Tutankhamon: storia, vita e scoperta della tomba

Tutankhamon, il re fanciullo, il faraone dimenticato. La scoperta della sua tomba nella Valle dei Re da parte dell’archeologo inglese Howard Carter ha scatenato un’ondata di grande interesse per la storia dell’antico Egitto e, naturalmente, nell’era moderna, il turismo nel paese.

Chi era Tutankhamon?

Tutankhamon nacque nel 1341 a.C. ad Amarna, il suo nome significa “l’immagine vivente di Amon”. Tutankhamon salì al trono all’età di nove anni dopo la morte del padre Akhenaton, diventando così faraone egiziano della XVIII dinastia, periodo noto come Nuovo Regno. Il Nuovo Regno è il momento di massima espansione dell’influenza egizia, al punto che talvolta si tende a parlare di impero.

Tutankhamon originariamente Tutankhanton, conosciuto come Re Tut o il Faraone fanciullo, è considerato dalla maggior parte delle persone come il più grande faraone egiziano di tutti i tempi, qualcosa di molto lontano dalla realtà, in quanto il regno di Tutankhamon non era affatto prominente. Durante il regno del re bambino non accadde nulla di straordinario; Tutankhamon è più rilevante per il suo contributo alla conoscenza dell’antico Egitto dopo la sua morte che per i suoi successi in vita.

La morte di Tutankhamon: le varie teorie

La mummia riflette che il faraone morì all’età di 19 anni, ma è ancora in dibattito quando e come morì esattamente. Il suo corpo è stato probabilmente danneggiato prima o immediatamente dopo la sua morte, rendendo difficili le indagini.

Recenti ricerche sul DNA hanno trovato un parassita trasmesso dalle zanzare che causa la malaria, indicando che Tutankhamon ha contratto molte infezioni di malaria. L’analisi del DNA ci ha fornito informazioni sull’albero genealogico. Tutankhamon probabilmente è stato il frutto di una relazione tra suo padre e sua zia, e si ritiene che sia stata la causa di diversi problemi medici cronici e deformità sofferte dal giovane re. Probabilmente non era in grado di camminare senza un bastone, a causa di una curvatura anormale della colonna vertebrale. Il faraone aveva anche l’epilessia e la palatoschisi.

Fino a poco tempo fa, si pensava anche che la morte di Tutankhamon fosse stata per omicidio, la prova principale fu un colpo alla testa, che diede origine a questa teoria. Il principale sospettato era uno dei suoi consiglieri, Ay, che salì al trono dopo la sua morte.

Perché il Re Tut è così famoso?

La ragione della sua fama si deve al fatto che la sua tomba è rimasta completamente intatta per più di 3000 anni. Nel 1922, l’archeologo britannico Howard Carter portò alla luce la tomba di Tutankhamon contrassegnata con il numero KV62, trovata nella Valle dei Re.  La valle dei Re è un’area geografica dell’Egitto di rilevante importanza archeologica, situata nei pressi dell’antica Tebe l’odierna Luxor.

La tomba conteneva favolosi tesori che aiutaronò gli egittologi a comprendere meglio il processo di mummificazione. La scoperta ha fatto notizia in tutto il mondo, ciò che impressionava di più la gente non era la mummia di Tutankhamon, ma le offerte sepolte con lui, descritte da Carter come uno “strano e meraviglioso guazzabuglio di oggetti straordinari e belli”.

La tomba di Tutankhamon

La tomba rispetto a quella di altri faraoni era piuttosto piccola, solo 110 metri quadrati. Le dimensioni della tomba, probabilmente, si deve al fatto che morì improvvisamente e non ci fu tempo per fare una tomba più grande. Un altro suggerimento è che questa tomba ha ancora camere nascoste che devono ancora essere scoperte. Lo spazio conosciuto è diviso tra la scalinata, il corridoio, l’anticamera, la camera funeraria e la camera del tesoro.

Descrizione dell’interiore della tomba

Le pareti della camera funeraria erano le uniche decorate con dipinti che facevano riferimento al rituale funebre e alla sepoltura del monarca. Su entrambi i lati della porta della camera funeraria, come se fossero sentinelle, apparivano statue di legno che in realtà rappresentano il faraone stesso.

