Il diario di Bridget Jones: l’analisi del film

Il diario di Bridget Jones è una commedia romantica uscita nel 2001. Nel cast un’eccezionale Renée Zellweger, oltre che Colin Firth e Hugh Grant.

Ricordate quando a scuola la maestra vi chiedeva di scrivere una pagina di diario durante i giorni di vacanza? Di certo, leggere quelle pagine davanti alla classe, al rientro dalle feste, poteva causare un leggero imbarazzo ai bambini più timidi ma lungi dall’essere un imbarazzo minimamente paragonabile a quello che proverebbe Bridget Jones nel leggere il suo.

Il diario di Bridget Jones

Il diario di Bridget Jones è una commedia romantica all’inglese tratta dal romanzo bestseller di Helen Fielding, che fa la sua uscita nelle sale cinematografiche nel 2001 e diventa subito un campione di incassi in tutto il mondo. La protagonista è ovviamente Bridget (Renée Zellweger), una trentenne alle prese con i tipici problemi della vita: il lavoro, le delusioni amorose, il peso. La povera Bridget sfortunatamente si ritrova ad affrontarli tutti, contemporaneamente.

Purtroppo non è mai piacevole se a far notare tutto ciò che non ti piace della tua vita è un famoso avvocato, affascinante, con un terribile maglione con una renna ricamata regalatogli dalla madre per Natale. Parliamo di Mark Darcy (Colin Firth), la controparte di Bridget, il cui peculiare tratto scorbutico del suo carattere risulta analogo a quello di Ebeneezer Scrooge di Charles Dickens.

Così Bridget dopo questo spiacevole incontro all’annuale buffet di Capodanno organizzato dalla madre, decide di rivoluzionare la sua vita iniziando un diario in cui avrebbe scritto «tutta la verità su Bridget Jones, nient’altro che la verità». Diciamo che perdere dieci chili, smettere di fumare e bere di meno, sebbene possa sembrare un’impresa titanica, rappresenta sicuramente un’alternativa allettante al rimanere zitella e all’«essere divorata dai cani alsaziani».

Il diario di Bridget Jones

Effettivamente Bridget Jones, nonostante il film sia ispirato al romanzo di Jane AustenOrgoglio e pregiudizio, ha ben poco delle classiche paladine. Anzi, Bridget è cicciottella, fumatrice incallita e per nulla elegante nei modi, con un vocabolario alquanto colorito. La protagonista non rispecchia per nulla le principesse delle fiabe.

Al contrario, la sua propensione alle figuracce e il suo essere una naturale calamita per i momenti imbarazzanti, la rendono la persona meno adatta ad inserirsi nella compita società londinese che fa da sfondo alle vicende di Bridget. Ed è proprio questo che fa risaltare il personaggio e lo rende tanto simpatico al pubblico.

Bridget, con i suoi modi poco ortodossi si allontana dalla impeccabile, raffinata e borghese Londra, mostrando in questo modo una nuova generazione che si avvia verso la modernità di pensiero e di abitudini.

Il diario di Bridget Jones

Proprio per questo suo essere provocatrice e irriverente, la protagonista attrae il suo datore di lavoro, Daniel Cleaver (Hugh Grant), con il quale inizia una relazione apparentemente idilliaca. Apparentemente poichè Daniel viene descritto come «un genio del sesso serio e perbene» ma dei due ultimi aggettivi non resta niente poiché, nell’arco di poco tempo, si trasforma nel fidanzato perfetto di un’altra donna.

A scapito dei suoi buoni propositi ecco l’ennesima delusione per Bridget! Nuovamente senza un compagno, perennemente con i suoi chili di troppo, con una sigaretta in una mano e un cocktail nell’altra, almeno può contare sul suo gruppo di «compagni di sventura», come lei cinici e abbonati ai fiaschi.

Il diario di Bridget Jones

La situazione ovviamente, come vuole ogni commedia che si rispetti, si ribalta e questa volta, essendo partiti da una situazione fortemente negativa non può che aspirare a traguardi migliori. Il colpo di scena: Mark Darcy, lo snob avvocato, si dichiara innamorato di Bridget. L’inaspettato cambiamento, che di sicuro non risulta così inaspettato per i fan della Austen. Dunque nonostante i litigi, le offese, un’esilarante rissa e i momenti di puro imbarazzo, si sa che gli opposti si attraggono quindi l’happy ending non poteva che presentarsi con un bacio sotto la neve tra i due protagonisti.

Renée Zellweger ha ricevuto a pieno merito la nomination all’Oscar come migliore attrice protagonista ed effettivamente è stata la sua perfetta interpretazione del personaggio a rendere Il diario di Bridget Jones uno dei film con i maggiori incassi cinematografici di tutti i tempi.

Celia Manzi