Generoso Vella e le sue percezioni urbane

Dal 5 Maggio del 2018 al 1° Giugno s’è tenuta la mostra di un noto e giovane artista avellinese, il suo nome è Generoso Vella. Diplomato al liceo artistico di Avellino, laureato in Lettere e poi in Filologia Moderna alla Federico II di Napoli, al Gran Caffè Margherita di Avellino.

Biografia dell’artista Generoso Vella

Generoso Vella
l’artista Generoso Vella

Nato ad Avellino, dal 2001 si dedica alle arti visive e alla scrittura giornalistica.

Da sempre aderisce a simposi d’arte, mostre ed eventi in tutta Italia alternando l’attività pittorica a quella di organizzatore, giornalista, addetto stampa e organizzatore.

A partire dal 2005 collabora con quotidiani locali e testate online e nel 2009 si iscrive all’Ordine dei giornalisti della Campania (sezione pubblicisti). Dal 2006 è fra i soci fondatori dell’associazione artistico-culturale Arteuropa di Avellino e nel 2010 consegue la laurea triennale in Lettere presso l’Università degli studi di Salerno con una tesi su “Guido Dorso e il Corriere dell’Irpinia”.

Per la galleria Europart94 di Avellino ha organizzato corsi d’arte, workshop, cineforum, rassegne e mostre collettive. Nell’agosto 2012, una sua tela è stata scelta per omaggiare il cantante Peppe Barra in concerto ad Avellino.

Nel 2013 ha organizzato, nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Salerno, la mostra di sensibilizzazione sulla ludopatia “Arte da gioco” replicata nel 2015 al Museo Irpino/Carcere borbonico di Avellino.

La casa editrice Franco Angeli ha pubblicato una sua opera in copertina al volume “Nobiltà e miserie di Clio, gli abusi della storia contemporanea” scritto dal Professore universitario Guido Panico.

Nel 2014 ha organizzato ad Avellino la prima mostra d’arte giovanile tenutasi nelle vetrine dei negozi di via Nappi, nel centro storico, e successivamente ospitata nei locali dell’associazione artistica Animarte.

Nel 2015 la terza volta al Festival del cinema di Giffoni nella collettiva “In cammino verso l’arte” e la collaborazione con la Biennale “Estetica” di Calitri per la quale ha scritto un testo critico di presentazione.

Recentemente scrive su quotidiani online e cura l’ufficio stampa per manifestazioni culturali collaborando con diverse associazioni, privati ed enti istituzionali per la gestione di eventi. Nell’ottobre 2015 ha conseguito la laurea magistrale in Filologia Moderna presso l’Università degli studi “Federico II” di Napoli con una tesi sul pittore e scrittore Andrea De Chirico in arte Alberto Savinio.

Nel 2016 la personale nel “Maggio dei Monumenti” al Palazzo Vescovile in piazza della Libertà e la mostra collettiva “Percorsi d’arte e poesia” nell’ambito del ferragosto avellinese.

Nel 2017 diventa presidente dell’associazione culturale “Nel segno dell’arte” di Avellino ed una sua opera è in copertina della raccolta di poesie “I mirti ai lauri sparsi” di Roberta Attanasio e Salvatore Di Marzo. Recentemente scrive su quotidiani online, cura l’ufficio stampa per manifestazioni culturali, organizza mostre, convegni e, da tre anni, un laboratorio di integrazione e di educazione all’arte per diversamente abili.

La sua attività artistica e culturale è documentata su quotidiani regionali, riviste culturali e cataloghi d’arte.

Critica alle opere in esposizione al Gran caffè Margherita di Avellino.

Le opere in esposizione sono state recensite dal critico d’arte prof. Leo Strozzieri:

