Robin Hood – L’origine della leggenda: il film

Torna nelle sale il famigerato principe dei ladri che ruba ai ricchi per donare ai poveri. Robin Hood – L’origine della leggenda mostra una versione del personaggio, sospesa tra Medioevo e giorni nostri. L’opera, diretta dall’inglese Otto Bathurst, ha appena esordito nei cinema italiani balzando subito al secondo posto tra le pellicole più viste. Il film, di produzione statunitense, dalla durata che sfiora le due ore, si discosta parecchio dalle precedenti versioni cinematografiche del personaggio. Robin Hood – L’origine della leggenda appare così una moderna rivisitazione del ladro di Sherwood. Costumi e battute stonano col periodo vissuto dal protagonista, allontanandolo dal medioevo per consentirgli di familiarizzare meglio con lo spettatore. La volontà del regista di donare al principe dei ladri doti quasi da super eroe marveliano traspare evidente anche nello svolgimento della trama narrata. Parecchie le scene d’azione che si susseguono freneticamente a discapito di dialoghi poco curati a tratti banali.

La pellicola narra le eroiche gesta del valoroso Robin di Loxley (interpretato da Taron Egerton), cavaliere crociato fedele al vecchio sovrano d’Inghilterra. Il protagonista fa rientro a Notthingham due anni dopo la sua annunciata scomparsa trovando quivi soltanto miseria e corruzione. Ne nascono subito vari dissapori con lo sceriffo della città che lo condurranno a cercare riparo nella vicina foresta. Proprio nel cuore di essa Robin Hood assembla un esercito di uomini pronti a tutto pur di riconquistare la libertà perduta a causa del tirannico regno. Dirigendo tale rivolta l’abile arciere proverà anche a riconquistare il cuore della intraprendente Lady Marian.

Un Robin Hood tra super eroe e 007

Robin Hood - L'origine della leggenda

La critica non ha risparmiato i suoi pungenti giudizi riguardo al nuovo film che vede protagonista l’arciere di Sherwood. Robin Hood – L’origine della leggenda appare infatti un esperimento cinematografico così sfacciato ed orientato in chiave moderna da rendere il protagonista completamente anacronistico. Pochissimi critici sembrano avere apprezzato l’originalità  nonché il coraggio mostrato da Otto Bathurst nel voler attualizzare al massimo i personaggi del racconto. Secondo alcuni l’arciere inglese presenterebbe molti dei tratti caratterizzanti un tipico super eroe nato dalla penna del compianto Stan Lee.

I diversi costumi utilizzati per vestire l’attore gallese Taron Egerton appaiono indicati per venire indossate nel corso di audaci passerelle di moda. La somiglianza più calzante tra quelle proposte, tenendo conto soprattutto dell’abbigliamento, si ha forse col personaggio di Arrow. Il protagonista indossa verde calzamaglia con tuta ultraderente dal medesimo colore richiamando alla mente, quanto a battute e movenze, proprio il moderno arciere. Altri ritengono che tale Robin Hood rappresenterebbe una sorta di James Bond medievale in calzamaglia. Alcuni ancora ne vedono la improbabile fusione tra i personaggi di Zorro e Tarzan. Lo schiaffo maggiore provenuto dalla critica consiste nel continuo sforzarsi di trovare svariati personaggi somiglianti al nuovo Robin Hood. Tutti in qualche modo a lui paragonabili o vagamente somiglianti, tranne che il Robin Hood storico.

Robin Hood – L’origine della leggenda: un successo spartiacque

Robin Hood - L'origine della leggenda

Robin Hood – L’origine della leggenda segna uno spartiacque con le precedenti versioni interpretate dai vari Kevin Kostner e Russel Crowe. Il film appartiene al discusso filone hollywoodiano che vuole le grandi opere letterarie rivisitate in modo da apparire più familiari possibile allo spettatore. Si tende così ad azzerare il rischio della poca vendibilità a discapito della credibilità stessa del prodotto. Medesima tipologia di esperimento già effettuato nel film King Arthur – Il potere della spada. Paradossale, ma non certo incredibile, che il film abbia raggiunto ottimi incassi in tutte le sale nelle quali è stato trasmesso. Le nuove generazioni danno ragione, biglietti alla mano, alla scelta di contestualizzazione moderna dei classici. Come a voler dire, rubo ai vecchiper donare ai nuovi.

 

Davide Gallo