Ambiente terrestre

Planta, il giardino e non solo: il trionfo della natura

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Il Real Orto Botanico di Napoli fu fondato nel 1807 grazie ad un decreto di Giuseppe Bonaparte, che realizzò un’idea che fu originariamente concepita da Ferdinando IV di Borbone. Il decreto del re, fratello maggiore di Napoleone, comandava l’esproprio dei terreni destinati alla struttura, prima appartenenti ai Religiosi di S. Maria della Pace e all’Ospedale della Cava, con l’intento di destinare un’area all’istruzione, all’agricoltura ed all’etnobotanica.

Successivamente gli architetti Fazio e Paoletti si occuparono di realizzare il progetto, adottando uno stile che non si discosta da quello dell’Albergo dei Poveri ad esso adiacente, permettendo al primo direttore, Michele Tenore, di aprire i battenti nel 1811.

L’Orto botanico è uno dei maggiori polmoni verdi della città di Napoli: su un terreno di circa 12 ettari ospita 9000 specie, per un totale di quasi 25000 esemplari. Questo luogo così importante e suggestivo, sia per la sua storia che per la sua atmosfera, ospita dal 2013 la manifestazione annuale Planta , il giardino e non solo.

Planta : il trionfo della natura

Planta è un evento che porta in mostra al pubblico una ricca varietà di piante, spontanee e coltivate, rarità botaniche, e curiosità esotiche, e contemporaneamente permette ed incoraggia un contatto ravvicinato con l’Orto Botanico. Dopo aver salito l’ultimo della scalinata all’ingresso della struttura, il visitatore può concedersi una passeggiata tra i numerosi stand che offrono diversi prodotti, dalla natura unica e differente, che vanno dal banco delle spezie naturali alla vendita gioielli di resina, passando per il commercio di fossili e per l’artigianato artistico.

L’edizione 2015 ha rappresentato un enorme successo in termini di pubblico: soltanto il primo giorno si è registrata l’affluenza di più di 10000 visitatori, mantenendosi alta anche nei successivi due, segno del raggiungimento dell’obiettivo prefissato dall’organizzazione, diffondere una nuova mentalità.

Il professore Paolo Caputo, direttore dell’Orto Botanico

Come spiega il professor Paolo Caputo, direttore dell’Orto Botanico da Novembre 2014, l’Università si è prefissata una terza missione, che si affianca a quelle di Ricerca e Didattica, ovvero quella di affacciarsi sul territorio per trasferire la conoscenza prodotta. Uscendo al di fuori dei propri confini, il sapere didattico universitario smette di essere chiuso in se stesso, potendo quindi migliorare le condizioni territoriali, predicando sensibilizzazione culturale ed ambientale tra le persone.

In Planta questa idea traspare in ogni dettaglio e particolare: l’uomo, immerso nella grigia realtà cittadina, riscopre se stesso e le sue origini attraverso il contatto diretto con l’ambiente, lasciandosi affascinare ed incuriosire dalla natura.

L’ambiente a 360°

In Planta l’ambiente è mostrato a 360°, sia dal punto di vista didattico, che da quello etnologico, che da quello artistico. Numerosi sono gli eventi che scandiscono le tre giornate della mostra, spaziando tra concerti e degustazioni gastronomiche, cercando di coinvolgere anche i più piccoli.

I concerti avvenivano nella suggestiva location del castello
il concetto di co-evoluzione è illustrato attraverso gli esempi del mimetismo e del parassitismo

Per la prima volta, inoltre, gli stessi studenti di Scienze Naturali contribuiscono in prima persona alla mostra, esponendo ed illustrando campioni provenienti sia da Città della Scienza che dall’Orto stesso. Il tema è l’evoluzionismo, con focus sulla botanica, ma i ragazzi discutono anche di temi ambientali, come la lotta biologica ed il pericolo che esiste nell’alterare gli ecosistemi. Marcello Bizzarro, presidente della Associazione Scienze Naturali Unina, ci tiene a sottolineare l’importanza della sensibilizzazione al rispetto per l’ambiente.

I ragazzi dell’ Ass. Scienze Naturali Unina

A Planta diversi agricoltori hanno esposto e commerciato prodotti biologici provenienti da diverse parti di Italia, cercando di diffondere la cultura di un’alimentazione sana e sostenibile. Tra questi spicca lo stand di Sativa Alimentari, azienda impegnata a diffondere una nuova cultura, basata sulla riscoperta dalla canapa e della sue proprietà, in particolare alimentari, offrendo numerosi prodotti, come pasta, olio, caffé e birra, tutti basati sul seme di cannabis, fonte eccezionale di grassi Omega 3, Omega 6 e proteine vegetali.

Lo stand di Sativa Alimentari

A colpire l’occhio poi sono stati i tanti lavori artigianali ed artistici,

I ragazzi de LaMatta Creazioni

come gli originali disegni incisi su frutta ed ortaggi di Emanuele Frigenti, e ancora le colorate sculture di ferro presentate da Mattia Barra e LaMatta Creazioni. Dalla passione di questo ragazzo trapela il genuino desiderio di esplorare la natura attraverso gli alberi, che per lui rappresentano la fonte della vita, riabbracciando le proprie origini, di cui l’uomo ha perso la memoria. Dietro il suo lavoro esiste l’idea dell’arte come mezzo per diffondere il rispetto per l’ambiente, testimoniato anche dalla scelta dei materiali: ferro e colori autoprodotti.

Sculture di ferro di Mattia Barra
Lavoro di Emanuele Frigenti
Lavoro di Emanuele Frigenti

Questa edizione ha segnato un  ulteriore progresso nel percorso che sta attraverso Planta, facendo sì che essa rappresenti sia un punto di riferimento per gli appassionati di scienze naturali, sia un passo in avanti per tutti verso una nuova mentalità nei riguardi dell’ambiente che ci circonda.

Lorenzo Di Meglio

Siti di riferimento

Pagina Facebook Ass. Scienze Naturali Unina

Sito internet dell’Orto Botanico di Napoli

Fotografie di Lorenzo Di Meglio

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Lorenzo Di Meglio

Lorenzo Di Meglio nasce a Napoli il 06/03/1992. Il primo periodo di studi è indirizzato sul ramo umanistico, col conseguimento del Diploma di Maturità Classica. La scelta universitaria ricade però su di un percoso scientifico che si concretizza nelle lauree in Scienze e Tecnologie per la Natura e l'Ambiente e in Scienze Biologiche. Durante il suo percorso accademico si interessa soprattutto di Zoologia, approfondendo specialmente gli aspetti legati al comportamento animale e alla storia della filogenesi. Si appassiona spesso e facilmente a molte delle forme che l'arte può assumere, prendendo parte a progetti legati alla scena musicale, poetico/letteraria e quella fotografica.

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