Ambiente terrestre

LifeStraw: ecco il filtro della vita

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Descrivere l’importanza dell’acqua attraverso l’elenco delle sue caratteristiche e delle sua funzioni è un’operazione riduttiva nei confronti della sua rilevanza per la vita sul pianeta Terra: essa è il principale costituente di tutti gli organismi viventi, ricopre la maggior parte della superficie del globo terrestre ed è determinante praticamente in ogni reazione metabolica.

È quindi scontato dire che ogni uomo ed ogni donna al mondo deve poter avere accesso costante e soddisfacente, in relazione al suo fabbisogno, alle risorse idriche il pianeta mette a disposizione: è un diritto fondamentale, nonostante poche Costituzioni ne facciano menzione.

Se si ha la fortuna di nascere nel lato ricco del globo, aprire il rubinetto e veder scorrere il prezioso liquido è qualcosa di scontato, tanto che non ci si fa nemmeno caso; ma se tutti sono d’accordo nell’affermare che l’acqua sia un bene comune, in realtà ad una cospicua fetta della popolazione l’accesso e la fruizione di fonti che ne forniscano in quantità costanti e sufficienti risulta difficile, e spesso impossibile.

LifeStraw: un’invenzione che può cambiare le cose

Secondo le Nazioni Unite, l’acqua sporca, diffondendo virus, batteri ed infezioni, miete al giorno d’oggi più vittime della guerra. Un lavoro massiccio di purificazione e bonifica rappresenta però un’operazione che richiederebbe un grande investimento di denaro e di tempo.

Per rispondere a questa esigenza nasce LifeStraw, rivoluzionaria invenzione della compagnia svedese Vestegaard Frandsen, un piccolo purificatore che promette di fornire una risposta decisa al problema.

LifeStraw è un tubo, dalla forma di una cannuccia, lungo circa 23,5 cm e spesso 2,5cm, con un involucro esterno, protettivo, fatto di plastica durevole. Usarlo è davvero facilissimo, basta immergerlo direttamente nell’acqua e berne quanta ne si vuole attraverso il filtro.

Quando l’acqua passa attraverso LifeStraw, le impurità vengono filtrate e trattenute dalle fibre protettive, lasciando passare solo l’acqua, depurate dalle sostanze contaminanti.

LifeStraw è un dispositivo in via di perfezionamento. Dalla sua prima versione, prodotta nel 2004, già diverse migliorie sono state apportate: se inizialmente si faceva uso della filtrazione chimica mediante lo Iodio per purificare l’acqua che passava attraverso il dispositivo in questione, le versione prodotte dal 2012 in poi sfruttano soltanto filtri meccanici.

È inoltre stata sviluppata una Family version, in grado di filtrare 18000 l contro i 1000 filtrabili con la versione di base.

LifeStraw family

Il futuro di LifeStraw

LifeStraw è diretta e ideata soprattutto per i paesi in via di sviluppo o afflitti da crisi umanitarie: offrendo la possibilità di filtrare il 99,9% dei batteri e dei parassiti (incluso Cryptosporidium, causa di gravi problemi in molti paesi),nonostante non possa fare altrettanto con virus e metalli pesanti, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte per tante persone.

L’intento delle Nazioni Unite è ridurre di una metà il numero di persone che non hanno accesso all’acqua nel 2015. La Vestergaard Frandsen ha attirato l’attenzione con il suo programma di distribuzione Carbon for Water, attuato in Kenya: la compagnia svizzera infatti scambia LifeStraw con il carbone kenyota.

LifeStraw è un’invenzione senz’altro rivoluzionaria, che sta già dando un grande contributo nel risolvere l’emergenza acqua in diversi paesi, e si prospettano in futuro ulteriori migliorie per questo piccolo grande prodotto, cercando di attuare una distribuzione più larga e sostenibile rispetto a quella attuale. Perché l’acqua è un bene comune, e deve esserlo per tutti.

Lorenzo Di Meglio

Bibliografia

Renato Briganti – Il diritto dell’acqua – Edizioni Scientifiche Italiane

Sitografia

http://science.howstuffworks.com/environmental/green-tech/remediation/lifestraw.htm

Sito della Vestergaard Frandsen

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Lorenzo Di Meglio

Lorenzo Di Meglio nasce a Napoli il 06/03/1992. Il primo periodo di studi è indirizzato sul ramo umanistico, col conseguimento del Diploma di Maturità Classica. La scelta universitaria ricade però su di un percoso scientifico che si concretizza nelle lauree in Scienze e Tecnologie per la Natura e l'Ambiente e in Scienze Biologiche. Durante il suo percorso accademico si interessa soprattutto di Zoologia, approfondendo specialmente gli aspetti legati al comportamento animale e alla storia della filogenesi. Si appassiona spesso e facilmente a molte delle forme che l'arte può assumere, prendendo parte a progetti legati alla scena musicale, poetico/letteraria e quella fotografica.

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