Vernici opache, zigomi esagerati, mento angolare, sopracciglia inarcate, questi i tratti distintivi delle sinuose figure dell’arista russo Slava Fokk, che, con la sua pennellata sottile, da ai suoi personaggi un aspetto quasi ultraterreno. Chiaramente ispirato dall’Art Decò, il lavoro di Fokk vive in un mondo geometrico pieno di dettagli sorprendenti, dalle linee eleganti e i colori audaci. Spesso, infatti, i personaggi che popolano il suo mondo stilizzato sono accompagnati da ornamenti che prendono il più delle volte la forma di fiori, elaborati pizzi e modelli di carta da parati che con la loro tessitura ripetitiva richiamano appunto quelle di un’altra epoca. La sua tavolozza è intrisa di bordeaux, verde acqua e schemi di colore beige, che conferiscono il tocco retrò evidentemente ricercato nella sua opera.

 

Slava Fokk è nato nel 1976 a Krasnodar, Russia meridionale, da una famiglia di lunga discendenza d’artisti, che fin dall’infanzia hanno fatto accrescere in lui l’interesse per l’arte e soprattutto per la pittura.

Naturale quindi la sua decisione di proseguire i suoi studi nell’arte, frequentando il Krasnodar Art College che lo ha portato a nutrire un intenso fascino per l’estetica del surrealismo con le sue allusioni paradossali e combinazioni fantasmagoriche. Ma evidenti sono anche molte altre influenze, prima tra tutte quella della scuola olandese, e dei dipinti ad olio di Jan Van Eyck, di cui cerca di assimilare quella luce morbida che sembra avvolgere i soggetti e le figure, mentre nelle sue opere grafiche si è lasciato ispirare dalla severità ironica del pittore tedesco Otto Dix. Il suo obiettivo principale è creare l’arte del Revival Nord, evocando pubblicità d’epoca in stile liberty che si fondono con simbolismi della cultura russa per evocare significati più precisi e profondi, e portando così ad una fusione tra neoclassicismo e arte moderna.

Nel 2007 Fokk si è trasferito negli Stati Uniti, dove è stato subito coinvolto nella vita artistica del paese con varie esposizioni sia collettive che personali. Nel 2011 l’artista ha iniziato a lavorare su una serie di dipinti intitolati Urban Jungle, dove fa connettere attraverso l’arte i due aspetti della vita, cercando di ricreare la fusione tra il livello materiale a quello trascendentale dell’esistenza.

Del suo lavoro ha detto: “La più grande sfida che un artista affronta è quella di canalizzare adeguatamente le sue prime esplosioni di energia creativa. È necessario quindi lavorare costantemente per migliorare le proprie competenze, al fine di affrontare efficacemente questa sfida. In questo modo combino concetti praticamente obsoleti con moderni temi decorativi in modo da creare un’atmosfera nostalgica.
Al momento Slava Fokk vive a Mosca dove sta lavorando ad una nuova serie di progetti.

Michela Sellitto

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Michela Sellitto

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