Due stelle così vicine da toccarsi

Scoperta a ottobre la coppia di stelle più particolare mai osservata

La coppia di stelle

Si chiama VFTS 352 ed è una binaria a contatto, ovvero un particolare sistema dove due stelle orbitano attorno ad un centro comune di massa. La cosa straordinaria è che queste sono così vicine da condividere parte della loro materia in un ponte di gas, cosa che le rende classificabili come un oggetto unico.

La ricerca è stata pubblicata il 13 ottobre su The Astrophysical Journal. La potete trovare qui.

Un po’ di dettagli tecnici

Il sistema si trova a circa 160 000 anni luce dalla Terra, nella Nebulosa Tarantola, situata nella Grande Nube di Magellano, una piccola galassia satellite della Via Lattea. Le due stelle sono quasi identiche, hanno un periodo orbitale di circa un giorno terreste e ognuna ha una temperatura di 42.000 gradi Kelvin e una massa di 28,5 masse solari, raggiungendo insieme una massa 57 volte più grande del Sole. Il centro di ogni stella misura dall’altro appena 12 milioni di Km (per comparazione, il pianeta Mercurio dista dai 46 ai 70 milioni di Km dal Sole). Sono classificate come stelle di tipo O nel diagramma H-R, uno strumento teorico che mette in relazione massa e luminosità delle stelle con cui si cerca di prevedere il loro destino.

Il diagramma H R
Il diagramma H-R

Quale fine?

È proprio il destino di questi astri che incuriosisce di più gli scienziati. C’è chi pensa che le due stelle finiranno per fondersi, aumentando in modo vertiginoso la velocità di rotazione col diminuire del raggio e acquistando così tanta energia da esplodere, emettendo un long gamma-ray burst (GRB), un segnale energetico che da Terra viene associato ai fenomeni più violenti dell’Universo, oppure ognuna di esse finirà indipendentemente in una supernova, lasciando un sistema binario di buchi neri.

Curiosità

Le stelle binarie non sono affatto casi rare; esistono anche sistemi stellari tripli e nei sistemi multipli il numero complessivo sale a 6 o 8 stelle. Tali strutture tuttavia sono molto instabili e portano quasi sempre all’espulsione di qualche stella dal sistema.

La prime emissioni di raggi gamma spaziali furono osservate alla fine degli anni ’60 dai satelliti Vela degli USA, costruiti per rilevare ipotetici test di armi nucleari da parte dell’ URSS.

Un tipico GRB dura qualche secondo e produce 10^47 joule, ossia un’ energia pari a quella che il Sole produce in tutta la sua vita.

Una supernova può raggiungere temperature di 100 miliardi di Kelvin e l’onda d’urto si propaga a velocità prossime al 10% della velocità della luce.

Daniele Perna

Fonti: media.inaf , Wikipedia.