San Mango sul Calore: La Cavalcata di Sant’Anna

San Mango è un piccolo paese dell’Irpinia, in provincia di Avellino, arroccato su una collinetta stretta e bagnato dal fiume Calore, da cui deriva la seconda parte del toponimo.

Ad esso è collegata una delle tradizioni più antiche della zona, risalenti al Medioevo: la famosa Cavalcata di Sant’Anna. Questa attira visitatori, studiosi e turisti da ogni dove, è un evento singolare, una festa particolare e suggestiva che prevede la rievocazione storica legata all’ elemento religioso.

Motivo di vanto della comunità Sammanghese, tale manifestazione folkloristica, insieme ad altre sagre ed eventi eno-gastronomici, ridona vita al borgo nel periodo estivo che, nel mese di luglio soprattutto, torna a pullulare di gente e a riaccendersi di luci e colori.

San Mango sul Calore: storia e curiosità

San Mango
San Mango sul Calore

Anticamente, San Mango sul Calore era un attivo centro commerciale che costituiva uno dei borghi medievali più belli e caratteristici dell’Irpinia.

Colpito già dal sismo del 1930, fu definitivamente raso al suolo dal terremoto del 23 novembre 1980 che causò molti lutti e costrinse gran parte della popolazione ad emigrare altrove.

Nonostante la buia parentesi, San Mango con tenacia resistette e alla fervente attività di mercato, si aggiunse un forte potenziamento industriale, il quale, affiancato da antiche tradizioni agricole (produzione di vino, olio, gelso) e pastorali, è diventato il motore pulsante del piccolo centro irpino entrato a far parte della Comunità Terminio-Cervialto.

Il nome San Mango deriva dall’omonimo santo  a cui era dedicato il monastero risalente all’ XI secolo e ove il sobborgo era inglobato.

Sotto il dominio prima dei Filongieri e successivamente dei Caracciolo, passò poi ai Mastrogiudice e ai D’Amore.

Territorio ricco di vegetazione, è concepito come un’oasi ecologica naturale spesso meta di escursioni e passeggiate, da cui è possibile godere di vedute paesaggistiche e panorami affascinanti, senza tralasciare la bellezza del bosco comunale e la presenza del giacimento di lignite a Vallone Spineta.

San Mango: tra cavalli e confetti

San Mango
Chiesa di Sant’Anna

Il ventisei luglio di ogni anno, si rinnova a San Mango sul Calore la centenaria tradizione medievale folkloristica della Cavalcata di Sant’Anna, in zona Vallata dell’Uccello dove sorge la cappella dedicata alla sacra icona cui i Sammanghesi sono molto devoti, insieme alla venerazione del patrono San Teodoro che festeggiano, invece, l’ultima domenica d’agosto.

La festa ha inizio alle prime luci del giorno e parte dalla Casa Comunale dove, un corteo di uomini a cavallo preceduti dal primo cittadino e dalla giunta vestita anch’essa in abiti d’epoca, si dirige presso la chiesa di San Vincenzo (detta anche “Chiesetta del Cemeterio”), nel quartiere “Torre”.

A prendere parte alla rappresentazione vi sono inoltre cavalieri dei paesi limitrofi.

La sfilata prevede tre giri intorno al luogo sacro, durante i quali vengono lanciati i confetti consacrati: elemento emblematico di questa tradizione tipicamente sammanghese e che stanno a simboleggiare la fertilità.

La parata procede verso il paese entrando a San Mango e qui le abitazioni aperte sono pronte ad accogliere i confetti lanciati dal corteo equestre; si prosegue verso il centro storico sino ad arrivare al fiume Calore e precisamente sul ponte romano di Annibale, sul cui poggio è situata la cappellina di Sant’Anna.

I Cavalieri qui vengono accolti con grande giubilo dalla folla festante ed, entrando ed uscendo dalla chiesa per inchinarsi alla Santa, continuano a lanciare confetti sulla statua benedetta e sui fedeli in simbolo di abbondanza e di ricchezza.

I confetti hanno un significato-chiave ben preciso: essi sono considerati miracolosi per la salute delle donne e una sorta di amuleto magico, metafora di protezione soprattutto per quelle incinte che è facile scorgere mentre sono intente a raccoglierli da terra (perché quelli rotti sarebbero i più prodigiosi) e mangiarli in segno di devozione, con fede profonda.

San Mango e la leggenda legata alla Cavalcata di Sant’Anna

La tradizione della Cavalcata di San Mango ha origini imprecise, in quanto nascosta tra la storia e la leggenda.

Storia vuole che si ricolleghi ai traffici lungo la strada Regia per Melfi, sul cui tratto si trovava l’edicola religiosa a ridosso del ponte sul fiume Calore, detto appunto “di Sant’Anna”. Stando a quanto scrive il professor Luigi De Blasi, la Cavalcata risalirebbe all’antica fiera di paese, durante la quale vi era questo corteo solenne presieduto dal sindaco seguito dai dignitari locali che si dirigevano verso la chiesa, dando abbrivio a lunghe giornate di festa.

I racconti popolari, invece, narrano di una maledizione che si sarebbe abbattuta su un giovane feudatario, il quale, nonostante i continui tentativi, non riusciva ad avere eredi dalla sua consorte. Il ricco latifondista avrebbe fatto voto a Sant’Anna, giurando di distribuire beni e denari ai contadini e ai poveri del posto se per sua intercessione fosse riuscito a diventare padre.

La grazia si avverò e, come promesso, l’uomo elargì parte dei suoi tesori ai suoi sudditi. Salito in groppa ad un cavallo, andò in giro per San Mango a donare beni alla gente colpita dalla carestia.

Questo ruolo oggi è ricoperto nella tradizione dal Sindaco che, vestito in abiti medievali, distribuisce fiori e confetti accolti soprattutto da donne gravide, da giovani in attesa della maternità o mamme che chiedono protezione per i loro bambini.

L’augurio di Sant’Anna è la benedizione che protegge da insidie ed avversità e che s’intreccia al mistero e all’esoterismo della superstizione popolare carica di attrattiva.

E’ l’Irpinia che incanta ancora e che seduce!

Pasqualina Giusto

Bibliografia:

  • “Un paese sulla collina. Ricordi di San Mango sul Calore”, Luigi De Blasi.

Sitografia: http://www.treccani.it/enciclopedia/santa-madre-di-maria-vergine-e-moglie-di-gioacchino-anna_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/