Anni Zero, I 5 brani Indimenticabili

Inutile girarci intorno: il primo decennio del nuovo millennio verrà ricordato, molto probabilmente, come uno dei periodi qualitativamente più aridi della storia musica. La domanda, legittima, che gli appassionati  e nostalgici di tutto il mondo si pongono è Ma in futuro, cosa si dirà di questi fantomatici anni Zero?“. Se si escludono la schiera sterminata di Dj e di artisti che fanno parlare di sé più per gli scandali che storia del rock negli anni Zeroaccompagnano ogni loro apparizione che per le loro reali capacità di musicisti, si avverte  la mancanza di un’icona, un movimento, un sound o un grande evento  che caratterizzi gli ultimi dieci anni, come era avvenuto con la musica psichedelica negli anni sessanta o con Kurt Cobain  e il Grunge alla fine del secolo scorso. Eppure, nonostante l’assenza di un simbolo o di un genere predominante, anche i  primi anni del duemila  ci hanno regalato brani memorabili e artisti che non hanno nulla da invidiare agli idoli del recente passato. Scopriamo insieme

le 5 canzoni indimenticabili degli anni Zero

#5. Muse/Time is running out

Muse_Drones

Nel 2003 la band di Matt Bellamy pubblica Absolution che, grazie al singolo “Time is running out”, porta i Muse i cima alle classifiche mondiali. È il preludio all’enorme successo che la band di Teignmouth avrebbe avrebbe raggiunto negli anni successivi rendono il trio britannico una delle band di punta della scena Alternative degli anni Zero. Peccato che, qualitativamente, si siano un po’ persi per la strada…

#4. Kings of Convenience/Misread

Alzi la mano chi nell’estate del 2004  non si è ritrovato a fischiettare almeno una volta questa canzone. Misread  fu un’autentico tormentone con quel semplice ma immediato riff di pianoforte che accompagnava le calde voci di Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe. Il successo del duo norvegese fu talmente grande da dare il via ad un piccolo movimento chiamato New acoustic movement. Chi più dei Kings of Convenience merita un posto in questa speciale classifica sui gli anni Zero?

#3. Arctic Monkeys/ the view from the afternoon

In Italia il 2006 è legato indissolubilmente alla vittoria del mondiale di calcio; in Inghilterra invece sarà ricordato come l’anno in cui una band ancora semi-sconosciuta infranse il record di vendite degli Oasis con il loro disco d’esordio Whatever peaople Say i Am, That’s What I’m Not. Gli Arctic Monkeys vendono più di un milione di copie in otto giorni e “The View From the Aftnernoon”, terzo singolo estratto, diventa uno dei brani più amati della band e degli anni Zero.

#2. Foo Fighters/Best Of You

Dave Grohl non è certo nuovo alle hit planetarie; superstite di quella che forse è stata l’ultima grande stagione per la musica Rock, dopo lo scioglimento dei Nirvana alla fine degli ’90 fonda i Foo fighters con cui nel 2005 scala tutte le classifiche grazie alla bellissima Best of you. Gli anni passano ma Mr. Grohl anche negli anni Zero non smette mai di regalare emozioni.

https://www.youtube.com/watch?v=ejsMVnQDaMM

#1. The White Stripes/Seven Nation Army

jack white

Il duo di Detroid era già attivo alla fine degli anni ’90 e il loro sound, un mix di Blues vecchio stile e musica Indie, aveva già conquistato l’America. Nel 2004 arriva il successo planetario con il loro quarto album Elephant, trainato dal singolo Seven Nation Army divenuto immediatamente una hit mondiale. Una piccola curiosità: il giro di basso a cui si associa inevitabilmente  la canzone e che l’ha reso, tra l’altro, un popolare coro da stadio, è in realtà un riff di chitarra suonato dal leader della band Jack White con l’impiego di un pedale Octaver.

Siete d’accordo con la nostra classifica o per voi ci sono altre canzoni che avrebbero meritato un posto tra le cinque canzoni indimenticabili degli anni Zero?