Velvet Underground: quando il rock divenne arte

Fino al 1967 il Rock era riuscito, sì, a sfornare album di eccelsa qualità, ma nessuno l’aveva mai considerato un’opera d’arte. Tutto cambiò, all’improvviso, nel giro di un anno: l’uscita di un disco rivoluzionario, fra gli album più influenti di ogni tempo, ossia The Velvet Undeground & Nico, prodotto da Andy Warhol e suonato, appunto, dai Velvet Underground con la collaborazione della cantante Nico. In cosa consiste, nello specifico, la loro rivoluzione? Scopriamolo subito!

Velvet Underground e Warhol: un incontro vincente

Velvet UndegroundAndy Warhol conosce i Velvet Undeground nel dicembre del 1965: è il giornalista Al Aronowitz a proporgli il gruppo, il quale suona al Cafe Bizarre di New York. Warhol ha già lanciato la sua pop art con cui è diventato famosissimo in tutto il mondo. Intorno a Warhol si forma un vero e proprio circolo culturale formato da artisti di ogni tipo. E i Velvet Underground entrano presto a far parte del giro.

Warhol rimane folgorato dai Velvet Underground, una ventata di trasgressione in un panorama musicale dominato dai Beatles

Il gruppo si era formato alla Syracuse University, con l’incontro fra Lou Reed, il frontman della band, e Sterling Morrison, chitarrista. Qualche anno dopo Lou Reed incontrerà a New York John Cale, studente di musica classica e polistrumentista. A loro si aggiungerà poi Maureen Tucker, batterista: ecco formati i Velvet Underground.

Il disco della “banana”

Andy Warhol decide di finanziare il primo album dei Velvet Undeground, proponendo al gruppo una collaborazione con Nico, modella tedesca reinventata cantante. Reed e Cale concedono a Nico di cantare I’ll Be Your Mirror, Femme Fatale e All Tomorrow’s Parties, oltre ai cori di Sunday Morning: nonostante i membri del gruppo fossero contrari, la voce di Nico si amalgama perfettamente con i Velvet Underground.

Velvet Underground & Nico album più importantiWarhol disegna anche la copertina del disco, diventata fra le più famose di ogni tempo: una banana in pieno stile pop art che, almeno nella prima versione, poteva essere sbucciata, celando, dentro di sé, un frutto color rosa carne. Già dall’esterno si comprende che il disco va oltre i canoni della musica anni ’60.

Nel 1966 il gruppo firma un contratto discografico con Verve/Mgm. Per farsi conoscere, i Velvet Underground partono per la California per alcune esibizioni, ma le loro canzoni che parlavano di sesso, droga e paranoia vengono rigettate dal pubblico. Il disco verrà pubblicato nel marzo del 1967 e venderà pochissimo. Il rapporto fra Nico e i Velvet e fra Warhol e questi ultimi si incrina.

Quindi, un fallimento? Nient’affatto: il disco sarà fra i più importanti e influenti di ogni tempo.

Il lascito dei Velvet Underground

Si dice che chiunque avesse acquistato una copia di The Velvet Underground & Nico avrebbe poi fondato una band. L’ascolto dell’album è folgorante, a decine di anni di distanza dalla sua pubblicazione.

I Velvet Underground nel loro primo album hanno alzato l’asticella della trasgressione del rock, includendo nell’universo di quest’ultimo tematiche fino ad allora ignorate o appena accennate. Il mondo descritto in questo album è dominato dalla droga, dal sesso, dal nichilismo. I Velvet Underground si fanno cantori di un mondo nascosto, che i loro predecessori non avevano mai osato mettere al centro della scena.

Il tentativo azzardato dalla band prodotta da Warhol era di rendere il rock un’opera d’arte: e i Velvet Underground ci riuscirono, non solo dipingendo un acquerello decadente dal punto di vista delle tematiche, ma innovando per sempre la storia del rock dal punto di vista delle melodie. Suoni distorti, cambi di tono velocissimi, mentre la voce di Lou Reed appare quasi sofferente per esprimere quello che è un vero e proprio spleen.

Velvet UndergroundHeroin rappresenta l’apice del disco, sette minuti, una rarità per un’epoca dominata dalle canzoni di 2-3 minuti, che cantano l’autodistruzione del protagonista. Mentre Lou Reed descrive con maggiori dettagli la sempre più forte dipendenza dalla droga dell’uomo al centro della canzone, la sua voce e il suono sono sempre più accelerati, disarmonici, a voler esprimere con la musica il baratro in cui si fiondano gli eroinomani.

L’influenza sulle band successive è enorme: i Velvet Underground inaugurano un modus operandi che sarà alla base del punk e dei suoi derivati, la volontà di andare controcorrente ed apparire dissonanti, rumorosi piuttosto che melodici, costituendo ancora oggi punti di riferimento per le band di questo filone.

La carriera dei Velvet Underground durò pochissimo, col gruppo che implose e portò alla nascita della carriera singola di Lou Reed, ma la loro produzione di quei pochi anni, probabilmente, costituisce la più importante della storia del rock.

Bibliografia

La New York di Andy e Lou in E. Guaitamacchi, Storia del Rock, Hoepli, Milano 2014

Davide Esposito