Insetti: le leccornie dei prossimi anni

L’alimentazione cambia di epoca in epoca, di luogo in luogo adattandosi al clima, alla cultura e soprattutto alle richieste dei consumatori. Se pensavamo di aver visto tutto con la cucina giapponese, cinese e araba  ecco che per i palati più delicati è in arrivo un menù di insetti gustosi e salutari. Anche se la classe povera nel film “Snowpiercer” di Bong Joon-ho mangiava barrette di scarafaggi, gli insetti non sono affatto cibo per poveri o rimedio per le carestie bensì risultano essere molto appetitosi, del resto provare per credere.

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Quali sono i vantaggi ricavati dagli insetti?

Sicuramente già dopo poche righe la vostra faccia avrà fatto una smorfia di disgusto e senza dubbio la conserverete fino all’ultima parola, ma è bene farsi un’idea in riguardo. Sfamare la popolazione mondiale col passare dei secoli è diventato sempre più difficile e con il smisurato aumento dei prossimi anni sarà sempre peggio. Gli studiosi sono vicini ad un tipo di alimentazione che aiuti non solo a nutrirci ma anche a non distruggere ulteriolmente il pianeta.

Tra i vantaggi per l’ambiente ritroviamo sicuramente il risparmio di mangime in quanto gli insetti hanno bisogno di 2 kg di cibo per ottenere un aumento della massa di 1 kg, mentre per esempio un bovino ha bisogno di 8 kg di cibo per ottenere lo stesso aumento di massa di un insetto. La produzione di gas serra degli insetti è sicuramente minore di un suino che ne produce 10-100 volte in più. Infine il bisogno di acqua e terreno per gli insetti risulta minimo a differenza del bestiame che invece ne richiede in abbondanza.

Gli insetti costituiscono anche un imporante vantaggio per la salute in quanto contengono le stesse proteine della carne e del pesce; per il contenuto di acidi grassi sono ottimi integratori dietetici per i bambini sottonutriti ed inoltre hanno numerose fibre e micronutrienti come rame, zinco, ferro, fosforo, magnese, manganese e selenio. Infine il rischio di contagio da malattie trasmesse dall’animale all’uomo (zoonosi) come l’H1N1 (influenza aviaria) o la BSE (malattia della mucca pazza) è nettamente minore con un’alimentazione a base di insetti.

L’entomofagia, ovvero il consumo di insetti, si pratica già

Per entomofagia si intende il consumo di insetti da parte dell’uomo. L’entomofagia è praticata in molti paesi del mondo e soprattutto in alcune parti dell’Asia, Africa ed America Latina. Solo in questi ultimi anni l’entomofagia ha catturato l’attenzione dei media, degli istituti di ricerca, dei cuochi ed altri operatori dell’industria alimentare, dei legislatori e agenzie che si occupano di agricoltura e alimentazione. Il programma della FAO “Edible Insects prende anche in esame le potenzialità alimentari di alcuni Aracnidi (ad esempio ragni e scorpioni) sebbene questi non appartengano propriamente alla classe degli insetti.

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Gli insetti possono essere consumati interi o ridotti in polveri o paste ed incorporati in altri tipi di cibo. L’uso degli insetti come ingredienti per cibi è tecnicamente praticabile e industrie in varie parti del mondo sono già attive in questa produzione. Per esempio, l’uso di insetti come mangime per l’acquacoltura e l’alimentazione di pollame diverrà sempre più comune nei prossimi dieci anni.

Gli insetti sono consumati per il loro sapore e non perché non siano disponibili altri tipi di cibo. Per esempio, i bruchi mopane in Sud Africa e le uova delle formiche tessitrici nel Sud Est Asiatico, sono considerati delle leccornie e possono essere venduti a prezzi molto elevati.
Nel mondo si consumano più di 1900 specie di insetti.  Gli insetti più comunemente usati come cibo appartengono ai Coleotteri (31%), Lepidotteri (bruchi, 18%), api, vespe e formiche (Imenotteri, 14%). Questi sono seguiti dalle cavallette, locuste e grilli (Ortotteri, 13%), da cicale, cicaline, cocciniglie e cimici (Emitteri, 10%), termiti (Isotteri, 3%), libellule (Odonati, 3%), mosche (Ditteri 2%) e altri ordini (5%).

In sintesi, gli insetti vivono ovunque e si riproducono velocemente, presentano un alto tasso di crescita e di conversione alimentare e un basso impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita. Sono nutrienti con contenuti molto alti di proteine, grassi e minerali. Ora che sapete quanto faccia bene al pianeta e all’uomo nutrirsi di insetti li mangerete o continuerete a considerare alimenti salutari solo quelli chimicamente modificati?   

Nunzia Langella