Samuele Bersani: esegesi di un povero Freak

Questa settimana su Pop Gems ci occuperemo di un brillante cantautore romagnolo che ha seminato più di quanto non abbia raccolto, essendo in grado di alternare struggenti ballate a taglienti proposte d’autore, non disdegnando incursioni nel paradossale e nell’assurdo. Questo appuntamento è dedicato a Samuele Bersani.

Samuele Bersani

Premessa

Samuele Bersani nasce a Rimini nel 1970. Dopo aver militato in diverse band adolescenziali viene notato da Lucio Dalla, uno dei suoi più grandi maestri, che lo vuole per aprire i concerti del suo Cambio Tour del 1991. In quell’occasione Bersani propone Il Mostro, brano che tratta di un freak che viene sottoposto a un’incredibile esposizione mediatica solo per essere in seguito ferocemente ucciso tra la crudeltà e l’indifferenza generale.

Samuele Bersani – Chicco e Spillo (1992)

Samuele inizia così a farsi apprezzare per la sua intelligenza e sensibilità, qualità non comuni per un ragazzo poco più che ventenne. Queste qualità lo porteranno a firmare per l’etichetta indipendente Pressing, con la quale avviene il suo debutto discografico, C’hanno Preso Tutto. Il singolo di punta dell’album è Chicco e Spillo. Feroce e umoristica critica sociale dai tragici risvolti, il pezzo tratta di due giovani tossicodipendenti che passano le giornate commettendo piccoli reati, fino a quando non si presenta loro l’occasione di effettuare il colpo perfetto, rapinando un negozio. La cruda efferatezza del testo (espliciti sono i riferimenti alla masturbazione e al consumo di eroina) viene stemperata da una strumentazione di sintetizzatore minimale ma coinvolgente, retaggio anni ’80. Questa inconsueta combinazione rende il brano una sorta di atipico tormentone estivo, accrescendo la fama del cantautore.

Samuele Bersani – Freak (1995)

La definitiva consacrazione avviene però con l’uscita dell’album Freak, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Ironico omaggio alla sua terra d’origine, l’Emilia Romagna, il solare pezzo risente positivamente dell’influenza del Dalla più scanzonato, barcamenandosi ardimentosamente tra situazioni apparentemente al limite del nonsense, tra le quali il celeberrimo progetto di esportare la piadina romagnola in India. In bilico tra World Music e tradizione, Bersani abbozza con gustosa freschezza un universo adolescenziale fatto di sesso, sogni ingenui e genuina infantilità.

Samuele Bersani – Giudizi Universali (1997)

Tratto dal terzo album di Bersani, dal titolo eponimo, il pezzo è una malinconica ballata portata avanti dal punto di vista di un innamorato ferito e disilluso. Sono tanti i rimpianti e palese è l’incertezza, ma a prevalere è il risentimento: un’estenuante ricerca di spontaneità e serenità minata dall’inutile artificiosità della controparte femminile della coppia, caratteristica che cela una banalità di fondo che indispettisce il protagonista della storia a tal punto da non potersi più fidare di lei, sepolta tra mille maschere e inganni. Pezzo dunque dall’inusuale valore letterario che ha valso a Bersani prestigiosi riconoscimenti, tra i quali, il Premio Lunezia.

Per questa settimana è tutto, alla prossima per altre Pop Gems!

Alfredo Gabriele Galassi

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