Mouse e smartphone fanno male alla mano?

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foto da bustle.com

31 milioni di italiani navigano su internet da smartphone e tablet. Sono i dati diffusi dall’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano in Italia. Numeri in costante crescita, che mostrano l’impatto massivo nella nostra vita dei dispositivi touch screen.

Leggeri, comodi, funzionali. Ma un utilizzo intenso e sconsiderato di questi “mini pc” tascabili può provocare disturbi per la nostra salute: da semplici fastidi a vere e proprie patologie che per essere curate richiedono interventi di chirurgia della mano.

I Millennials e la sindrome del tunnel carpale

Sindrome del tunnel carpale e dita a scatto sono solo due esempi di problemi legati all’uso dei dispositivi touch. Spesso insorgono tra i più giovani, in particolare tra i millennials, i più “addicted” alle nuove tecnologie.

Sollecitare oltremodo l’articolazione dell’indice e soprattutto del pollice, il dito più utilizzato per digitare, può portare serie ripercussioni su mano e polso. Generalmente il campanello di allarme è rappresentato dai primi bruciori e da una sensazione di indolenzimento che, col lungo andare, può sfociare nell’ infiammazione dei tendini e, nei casi peggiori, in artrosi.

Cos’è il mal di mouse?

Ma non solo smartphone: anche chi trascorre tante ore al computer fisso, per mestiere o per hobby, facendo movimenti ripetuti con il mouse e con il gomito non appoggiato bene alla scrivania, può incorrere nella sindrome del tunnel carpale.

Si manifesta subito con un leggero formicolio alle dita, causato dalla compressione del canale carpale del polso, e va avanti con una progressiva perdita di forza e sensibilità nella mano.

I rimedi: riposo, tutore, bisturi

Il riposo assoluto, se il problema è preso in tempo, solitamente è sufficiente per far passare l’infiammazione. Anche l’utilizzo di un tutore sanitario può rivelarsi prezioso per tenere a bada i disturbi. Se sottovalutati e trascurati, questi problemi rischiano invece di degenerare velocemente, fino a rendere inevitabile un intervento di chirurgia della mano. Per questo è importante rivolgersi ad uno specialista appena il nostro corpo lancia i primi campanelli d’allarme.

Chirurgia della mano: rischi e benefici

Il chirurgo della mano, dopo gli esami del caso – radiografia e/o ecografia – riconosce la patologia in essere e valuta lo stato di salute di nervo, tendini e articolazioni dell’arto superiore. Se la terapia a base di farmaci antinfiammatori, fisioterapia e ultrasuoni non risolve il problema, si procede in sala operatoria.

Niente paura però, non si tratta di interventi rischiosi o dolorosi. Le moderne tecniche utilizzate dalle strutture più all’avanguardia in campo ortopedico (citiamo su tutte la Clinica San Francesco di Verona, vero e proprio punto di riferimento nel settore), permettono di eseguire interventi di chirurgia della mano mini-invasivi, con poche complicazioni e un recupero post-operatorio veloce e pressoché indolore.