Gemme dell’Infinito: tra fumetto e cinecomic Marvel

[L’articolo può contenere diversi spoilers]

Gemme dell’Infinito: cosa sono?

Le fantomatiche Gemme dell’Infinito, sono tra gli artefatti più potenti dell’universo immaginario Marvel.

Comparse per la prima volta in una storia di Adam Warlock nel 1972, le sei pietre sono state protagoniste di importanti saghe “cosmiche” della continuity Marvel, dalla celebre “Il Guanto dell’Infinito” al recentissimo maxievento “Infinity“.

Le gemme, possono essere in parte considerate come quello che Hitchcock definiva “Mac Guffin“, degli oggetti che si configurano come dei veri e propri motori di narratività, anche se le relative caratteristiche rimangono non esplicate. In questo caso invece, le sei gemme dell’infinito hanno poteri e proprietà determinate, e si manifestano quasi come delle creature senzienti, in cerca di un possessore che possa riunirle ed imbrigliarne il potere.

Esse sono: gemma dell’Anima, gemma del Tempo, gemma dello Spazio, gemma della Mente, della Realtà e del Potere.

Se riunite, concedono al portatore una condizione di onnipotenza e onniscenza, pertanto le sei gemme, nella storyline, sono strettamente connesse al Guanto (The Gauntlet).

Le Gemme dell'infinito
Le sei gemme dell’Infinito

Gemme dell’Infinito: a proposito del Guanto

Lo abbiamo visto anche nelle trasposizioni cinematografiche, dapprima di sfuggita in una sequenza di “Thor The Dark World“, in seguito nella scena post – credit di “Avengers Age Of Ultron“.

Il guanto sinistro di Thanos è un oggetto dai poteri sconfinati e la causa scatenante degli eventi della trilogia dell’Infinito (Infinity Gauntlet, Infinity War e Infinity Crusade).

I tre maxieventi hanno però un preludio, la nota saga “Thanos Quest“, che narra le vicissitudini del Titano che, ad uno ad uno, sfida i precedenti possessori delle gemme e riesce infine a riunirle, abbandonandosi poi ad una serie di incursioni omicide, di cui ne fanno le spese i Fantastici Quattro e Devil.

Quello che ne consegue sfocia nella trilogia menzionata sopra, che si risolve in una narrazione che vede scontrarsi potentissime entità sovrannaturali con i supereroi terrestri, che riescono ad avere la meglio soltanto grazie all’aiuto di Adam Warlock, già possessore delle gemme e, fino agli anni ’90, arcinemesi di Thanos nonchè personaggio chiave per molte delle saghe cosmiche.

Gemme dell'Infinito
La copertina della famosa saga sul Guanto dell’Infinito

La figura di Thanos: brevi cenni

A questo punto, impossibile non accennare alla figura di Thanos, un personaggio che assume caratteri quasi mitologici.

Figlio di una coppia di Eterni (le massime potenze dell’immaginario Marvel), nasce con una malattia che gli dona un’aspetto ripugnante e dissimile da quello dei suoi fratelli.

Cresce adorando e divinizzando la Morte, come si potrebbe intuire inoltre dalla derivazione del suo nome (in greco Θάνατος significa appunto Morte), fa di tutto per compiacerla, macchiandosi di tantissimi omicidi e diventando al tempo stesso uno dei villain dall’indole più spietata.

Viene dipinto come un personaggio dalla smisurata intelligenza, dalla conoscenza delle arti magiche e delle galassie dell’Universo. Fu l’unico a scrutare nel pozzo dell’Infinito e a ritrovare le sei gemme per poi riunirle nel suo guanto.

Come si potrebbe immaginare, la sua figura è strettamente legata ad altri personaggi delle storie a carattere cosmico/fantascientifico della Marvel: a partire dall’arcinemico Adam Warlock, passando per Silver Surfer e Galactus fino a Drax il Distruttore, membro dei Guardiani della Galassia, che ha giurato di porre fine alla vita di Thanos.

Nell’ultimo maxievento, Infinity, a scontrarsi con il Titano sono gli stessi Avengers e il gruppo degli Illuminati, al tempo possessori delle sei gemme. Una loro azione avventata causerà una crisi galattica il cui apice è rappresentato proprio dal ritorno dello spietato Thanos.

Gemme dell'Infinito
Thanos nella sua versione cinematografica. Apparso nei Guardiani della Galassia, è interpretato da Josh Brolin

Gemme dell’Infinito: il loro ruolo nei film

L’apparizione delle Gemme dell’Infinito ha diviso il pubblico: se da un lato, la loro presenza è stata accolta con entusiasmo, dall’altra, a molti non è garbato il trattamento ad esse riservato.

Bisogna prima di tutto capire che la motivazione principale è quasi sicuramente, la creazione di una continuity anche nell’Universo cinematografico, un vero e proprio canone introdotto per la prima volta nel mondo del fumetto dalla Marvel.

La certezza si è avuta con il lungometraggio dedicato ai Guardiani della Galassia, dove si scopre che l’Orb conteso da Peter Quill, Yondu e Thanos non è altri che la Gemma del Potere, considerata tra le sei, forse la più importante.

Lo spiazzamento generale è giunto invece con l’ultima fatica dei Marvel Cinematic Studios, nel quale si scopre che la Gemma della Mente era contenuta nello scettro di Loki.

Isolata da Stark e Banner, la gemma viene installata nella nascente Visione. Una decisione che in molti hanno trovato forzata, ma ai fini cinematografici può risultare quantomeno coerente, soprattutto se si vuole dare un minimo di spessore al personaggio della Visione, giocando sull’archetipo del rapporto tra uomo, macchina e mente.

Codeste idee di trama lasciano sembrano sempre di più un preludio a quello che sarà il maxievento cinematografico di Infinity War: un enorme progetto che vedrà gli Avengers scontrarsi con Thanos in due film differenti. Che si assista all’uccisione della Visione da parte di Thanos per ricongiungersi con la gemma della Mente? Staremo a vedere.

Gemme dell'Infinito
Le quattro gemme fino ad ora comparse nei film

Ora che sono state rivelate quattro delle sei gemme sorgono spontanei alcuni quesiti: guarderemo altri due film incentrati su una “quest“, dove il supereroe di turno deve proteggere a tutti i costi un non specificato artefatto dalle grinfie del villain? Quali saranno le prossime trovate per non trasformare i successivi lungometraggi in storie che vadano avanti quasi meccanicamente? Quanto spazio verrà dedicato a Thanos e come verrà plasmato nella sua trasposizione cinematografica?

Non ci resta che aspettare e dare fiducia alla Casa delle Idee. Che possano davvero rivoluzionare il modo di intendere i Cinecomics con la loro famigerata continuity?

Gioacchino D’Antò