Malattie: il pericolo degli animali domestici

malattie
Donne in gravidanza e gatti non sono così incompatibili

Una delle principali preoccupazioni di coloro che posseggono animali da compagnia è la possibilità di essere contagiati, a causa di quest’ultimi, da determinate malattie, che siano esse virulente o batteriche. Infatti, una delle principali affermazioni che si tramanda nella cultura popolare è la questione riguardante le donne incinte,  secondo la quale il compagno peloso dovrebbe essere allontanato da casa per via delle “malattie”. Ma quali sono i veri rischi e la vera “pericolosità” degli animali domestici? Analizziamoli adesso insieme.

La salmonella, una fra le malattie portate dagli uccelli

Molti sono i casi di persone appassionate di ornicoltura che devono prevenire l’insorgenza di determinate malattie nelle gabbie dei propri beniamini piumati. Una fra le più diffuse è la salmonella.

Salmonella

Causata dai batteri Salmonella spp, è una malattia particolarmente diffusa in Occidente per via della sempre più comune detenzione di volatili da compagnia e per il consumo di carni e uova di origine non protetta. La malattia si malattiemanifesta in varie forme, più o meno gravi, che possono variare da semplici problemi gastro-intestinali a complicazioni più serie, quali diarree profuse, disidratazione, insufficienze renali e febbri molto alte. In soggetti immunodeficienti, ovvero con difese immunitarie deficitanti, la salmonella può risultare anche fatale. Come detto prima, le principali cause di contagio sono alimenti contaminati dai batteri e il diretto contatto con animali infetti. Al giorno d’oggi però i volatili in commercio sono tutti provenienti da allevamenti certificati e pertanto esenti da malattie, ma capita che alcuni soggetti siano stati catturati nei loro ambienti d’origine e dunque portatori sani di alcune malattie, anche della suddetta salmonella. Sebbene questo sia un rischio presente nelle nostre case, non bisogna farsi prendere dal panico, l’importante è condurre una buona profilassi e una prevenzione delle malattie e si potrà continuare a consumare alimenti di origine animale e ad allevare queste meravigliose creature alate. Difatti l’insorgenza della salmonella negli allevamenti è principalmente causata dalla mancata prevenzione e da una scarsa igiene oppure dal contatto degli uccelli domestici con animali selvatici (topi e piccioni) che possono essere portatori di tale malattia.

 Toxoplasmosi: tutto ciò che c’è da sapere

malattie
Toxoplasma gondii

Facciamo un po’ di chiarezza su questa temuta malattia, che è sì un pericolo, ma l’eccessivo timore può portare alla psicosi,. La toxoplasmosi è una zoonosi ( ovvero una malattia dagli animali all’uomo) causata dal Toxoplasma gondii, un protista che svolge il suo ciclo vitale in vari organismi, incistandosi nei muscoli e nel cervello. Le forme di contagio riscontrate per gli esseri umani sono due:

  1. L’ingestione di carni poco cotte contenenti il Toxoplasma
  2. Il contatto con feci di animali contaminati

La malattia si presenta in due fasi: una toxoplasmosi primaria sintomatica, in cui il soggetto presenta febbri, dolori ossei e ingrossamento delle linfoghiandole, fase che rappresenta la manifestazione infettiva della malattia; la toxoplasmosi post primaria asintomatica è la fase secondaria, che si presenta asintomatica e consiste solo nell’incistamento nel cervello e nei muscoli del protista che, in base alle condizioni dell’organismo, può ripresentarsi in maniera più o meno aggressiva. Poste tale premesse, la soluzione per prevenire i contagi è comunque una giusta prevenzione e la cottura delle carni. malattia

La toxoplasmosi è però un sostanziale rischio per le donne incinte, in quanto essa può causare l’aborto e la morte embrionale. Poiché il principale portatore di tale malattia è il gatto domestico, per anni si è fatta una vera e propria demonizzazione di questo animale in ambito medico, quando in realtà la campagna di sensibilizzazione non andrebbe condotta per l’allontanamento del felino dall’ambiente domestico ma sulle giuste norme di sicurezza e di igiene. Per quanto si possa essere innamorati del proprio gatto si potranno evitare, durante i nove mesi di gravidanza, rapporti intimi con l’animale quali “baci” da parte del gatto o la pulizia delle lettiere, principale veicolo di infezione.

Stefano Capodanno