I Blue tornano (in sordina)

Pausa di riflessione

Dal 2001 al 2003 i Blue hanno vissuto quelli che si potrebbero definire gli anni d’oro della loro carriera, interrompendo quest’ondata di successo con un’inaspettato cambiamento di prospettive: il gruppo si scioglie nel 2005 senza alcuna notizia ufficiale.

In molti si sono chiesti come mai questi ragazzi, che guidavano ininterrottamente le classifiche con i loro singoli, abbiano preso una decisione così importante e drastica. Pare proprio che i membri del gruppo, Duncan James, Lee Ryan, Simon Webbe e Antony Costa, volessero provare ad emergere come cantanti solisti ed una prova di questa decisione sono stati gli album che in seguito ogni membro della boy band ha pubblicato autonomamente scindendosi dalla collaborazione col gruppo.
In realtà i ragazzi non hanno mai pensato di eliminare completamente dalla scena discografica i Blue in quanto tali, hanno semplicemente optato per una pausa di riflessione, forse per capire quale dovesse essere davvero la loro strada e che cammino dovessero percorrere. Resta però ancora un mistero se questo cambiamento sia stato giusto o meno, se abbia giovato al loro successo o se, al contrario, non abbia comportato un calo irrimediabile delle loro vendite e dell’appoggio da parte dei fan.

I Blue: la carriera

Nell’arco dei tre anni e mezzo della loro carriera, la band inglese ha pubblicato 3 album di inediti: nel 2001 All rise, album di debutto contenente i singoli All Rise, seguito da Too Close, If You Come Back e Fly By II, l’album fin da subito mostra il sound pop dei Blue ed il loro inconfondibile stile. Nel 2002 esce il secondo album One Love ed i singoli estratti sono U Make Me Wanna e One Love. Il disco in più contiene una collaborazione di Elton John, con il quale i Blue hanno inciso una seconda versione di Sorry seems to be the hardest word; nel 2003 esce l’album che probabilmente ha riscosso più successo tra tutti: Guilty. I singoli estratti, che un po’ tutti conoscono, sono Guilty, Bubblin’ e Breathe Easy. L’ultimo singolo, Breathe Easy, con l’aiuto e la traduzione di Tiziano Ferro, è stato anche inciso e cantato dai ragazzi in italiano nella versione A chi mi dice (segno del fatto che in italia fossero davvero amati).
In seguito a questi album i Blue hanno pubblicato anche una collezione delle loro canzoni più famose raccogliendole in Best of Blue, finché il 2005 non segna la rottura definitiva. I membri del gruppo proseguono le proprie carriere individuali. Solo nel 2011 rientrano nuovamente sulla scena musicale come gruppo per rappresentare il Regno Unito all’Eurovision Song Contest 2011. Di lì a poco annunciano l’uscita del nuovo album Roulette per il 2013, inaugurano un nuovo tour mondiale e partecipano al reality The Big Reunion.

Blue

Il nuovo album: Colours

Ora pare che la situazione si sia del tutto stabilizzata tra i membri della band: e tuttavia ancora i media parlano poco del ritorno dei Blue, tant’è vero che sono ancora in pochi a sapere che il gruppo è di nuovo unito.

Oggi, 9 Marzo 2015, dopo aver promosso il nuovo singolo King of the world, i Blue fanno ufficialmente uscire il nuovo disco Colours, che attualmente è disponibile su Amazon e iTunes UK.

Simon Webbe in precedenza ha detto riguardo l’album: «sarà sorprendente: ho ascoltato le canzoni più e più volte. Abbiamo fatto la cover di You’re The Only One di Eric Benet e di alcuni altri pezzi insieme a brani originali. Non è stato un lavoro sotto costrizione, è stata un’esperienza straordinaria. È un disco più adulto, le nostre voci sono migliorate tanto e ci stiamo dirigendo in una direzione diversa. È un nuovo capitolo per noi e abbiamo molta più esperienza di vita».

La data di rilascio del disco in Italia non è ancora prevista ma ciò che è sicuro è che il gruppo farà tappa all’Alcatraz di Milano l’11 ottobre 2015.

Ora non resta che vedere se i colori dei Blue saranno in grado di ravvivare nuovamente i cuori e le radio dei fan di tutto il mondo, se saranno capaci di riportare tutti un po’ indietro nel tempo quando il loro sound pop era ancora qualcosa di sconosciuto e anche un po’ bizzarro, mantenendosi fedeli alle loro origini ma stando al contempo al passo coi tempi, sfruttando la nuova maturità ed i nuovi timbri vocali che in questi anni hanno raffinato.

Daniela Diodato