“Alla base della recente produzione artistica di Generoso Vella, giovane ma già affermato artista campano, si registra una predisposizione mentale all’ordo inteso come razionalità estrema con cui strutturare le varie tessere cromatiche in modo da saturare l’intera superficie. Ma l’ordine mentale non poteva prescindere dalla geometria, la madre della razionalità asservita ad una dinamica compositiva di rara finezza. Il suo astrattismo espressionistico nel gioco del comporre e scomporre ha una meta ben precisa: quella del cinetismo o della vibratilità cangiante in base alla più o meno solidità della luce che i segmenti cromatici emanano. Certe anamnesi iconiche poi vanno lette come anelito ad un tracciato realistico del fare arte, quasi un chiedere venia al fruitore per essersi disinteressato alle problematiche sociali. Ma c’è da chiedersi: la registrazione del “labirinto”, termine che a mio avviso potrebbe compendiare l’intera sua ricerca, non è forse un calarsi nella tragica quotidianità del mondo contemporaneo? Eppure l’artista in questa sua presa di coscienza dei mali della società, anziché lasciarsi sopraffare dall’inerzia, intende fornire un’ipotesi di soluzione che va rintracciata nella componente ludica delle sue composizioni. Vella dà un’imprimitura gioiosa al suo fare arte, giocando a strutturare i puzzles con fantasia sfrenata, anarchica, sebbene sapientemente controllata da una logica ferrea.
Indubbiamente opere di forte impatto visivo le sue, magnifiche per dinamica luministica e sollecitazioni coloristiche, aliene da tentazioni quaresimali nonostante la consapevolezza della quotidianità tragica dell’hodie che si percepisce nella ressa dei segni che inghiotte ogni millimetro della superficie. C’è in lui un perdersi e ritrovarsi dando così corposità a quella che potremmo chiamare funzione catartica dell’arte”.

Intervista all’artista.

Generoso Vella

Chi è Generoso Vella? Descriviti brevemente

Sono un ex allievo del liceo artistico di Avellino che ha intrapreso un proprio percorso di crescita umana e professionale con l’arte in simbiosi con gli artisti di Avellino, esempio maestri come Iaccheo ed Angiuoni che seguo da tempo ed ha condiviso numerose esperienze artistiche.

Ho esposto a Napoli, a Salerno, a Caserta, a Genova, in Calabria diverse volte (Siderno e Roccella Ionica), Giffoni ed Abbruzzo.

Quanto hanno inciso i prof. Angiuoni e Iaccheo nel tuo operare?

Costoro hanno inciso molto perché la loro esperienza è stata decisiva con Europart94 e che ho preso in eredità in qualità di organizzatore, artista ed esposizioni di eventi. 

Perché non ti sei iscritto subito all’Accademia delle Belle Arti di Napoli? Hai scoperto per caso di avere questa passione per la pittura dopo la tua laurea in lettere? Oppure era assopita?

Assopito! Frequentando i due maestri su citati, ho scoperto la voglia di esprimersi e comunicare con la pittura per raccontare le mie emozioni e riprodurre ciò che è effetto della mia interiorità e percezione della realtà.

Che cosa avresti fatto se non fosse stato per questa passione?

Non avrei potuto fare altro perché è troppo grande l’amore che ho per l’arte ed ho voluto sempre seguire artisti e maestri vari, ed anche laurearmi parlando di artisti come Alberto Savinio, fratello di Giorgio De Chirico. 

Descrivi un po’ “Percezioni Urbane”, di che cosa si tratta? Riguarda solo la città dove sei nato?

Assolutamente no! Percezioni Urbane sono città che provengono dalla letteratura, dal cinema, dalla filosofia ed anche dal mondo mio interiore, travolte da cambiamenti e luoghi dove si concentrano mobilità, rapidità e simultaneità che incidono sulle forme stesse della città.

Consideri Picasso e De Chirico i tuoi ispiratori? Secondo te cosa hanno di particolare questi due artisti rispetto ad altri?

La mia arte ha come riferimento il loro stile, Picasso lo considero l’artista che più di tanti altri ha rotto col passato aprendo con l’arte tridimensionale, capace di scomporre la realtà e proporne una nuova. De Chirico invece ha prodotto arte che andava oltre la realtà metafisica capace di suggerire qualcosa che va oltre l’immagine rappresentata.

Impegni futuri?

Dal 2 Giugno a domenica 9 settembre saranno esposte ad una rassegna internazionale “Il libro leggibile”, omaggio a Bruno Munari, organizzato da Luciana Zabarella ed Alfonsina De Stefani, la mostra si terrà a Villa Falsetti a Santa Maria di Sala in provincia di Venezia dove esporrò il mio libro d’artista realizzato per l’occasione. Inoltre sono candidato al premio Biennale di pittore a Skopje 2018 Osten Art che dovrebbe tenersi in Ottobre. 

Puoi salutare i lettori de La Cooltura con un breve video?

Si

Non resta quindi che augurare a Generoso Vella, un sincero e profondo in bocca al lupo per qualunque cosa.

Marco Parisi