Colapesce incanta il Lanificio 25

LaCOOLtura questa volta vi porta al Lanificio 25, dove si è esibito per la prima volta a Napoli Colapesce, che ha incantato tutti i presenti: ecco il reportage.

Colapesce
PH Rosy Romano

 

11 Aprile, il Lanificio si colora di rosa salmone, quando Colapesce e la sua band si vestono con un completo di quel colore e sul palco, con alle loro spalle la scritta ‘Egomostro’, trasmettono una grande energia positiva e illuminano la serata.

Colapesce incanta il Lanificio. emozionato ed introverso, nonostante l’armatura di un coraggiosissimo rosa salmone, l’artista trasmette con profonda sensibilità i messaggi dei suoi testi ed accompagna il pubblico in uno stato di magia. La timidezza, caratteristica imprescindibile del cantante siciliano, si manifesta con frasi di ringraziamento verso un pubblico caloroso. colapesceBuona la prima, per un Colapesce all’esordio assoluto sul territorio napoletano, ed il Lanificio si è dimostrato perfetta location, una splendida cornice, uno scorcio di bellezza in una zona sfortunatamente degradata, come quei tanti luoghi − Napoli ne ha molti così − quasi nascosti da un muro di spazzatura, che però fanno apprezzare ancora di più l’atmosfera di questa città.

Il repertorio di Colapesce

La scaletta è composta da canzoni sia del nuovo CD, Egomostro, sia del precedente, Un meraviglioso declino, e si alternano come l’alternarsi delle chitarre per Colapesce, che si dimostra poliedrico ed in grado di passare da una canzone all’altra: da uno stile malinconico, anche con espressioni facciali di sofferenza, in scia con il primo album, ad uno stile più innovativo, più fresco, con un sound moderno ma non per questo meno forte del primo. Ma la caratteristica principale delle canzoni sono i testi, tanto belli da chiedersi perché ci ritroviamo con una scena del pop italiano ad un livello così basso, con la scarsa originalità che regna sovrana nel quotidiano mondo della musica che passa per le radio.

Bellissimo il momento in cui l’astratto mondo della musica incontra la concretezza e sulle parole «ma quanta luce i tuoi occhi… sento bruciare dei fogli» della canzone Restiamo in casa − di cui vi proponiamo il video in basso − Colapesce brucia realmente dei fogli, tra gli applausi del pubblico.

Ai concerti si imparano tante cose: Colapesce, con il Lanificio sullo sfondo, insegna che il bello esiste, anche dove meno te lo aspetti, e bisogna solo capire dove cercarlo.

Diego Sbriglia