Symons e la Londra di inizio secolo: “London: a Book of Aspects”

Poeta, scrittore e critico letterario inglese degli ultimi anni dell’Ottocento, Arthur Symons è stato uno degli esponenti più rappresentativi della cultura inglese di fine secolo. London: A Book of Aspects (tradotto in italiano Londra: un Libro di Immagini) è un testo saggistico dedicato alla città di Londra. Il testo si inserisce a pieno titolo nella tradizione letteraria della fine del XIX secolo basata sulla rappresentazione urbana quale fulcro principale della vita umana. La città predomina in gran parte della produzione letteraria tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e secondo Symons, il confronto con la realtà urbana e metropolitana è imprescindibile per un autore, che sia poeta o romanziere, che voglia dirsi pienamente moderno.

Un libro di immagini

Già il titolo dell’opera rivela la prospettiva teorica di Symons, anticipando la concezione della città così come emerge nel corso progressivo della lettura. Il nome della capitale inglese è infatti accostato alle parole “Book” (“Libro”) e “Aspects” (“Immagini”), a supportare da un lato l’idea della città quale libro la cui conformazione attuale è il prodotto della stratificazione storica e a rappresentare dall’altro l’approccio principalmente visivo e impressionistico dell’autore. Non a caso, il progetto iniziale di London: A Book of Aspects comprendeva il lavoro del fotografo americano Alvin Langdon Coburn, le cui fotografie dovevano affiancare di volta in volta i diversi passaggi del testo. L’intento di creare un dialogo e una commistione tra le arti (sebbene il libro sarà pubblicato dopo una tormentata esperienza editoriale senza la parte fotografica nel 1908) si connette alla tendenza del Modernismo di creare una connessione tra codici espressivi diversi.

Città come libro

La concezione del tessuto urbano come libro da leggere e interpretare si riferisce innanzitutto alla natura stratificata della città, composta dai diversi livelli sviluppatisi e addensatisi nel corso del tempo. Così, la città si presenta come un palinsesto, sul cui volto invecchiato l’intervento umano scrive e riscrive la propria storia in un processo continuo di ampliamento e cambiamento.

La magnificenza di Londra

La restituzione vivida e complessa della capitale inglese offerta dall’autore si concentra sulla magnificenza della città. Magnificenza che non risiede in un aspetto ben preciso, ma che è data da una commistione di elementi differenti: è difficile spiegarla e associarla a un elemento definito. Se Parigi colpisce per la sua luminosità (“brightness”) e Praga per la sua oscurità (“gloom”), la bellezza di Londra risulta imprecisa e indistinta. Non a caso, Symsymonsons si concentra sull’atmosfera, costituita da una serie di elementi che accrescono il senso di indefinitezza e di mistero della città. Non sarebbe erroneo affermare che la descrizione letteraria di Symons riflette la rappresentazione pittorica degli impressionisti, che avevano infatti spesso scelto la capitale inglese come soggetto delle loro opere. Con gli impressionisti Symons condivide anche il processo artistico basato sull’andamento casuale delle impressioni soggettive, che in questo testo scaturiscono dall’incontro con la città di Londra.

L’atmosfera di Londra

L’atmosfera urbana è composta da una serie di elementi, che diventano i simboli della città londinese. Da un lato il Tamigi, dall’altro la foschia, che contribuisce all’elemento di mistero modificando di volta in volta l’aspetto del fiume. Poi le luci urbane, che cambiano ponendosi in sinergia con la nebbia onnipresente. Elementi che vengono trattati da Symons con una vena decadente e simbolista. Parte del fascino della città è infatti connessa alla paura e al mistero che la relazione di questi elementi urbani e naturali determina.

Irregolarità e disformità

Un altro elemento che emerge e che è di estrema importanza nella definizione della città di Londra è la sua mancanza di uniformità e regolarità. Nei piani di rinnovamento e ampliamento della città, a differenza di altre capitali europee, non viene seguito nessun piano regolatore unico. Ne consegue che il reticolo urbano risulta diffuso e irregolare, manca di uniformità e si configura in un labirinto di vie disparate. L’espansione di Londra era cominciata nel Settecento, ed era continuata molto velocemente nel secolo successivo. I cambiamenti urbani si accompagnarono a cambiamenti sociali, che determinarono una difficoltosa espansione demografica. L’eco delle difficoltà successive alle modifiche della metropoli londinese sono ben visibili nel testo di Symons, che, differentemente dalla produzione poetica degli anni ’90 dell’Ottocento in cui esaltava senza riserve la realtà urbana londinese, mostra qui un atteggiamento decisamente più ambivalente.

La posizione di Symons

Nonostante Londra fosse diventata, anche a seguito dell’espansione coloniale, il centro symonsdella vita culturale e umana in Europa, Symons esprime nella sua opera un sentimento di nostalgia e di rimpianto per un passato appena trascorso: la sua non è l’idealizzazione di un’età aurea lontana nel tempo, ma l’esaltazione di un momento storico vicino. L’autore non riesce a cogliere le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e dal progresso, e la sensazione di sconcerto nei confronti della mutata condizione sia urbana sia umana si sostituisce all’esaltazione della città della sua produzione precedente.

Salvatore Cammisa

Fonti:

Arthur Symons, Londra: un libro di immagini (London: a Book of Aspects), Napoli, Liguori Editore, 2007