Gabriele Finaldi: il direttore napoletano della National Gallery

Gabriele Finaldi non è un semplice rappresentante della città del sole, del mare e del buon gusto in visita nella capitale britannica, ma dal mese di agosto è il nuovo direttore della National Gallery.

Gabriele Finaldi
Gabriele Finaldi

C’è da precisare, in verità, che pur parlando un perfetto italiano, pur avendo ricevuto una spiccata educazione artistica, musicale e letteraria con forti impronte partenopee ed italiche, Gabriele Finaldi è nato a Londra nel 1965, figlio però di padre napoletano.

Uomo di notevole erudizione, conoscitore d’Arte in maniera approfondita, Finaldi non è nuovo ad incarichi di così elevato prestigio, infatti prima della attuale nomina il Museo del Prado di Madrid era la sua casa, anche qui ha dato dimostrazione di innate capacità conoscitive ed allo stesso tempo gestionali essendo responsabile e titolare di importanti cariche dirigenziali nonchè curatore di famosi allestimenti.

Il suo carisma, la sua passione per il lavoro e per la cultura in generale, hanno reso Gabriele Finaldi uno degli uomini più apprezzati ed anche più rimpianti, al momento del suo addio, in territorio iberico, soprattuto dai cultori dell’Arte. L’incarico che lo pone alla guida del secondo museo d’Inghilterra per numero di visitatori è stato addirittura avvalorato dal consenso delle più importanti cariche istituzionali del Regno Unito, notevolmemte soddisfatte di affidare un patrimonio tanto prestigioso nelle mani di una figura competente quanto propensa ad accentuare il processo evolutivo della National Gallery.

Le coincidenze ed il caso hanno segnato la vita di Finaldi: dopo aver acquisito una Laurea presso il Courtald Institute of Art decide di raggiungere l’Italia ed a Napoli comincia un periodo di specializzazione approfondendo la pittura e la vita di Jusepe de Ribera meglio conosciuto come Lo Spagnoletto. Paradossalmente la biografia dell’artista spagnolo trapiantato a Napoli sembra riproporsi in maniera inversa inquadrando però la figura di Gabriele Finaldi: entrambi diventeranno padri di sei figli, la Spagna avrà un ruolo da protagonista nella vita di ciascuno di essi ed il fil rouge che lega entrambi è proprio il grande potere dell’Arte.

VKC75BBR7024-U1040245505760072-U1040247111577618G-79x110@LaStampa-NAZIONALEIl legame con il paese d’origine è attualmente molto forte, le radici sono tutte in Campania, per la precisione nel piccolo paese di Poggiomarino; appena possibile, in maniera periodica Gabriele Finaldi ritorna a far visita ad amici e parenti più prossimi, ma la sua presenza in Italia è legata anche ad importanti eventi di carattere istituzionale e culturale.

Molteplici sono le collaborazioni internazionali che hanno visto la sua partecipazione, soprattuto quando sono sorte le prime comunicazioni tra il Museo di Madrid ed il Museo di Capodimonte negli anni tra il 2011 ed il 2012. La città di Napoli occupa un posto primario nel cuore del nuovo direttore della National Gallery che ha saputo apprezzarla sia in uno dei periodi forse più tragici della storia del capoluogo campano, l’epoca del post- terremoto, ma anche oggi giorno che ha potuto godere delle innovazioni dal punto di vista logistico, come il miglioramento dei trasporti ma ancor più il completamento di molti cantieri artistici all’epoca appena iniziati.

Soddisfatto delle sue scelte, del suo lavoro e fiero in particolar modo di quest’ultimo, Finaldi ha delle sagge parole anche per i giovani che si affacciano al mondo oggi, consigliando loro di non farsi fermare dalla paura, di avere coraagio ed affrontare imprese rischiose per ottenere grandi risultati.

Non si può essere altro che fieri di un napoletano così.

Vincenzo Morrone

Fonti: http://www.thetimes.co.uk/tto/arts/article4331613.ece

http://www.lastampa.it/2015/03/19/cultura/gabriele-finaldi-un-italiano-a-londra-alla-testa-della-national-gallery-0X5tzFvLCpf2gVRPJ3AQKI/pagina.html

www.artribune.com