Arte islamica medievale: il fascino dell’architettura

L’Islam ha in sé una carica culturale estremamente forte e l’arte islamica affonda le sue radici in una storia profonda nei millenni, di cui occorre tracciare le coordinate storiche.

Storia

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L’espressione arte islamica comprende le arti prodotte a partire dall’Egira (622 dell’era cristiana) fino al XIX secolo da artisti (non necessariamente musulmani), che hanno vissuto in territori culturalmente legati alla religione dell’Islam.

L’arte islamica all’inizio si ispira all’arte bizantina e cinese e convenzionalmente può essere suddivisa in vari periodi storici:

    • quello iniziale detto degli Omayyadi (660-750);
    • quello medio degli Abbassidi e quello della dinastia dei turchi Selgiuchidi (1100);
    • quello dei Safavidi (1600);
  • quello della rinascita dell’arte sotto gli Ottomani.

Architettura

È opinione comune che l’arte islamica fosse aniconica ma si tratta di un cliché fuorviante. Nel Corano è vietato adorare idoli che rappresentino l’immagine della divinità. Per estensione, non ci sono rappresentazioni figurative di creature viventi associate alla narrazione religiosa nelle moschee o in altri luoghi di culto. Questa dottrina e il rischio di idolatria inerente all’uso di immagini religiose ha generato un sospetto verso le immagini in generale.

Alcuni degli Hadith, la collezione dei detti di Maometto che forma la Tradizione (Sunna), vietano qualsiasi immagine, ma gli Hadith non sono mai stati seguiti alla lettera e l’arte figurativa è fiorita per esempio nei libri e nell’oggettistica. Alla fine, questa attitudine ha portato allo sviluppo di modelli di espressione astratta come il disegno geometrico, la decorazione e la calligrafia.
I capolavori più belli dell’arte islamica si annoverano nell’ambito dell’architettura.

arte islamica gerusalemme
Cupola della Roccia- Gerusalemme

I pochi e semplici riti dell’Islam determinarono lo sviluppo di un’architettura sacra unica al mondo, le cui forme fondamentali sono la moschea (masjid), luogo di riunione e preghiera, e la madrasa, o scuola di religione. Tra le costruzioni civili, i palazzi e i caravanserragli presentano due tratti salienti: strutture atte a facilitare l’accesso all’acqua e ambienti freschi in cui trovare rifugio dal caldo. La forma della cupola, elemento caratterizzante dell’architettura islamica, derivò dai canoni costruttivi sasanidi e paleocristiani.

La moschea più antica del mondo si trova a Gerusalemme ed è la cosiddetta Cupola della Roccia della fine del VII secolo. La costruzione non si rifà allo schema classico della moschea, bensì richiama la chiesa cristiana del Santo Sepolcro, edificata a Gerusalemme nel IV secolo: ha pianta centrale, dotata di due ambulacri o corridoi e un alto tamburo su cui poggia una cupola dorata. L’esterno e l’interno della costruzione sono decorati da un vivace mosaico di mattonelle. Tra il X e il XII secolo l’influenza dell’arte turca si fece sempre più forte in tutto il mondo islamico.

Il mausoleo disegnato all’inizio del X secolo per il sovrano Ismail di Buhara, nell’Asia centrale (terra d’origine dei Selgiuchidi), assume da questo punto di vista un importante significato architettonico: la costruzione in mattoni, di forma cubica, era coperta da una cupola poggiante su archi ciechi angoli del anziché su pennacchi come si usava nel mondo bizantino. Gli archi ciechi furono desunti dall’Iran sasanide e, poiché erano più facili da costruire rispetto ai pennacchi, si diffusero in tutto l’Islam come elementi di sostegno per le cupole di moschee, mausolei e altri edifici.

Le tecniche costruttive adottate nell’arte islamica riflettono la varietà delle condizioni ambientali e dei materiali presenti in un territorio vastissimo. La scelta delle tecniche dipende in parte dai materiali a disposizione, ma è anche legata a fattori economici, culturali e sociali. Particolarmente rilevante è in questo rispetto il tipo di vita, di economia o di comportamento delle popolazioni, che nell’area islamica sono sia sedentarie che nomadi.

Il nomadismo, anche nel caso di spostamenti limitati territorialmente, impone la scelta di tecniche costruttive che comportano l’uso di materiali leggeri, per lo più di origine vegetale o animale, che consentono facile trasporto e montaggio delle strutture portanti e di copertura.

L’arte islamica ha rivoluzionato l’arte occidentale e le tracce ci sono ancora nell’Italia meridionale con gioielli architettonici e colonne alveolate dalla bellezza sempiterna.

Serena Raimondi