L’anticamera, conteneva una moltitudine di statue di animali affiancati da tre letti di legno dorato: due mucche che rappresentavano Mehetueret, dea della fertilità; due effigi della leonessa Mehet e una figura di Anmut con corpo di ghepardo e testa di ippopotamo. Uno dei mobili più preziosi era il trono, ricoperto di oro e pietre preziose, con zampe di leone e serpenti alati sulle braccia. Un altro pezzo eccezionale è, tra i mobili, un’arca di legno stuccata, la cui superficie è adornata da scene del faraone che combatte contro il caos, contro i nemici e contro gli animali della steppa.

trono

La maschera mortuaria

Il più grande tesoro, e forse il più emblematico oggi, era la maschera mortuaria del re, che conteneva più di sei chili d’oro, intarsiata con corniola, lapislazzuli, turchese e altre pietre preziose. Le maschere mortuarie sono solitamente pensate per costituire un ritratto idealizzato del defunto.

Tutankhamon

Sulle bende della mummia erano deposti numerosi gioielli e amuleti; essa era inoltre coperta da una grande struttura in legno e da un sarcofago d’oro. Tutankhamon è stato chiamato Re Tut dalla scoperta della tomba.

Carter trascorse quasi un decennio a catalogare i 5398 oggetti della tomba; inaugurata ufficialmente il 17 febbraio 1923 con la presenza di famosi archeologi e rappresentanti del governo. Finora, la tomba del faraone Tutankhamon è l’unica tomba reale scoperta in Egitto che non è mai stata aperta o saccheggiata prima, rendendolo uno dei reperti archeologici più famosi del XX secolo. Grazie alla sua gloriosa sepoltura, Tutankhamon fece di più per il progresso dello studio moderno e l’interesse per la storia egiziana di tutti gli altri faraoni messi insieme.

Dove si trovano oggi gli oggetti trovati della tomba?

Oggi, gli effetti personali di Tutankhamon, tra cui la sua maschera mortuaria d’oro, sono esposti al Museo Egizio del Cairo, ma saranno presto trasferiti al GEM – Grande Museo Egizio, che è in costruzione nelle vicinanze delle piramidi di Giza.

Dove si trova la mummia di Tutankhamon?

La mummia trovata all’interno del sarcofago è molto fragile, il che rende difficile lo spostamento nel museo. La mummia si trova ancora all’interno della tomba.

Predecessore e padre di Tutankhamon: Akhenaton

Il padre di Tutankhamon era Akhenaton, responsabile di instaurare la credenza monoteistica nell’antico Egitto. Akhenaton aveva inaugurato il culto del Dio Aton, Dio del Sole, probabilmente mosso da un desiderio di limitare le prerogative della casta sacerdotale e concentrare il potere intorno alla sua persona. Egli decreto che le 2000 divinità tradizionali, che avevano protetto l’Egitto per più di mille anni, fossero relegate nell’ombra.

Per i sacerdoti tradizionali, che avevano dedicato tutta la loro vita agli antichi dèi ed erano stati estremamente potenti fino ad allora, avevano praticamente governato il paese, tutto ciò fu una catastrofe. Akhenaton ha iniziato ad acquisire nemici pericolosi. Era il quinto anno del suo regno e Akhenaton voleva chiaramente rompere con il passato.

Akhenaton era riuscito a stabilire una nuova città, un paradiso religioso nel deserto. Ma tutto cominciò a sgretolarsi. I suoi sudditi, anche quelli che vivevano nella sua città, non avevano realmente abbandonato gli altri dèi e il faraone venne a conoscenza del tradimento. Ordinò di cercare tutte le immagini degli antichi dèi e distruggerle, specialmente quelle del re di tutti i re, Amon-Ra.

Fine del regno di Akhenaton

Durante questo periodo circolava l’epidemia della peste, che poteva uccidere il 40% della popolazione e, poiché era faraone, Akhenaton fu ritenuto responsabile della disgrazia. Era ovvio per i suoi sudditi che la catastrofe era dovuta al fatto che aveva offeso gli antichi dèi.

Tredici anni dopo la fondazione della sua città, Akhenaton morì. C’è chi crede che sia stato ucciso affinché il suo regno finisse e, se a Tutankhamon fosse stato permesso di salire al trono, sarebbe stato più facile controllare la situazione perché era molto giovane.

La città fu abbandonata e in seguito sistematicamente distrutta, cancellata dalla memoria, insieme al culto di Aton e lo stesso Akhenaton, che per lungo tempo fu ricordato solo per essere, probabilmente, il padre di Tutankhamon, che sarebbe stato il figlio di un’altra delle sue mogli, Kiya. Un’altra della moglie di Akhenaton fu la bellissima Nefertiti, la quale ricevette il titolo di Grande Moglie Reale e uguali poteri.

