La fotografia, a metà degli anni Settanta, ha subito una contaminazione per quanto riguarda lo stile e il genere. Essa, in crescita già da qualche anno concettualmente, si è rapportata alle altre discipline determinandone la storia e la natura.
In questo contesto, alla George Easteman House di Rochester, è stata inaugurata la mostra “New Topographics – Photographs of a Man-Altered Landscape”, caratterizzata da un’attenzione ai temi in voga in quel periodo.
“New Topographics – Photographs of a Man-Altered Landscape”
La mostra fotografica, curata da William Jekins ed inaugurata nel 1975, ha rivelato la grande riflessione sviluppatasi intorno al paesaggio urbanizzato. I nove autori delle foto – Henry Wessel Junior, Stephen Shore, Robert Adams, Lewis Baltz, Joe Deal, Bernd e
La figura di Robert Adams
Robert Adams, nato nel 1937, è il fotografo che ha dimostrato di avere un profilo molto più articolato degli altri otto artisti. Infatti, dai soggetti fa trapelare una partecipazione emotiva che fa da contraltare al modo di vedere la fotografia nella “New Topographics”. Col passare del tempo, si può notare come l’emotività, portata all’esasperazione dallo stesso fotografo, si sia trasformata facendo divenire il fulcro delle sue opere una ricerca della bellezza. Una delle serie più significative realizzate è stata “What We Bought: The New World”: 193 fotografie realizzate tra il 1970 ed il 974 in Colorado. Non a caso, alla mostra “New Topographics – Photographs of a Man-Altered Landscape” Adams è l’artista che ha avuto più successo. È proprio qui che Robert Adams, attraverso ironia e nostalgia, ha evidenziato i paradossi generati dall’uomo e l’urbanizzazione. In merito a ciò, egli ha infatti affermato:
“Le immagini registrano cosa abbiamo acquistato, cosa abbiamo pagato, e cosa non abbiamo potuto comprare. Documentano una separazione da noi stessi e dal mondo naturale che professavamo di amare”.
Ilaria Cozzolino
Fonti
Bibliografia: Una storia della fotografia del XX e del XXI secolo a cura di Walter Guadagnini.
Sito: Yale University Art Gallery; Fotologie
Immagini: Google