In onda su FOX a partire dal prossimo 14 maggio, Wayward Pines sarà trasmessa in circa 125 paesi in tutto il mondo, e in Italia anticiperà la messa in onda negli Stati Uniti di qualche ora grazie al fuso orario.
La serie, ideata da Chat Hodge, è chiaramente ispirata al romanzo di Blake Crouch I Misteri di Wayward Pines (Pines) che, a sua volta, ricalca le orme di una fra le serie che più hanno influenzato le sorti del piccolo schermo già negli anni ’90: I Segreti di Twin Peaks.
Ed ecco, proprio quando è ancora in ballo il progetto della realizzazione di un suo seguito ambientato nel presente, nonostante non sarà forse il visionario David Lynch a dirigerlo, Wayward Pines si candida come temporaneo sostituto e possibile fenomeno da midseason del 2015. I richiami al cult anni ’90 sono, dalla trama, naturalmente palesi: un agente speciale si imbatte, dopo un incidente d’auto durante una missione, nella misteriosa cittadine di Wayward Pines, dove l’imperscrutabilità e l’assenza empatica dei personaggi che la popolano sembrano metterne in discussione le facoltà mentali, così che anche lo spettatore, dall’altro lato schermo, non riesca più a distinguere il vero dal non. Nel frattempo, FOX ha già messo in onda, in anteprime sul suo sito, circa i primi venti minuti della serie.
Il pilot si apre, lasciateci il paragone, in maniera piuttosto lostiana: quando apre gli occhi, l’agente speciale Ethan Burke si trova steso e dolorante immerso in mezzo a un bosco. Si renderà presto conto, prima di svenire in un bar, di essere a Wayward Pines (Idaho), nella parte nord-occidentale degli Stati Uniti e, per questo, almeno abbastanza lontano dalla vecchia Twin Peaks. In men che non si dica, veniamo catapultati in uno studio medico – da uno psicologo, sembra – dove, chiaramente in un flashfuture, si iniziano a creare i primi dubbi intorno alla sanità mentale del protagonista. Allucinazioni e flash, infatti, richiamano lo stesso andamento della prima parte dell’episodio (e crediamo, dell’intera serie), dove il mistero e l’oscurità dei personaggi sembrano diventare frutto dell’immaginazione del protagonista, il cui punto di vista è quello dal quale l’intera vicenda viene presentata. Finito in ospedale, Ethan si ritrova stranamente senza documenti né cellulare. E poi la sua indagine sulla sparizione dei colleghi, invece di risolvere il mistero, solleva domande sempre più inquietanti. Perché Burke non riesce a mettersi in contatto col mondo esterno? Perché tutti dubitano della sua identità? Ogni passo verso la verità conduce Ethan più lontano dal mondo che conosce, sino a quando dovrà affrontare l’orrenda possibilità di non poter mai più lasciare Wayward Pines. Vivo.
Il casting comprende:
Le riprese della prima stagione di Wayward Pines si sono svolte tra agosto 2013 e febbraio 2014 nella provincia canadese della Columbia britannica; gli interni sono stati girati a Burnaby, mentre gli esterni nei dintorni di Agassiz, a circa cento chilometri da Vancouver.
State pronti, perché per le prossime dieci settimane ci sarà da stare al teleschermo. Un consiglio, forse sottinteso: seguitela in lingua originale.
I primi minuti dell’episodio pilota: http://waywardpines.foxtv.it/
Nicola Puca
Fonte immagine in evidenza: http://waywardpines.foxtv.it/
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