostino si è soffermato sull’altra grande protagonista dell’opera di Raffaele Messina ossia la città di Napoli che, durante le “Quattro Giornate”, torna a farsi artefice della propria storia decidendo di decidere. Egli ha inoltre insistito sul modo impeccabile in cui il riavvicinamento di Francesco a suo padre viene gestito e sul carattere “visivo” della prosa di Messina che consente al lettore di immergersi completamente nei luoghi descritti.

Ritrovarsi
Il pubblico della presentazione

Francesco Pinto ha invece detto: “Ritrovarsi non è un romanzo d’amore ma di formazione poiché lavora sul concetto del viaggio come fattore di cambiamento: nessuno alla fine del viaggio è infatti com’era prima di partire. In Ritrovarsi da un luogo dell’innocenza, Capri, Francesco va nella grande città, piena di problemi e peccati, dove vive parte del suo viaggio. Come in ogni romanzo di formazione il protagonista deve attraversare un punto d’ombra: in questo caso il momento in cui il padre gli consegna una pistola. Lì egli lo riconosce come uomo in grado di difendere la famiglia al suo posto e per questo il loro rapporto cambia divenendo un rapporto tra pari. Le pagine sulle “Quattro Giornate” sono incredibili poiché raccontano gli avvenimenti come un coro greco ossia incrociando le storie di pi§ soggetti anziché adottare un unico punto di vista. Qui Raffaele Messina si accosta ad un genere scarsamente considerato nel nostro paese, l’epica, riuscendo inoltre ad inserirlo armoniosamente in un romanzo di formazione”.

Pasquale Sabbatino ha analizzato invece i collegamenti tra Ritrovarsi e il panorama letterario partenopeo, soffermandosi in particolare sul forte legame con le opere di Maurizio De Giovanni. Serrato è anche il dialogo con La Pelle di Curzio Malaparte che descrive la Napoli occupata degli alleati di cui Messina offre uno scorcio nella pagine conclusive del romanzo. Sono considerati importanti antecedenti di Ritrovarsi anche Una famiglia difficile di Peppino De Filippo e il celebre capolavoro Napoli milionaria! di Eduardo De Filippo.

Ritrovarsi
Raffaele Messina

Raffaele Messina ha invece preferito lasciare la parola alla propria opera, leggendone alcuni estratti (che, per ragioni di spazio, non possiamo purtroppo riportare) e sottolineando l’importanza della lettura e della scrittura come attività sociali nonostante l’origine solitaria. Grande importanza è stata data dall’autore a garantire la precisione della parte storica del libro, anche se l’elemento più importante del romanzo resta ugualmente la sua capacità di catturare il lettore e farlo emozionare.

Alessandro Ruffo