Taralli dolci di Pasqua napoletani: la ricetta

Dopo aver affrontato il dilemma casatiello dolce o salato (nel dubbio li facciamo entrambe), ed esserci cimentati nella preparazione della colomba e delle uova di cioccolato, i nuovi protagonisti della prossima ricetta sono i taralli dolci.

Culti e religiosità

Taralli dolci
Lavanda dei piedi, Giotto, 1300
Cappella degli Scrovegni, Padova

Il giovedì Santo è l’’ultimo giorno della Quaresima: con esso finisce il digiuno quaresimale e inizia il Triduo pasquale dei tre giorni «Passionis et Resurrectionis Domini», che si conclude con i secondi vespri della Domenica di Pasqua.

Nella liturgia del giovedì Santo, nel suo vangelo Giovanni richiama l’attenzione sul gesto di Gesù che lava i piedi ai suoi e lascia, come suo testamento di parola e di esempio, di fare altrettanto tra i fratelli. Non comanda di ripetere un rito, ma di fare come lui, cioè di rifare in ogni tempo e in ogni comunità gesti di servizio vicendevole.

Giovedì Santo, inoltre, la Chiesa rivive l’Ultima Cena, durante la quale Gesù, alla vigilia della sua passione e morte, ha istituito i Sacramenti dell’Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. In quella stessa notte, Gesù ci ha lasciato il comandamento nuovo, “mandatum novum”, quello dell’amore fraterno.

Taralli dolci
Ultima cena, Giotto, 1300
Cappella degli Scrovegni, Padova

Taralli dolci: le origini

Dalle raschiature e dalla pasta frolla che avanza quando si confezionano le pastiere nascono i veri taralli di Pasqua napoletani.

La ricetta

Ingredienti per circa 30 taralli:

1 kg farina
8 uova (4 intere, 4 tuorli)
600 g zucchero
250 g burro
2 bustine di lievito per dolci
1 bustina di vanillina(o meglio i semini di una bacca di vaniglia)
scorza di 1 limone grattugiato
limoncello o liquore a piacere

Procedimento:

Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, spolverare le bustine di lievito per dolci (tipo PANEANGELI), poi aggiungere le uova e lo zucchero e mescolarli al centro. Aggiungere ancora il burro a pezzetti, la vanillina, la scorza di limone, il liquore e mescolare il tutto fino ad ottenere un impasto simile alla pasta frolla.

Prendere dei pezzi dall’impasto, arrotolarli come salamini e unire le estremità. Cercare di ottenere taralli di uguali misure per rendere la cottura in forno omogenea è l’ideale. Appoggiare i taralli sulla teglia ricoperta di carta forno, passare con un pennello un tuorlo d’uovo sbattuto e poi coprire con zucchero semolato. Infornare a 180° per circa 20 minuti.

Taralli dolci
Taralli dolci

Buon appetito!

Taralli dolci glassati

Ingredienti:

300 g di farina
100 g zucchero
2 uova
90 g strutto (in assenza si può usare il burro)
6 g lievito per dolci
scorza grattugiata di limone a piacere

Per la glassa:

400 g di zucchero
3 bicchieri da vino di acqua
succo di limone

Procedimento:

Il procedimento è molto semplice. BisognasSetacciare la farina, il lievito e lo zucchero, aggiungere lo strutto e le uova e impastare fino a quando la pasta risulterà solida e omogenea.

A questo punto tagliare dei pezzi di impasto e stenderli fino a formare dei piccoli cilindri del diametro di un centimetro e lunghi circa 10. Porre i due lembi estremi a ferro di cavallo e poi farli congiungere fino a formare la classica forma del tarallo.

Prima di infornare decorare con una glassa di zucchero e codette colorate (in napoletano “diavulilli“).
Per la glassa mettere in pentola lo zucchero con l’acqua fino a farlo sciogliere ed ottenere “il filo allo zucchero” alzando il cucchiaio. A questo punto si versa in una coppa di creta e si lavora a lungo con un cucchiaio di legno finché il tutto  non diventa bianco, nel caso si indurisce un pò bisogna aggiungere il succo di limone.

Mettere in forno a 180-190° per 10 minuti circa.

Taralli dolci
Taralli dolci glassati

Buon appetito!

Roberta Intatto

Sitografia

http://www.maranatha.it/Festiv2/triduo/GiosPage.htm

http://liturgia.silvestrini.org/speciali/7.html

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