Quando morì Akhenaton gli egiziani cancellarono il suo nome dai registri, distrussero la sua tomba e lo stesso accadde a suo figlio. I successori di Tutankhamon si dedicarono consapevolmente a cancellarlo dalla storia e la sua tomba fu dimenticata. Dopo Akhenaton nessun faraone egiziano ha mai cercato di cambiare l’ordine stabilito o di sfidare gli dèi.

L’ascesa al trono di Tutankhamon

Quando salì al trono all’età di nove anni, il paese era ancora impantanato nel caos scatenato dalla decisione del suo defunto padre, Akhenaton, di sostituire la religione politeista egiziana con una monoteistica. Secondo quanto riferito, un consigliere reale di nome Ay manipolava il giovane re come un burattino, in particolare per eliminare la politica di Akhenaton e ripristinare gli amati antichi dèi e i loro templi.

Era al potere da tre anni quando decise di ripristinare il culto tradizionale e abolire quello imposto dal “faraone eretico“. Così, restituì il potere ai sacerdoti del dio Amon. Inoltre, riparò i danni e ricostruì i templi distrutti dopo il regno di Akhenaton.

Chi era la moglie di Tutankhamon?

Tutankhamon all’età di otto anni sposò la sua sorellastra Ankhesenamun, c’è poca conoscenza di Ankhesenamun; il suo nome significa “vive attraverso Amon”. Ankhesenamun è figlia di Nefertiti e Akhenaton; quindi, Nefertiti oltre ad essere la matrigna di Tutankhamon, è anche sua suocera. Le relazioni familiari di questo faraone sono ulteriormente complicate dall’usanza reale dell’incesto, non rara all’epoca.

La scoperta di Howard Carter

Carter non ha mai studiato archeologia ma la scoperta della tomba piena di tesori di Tutankhamon ha reso Carter l’archeologo più famoso del mondo. Da adolescente, per le sue doti artistiche, fu assunto per lavorare a uno scavo. Carter copiò dipinti e geroglifici dai templi e alla fine divenne lui stesso un archeologo.

Nel 1914 Carter ottenne il permesso dalle autorità egiziane di scavare nella Valle dei Re. Oltre al suo istinto, Carter aveva alcuni indizi. Sapeva che in altri scavi erano stati trovati oggetti con il nome di Tutankhamon, che non appariva in quasi nessun documento.

Carter, che aveva trascorso i cinque anni precedenti scavando nella Valle dei Re, non trovò nulla di veramente rilevante. Uno dei bambini che stava consegnando acqua agli operai della sua spedizione inciampò su una pietra insolita. Il ragazzo informò il suo datore di lavoro e cominciò a ripulire il terreno, all’improvviso si rende conto che la pietra in questione era in realtà il gradino di una scala tagliata nella roccia. Ripulendo il terreno accumulato nel corso dei secoli si imbatté in una porta stampata con sigilli ovali e geroglifici.

Prima di Carter nessuno sapeva di Tutankhamon. Tutankhamon era un faraone minore, di cui erano disponibili poche informazioni. Nessuno sapeva chi fosse. Ma una volta che Carter trovò la sua tomba divenne il faraone più famoso del mondo. “Carter non solo scoprì la tomba, ma Tutankhamon”.

carter

Carter e il suo finanziere, il conte di Carnarvon, vendettero al quotidiano londinese “The Times” l’esclusività della storia per 4.000 sterline all’epoca (circa 2,4 milioni di dollari oggi). Ma questa non è la storia di un singolo uomo, bensì del lavoro che ha coinvolto una grandissima squadra, tra cui molti egiziani che sono rimasti anonimi.

Influenza nella cultura di massa

Tut – Il destino di un faraone (Tut), miniserie televisiva statunitense-canadese del 2015 diretta da David Von Ancken, è liberamente basata sulla biografia del faraone egizio, interpretato da adulto da Avan Jogia.

Tutankhamon è citato numerose volte nella serie televisiva Anubis, andata in onda tra il 2011 e il 2013, ed è un personaggio fondamentale in quanto le prime due serie ruotano attorno a leggende e storie che lo riguardano.

Nel videogioco Assassin’s Creed: Origins è presente un DLC dal titolo La Maledizione dei Faraoni, nel quale Tutankhamon è uno dei boss da affrontare.