Novembre nella storia delle hit parade: prima settimana

Novembre

Hot Chocolate – “You Sexy Thing” (02-09 Novembre 1975)

Un celebre brano disco diventato, abbastanza inopinatamente, un piccolo classico grazie al suo ricorso in parecchie commedie cinematografiche, tra le quali ricordiamo naturalmente “Full Monty”. Utilizzando i più classici stilemi del nefasto genere musicale, che forse allora non erano neanche poi così delineati, il pezzo riesce ad imporsi nelle classifiche in tutto il mondo grazie a un ritornello accattivante (al limite del cheesy più corrivo), e da un testo decisamente poco pretenzioso.

Duran Duran – “The Wild Boys” (28 Ottobre-04 Novembre 1984)

Il brano per eccellenza dei Duran Duran, anche se ad onor del vero uno dei più inflazionati e meno ispirati della band, nonché uno dei maggiori responsabili dell’ingiusta equazione new romantic = tamarri. Il pezzo ha comunque una sua personale raison d’etre ma non è in alcun modo rappresentativo del genere o del gruppo.

Bill Medley – “The Time Of My Life” (01-07 Novembre 1987)

Altro classico divenuto tale in seguito al suo inserimento all’interno della colonna sonora di un film. Il film in questione è il blockbuster adolescenziale “Dirty Dancing”, cult venerato dai nostalgici nonostante la disarmante pochezza di contenuti. Il pezzo non è da meno, sfoggiando la tipica, pleonastica tracotanza di certe produzioni anni ’80, sempre in bilico tra parossismo e parodia.

Sheryl Crow – “All I Wanna Do” (30 Ottobre-06 Novembre 1994)

Brano inaugurale della famosa cantautrice americana. Spesso annoverato fra i nuovi classici del rock sebbene del genere abbia ben poco. Sarebbe più onesto definirlo un esempio (abbastanza pigro, a dire il vero) di pop-rock dalle decise venature country. Una sorta di vorrei-ma-non-posso in musica, abbastanza da distinguersi dalla massa e da farsi apprezzare da un pubblico semi-alternativo, troppo poco per reggere il paragone con colleghe come Alanis Morissette o Shirley Manson.

Touch And Go – “Would You…?” (01-07 Novembre 1998)

Esperimento interessante, anche se non inedito, quello di miscelare sapientemente due generi musicali apparentemente inconciliabili quali il jazz e la House music. Pezzo dai pochi, ma inconfondibili, elementi che ha il merito di catturare l’ascoltatore occasionale sin dal primo contatto e che riesce a primeggiare nelle classifiche di tutta Europa grazie alla presenza massiccia in pubblicità di ogni sorta.

Hilary Duff – Wake Up” ( 30 Ottobre-06 Novembre 2005)

Anni prima delle sue ben più trasgressive colleghe, fu lei la prima star Disney a cimentarsi in una carriera nel mondo del pop. Tentativo fallito di creare una teen star acqua e sapone, quando sia il teen pop che la (fasulla) virginale pudicizia adolescenziale erano passati di moda da anni. Magari, se prodotta alla fine degli anni ’90, un brano del genere avrebbe potuto anche avere un seguito, ma nel 2005 non è altro che un pezzo molto, molto brutto. Lei cercherà di riciclarsi in versione soft porno qualche anno dopo, massacrando un pezzo dei Depeche Mode con dei risultati alquanto discutibili.

Lumineers – “Ho Hey” (28 Ottobre-04 Novembre 2012)

Ballata folk-rock, piuttosto delicata e intimista che non ha bisogno di molte presentazioni. Diventa incredibilmente una hit mondiale nonostante il genere di cui si fa promotrice fosse allora poco avvezzo alle classifiche. In un certo qual senso funge da apripista per certe soluzioni musicali recentemente rivalutate.

Per questa settimana è tutto, alla prossima per un altro articolo!

Alfredo Gabriele Galassi

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