Dalla ricca tradizione popolare di Napoli emerge un’immagine di importanza storica e di ispirazione per numerose leggende, legata soprattutto alla dimora reale di Castel Nuovo. Poco più di cinquecento anni fa moriva la regina Giovanna II di Napoli, l’ultima discendente del casato angioino.
La voce popolare ha trasformato la regina Giovanna in una figura misteriosa, straordinariamente affascinante per la sua folle crudeltà. Molti uomini, personaggi illustri e ambiziosi, o semplicemente popolani di bell’aspetto, ebbero l’onore di scivolare nelle grazie della Regina Giovanna, trascorrendo folli notti d’amore.
Castel Nuovo possiede delle segrete sotterranee adibite a prigioni, in particolare due locali: uno noto con il nome di prigione della congiura dei baroni, l’altro fossa del miglio, una profonda buca nella qua
Una descrizione del raccapricciante buco avernale la si può anche leggere nella Storia dei Borbone di Napoli (libro IV, capitolo 7) di Alexandre Dumas: «[…] Da questa bocca dell’abisso, dice la lugubre leggenda, uscendo dal vasto mare, appariva un tempo, l’immondo rettile, che ha dato il suo nome a quella fossa.»
Il mostro fu scoperto dalle guardie in seguito alle indagini che si svolsero sulle misteriose scomparse dei prigionieri. Si dice che fu il re aragonese Ferrante a disfarsi del rettile tramite un trabocchetto: il coccodrillo fu pescato attraverso un’ancora e una coscia di cavallo, secondo alcuni avvelenata, e, una volta ucciso, fu imbalsamato e posto all’entrata di Castel Nuovo. Molte stampe dell’Ottocento raffigurano, infatti, il Maschio Angioino con la carcassa di un grosso animale appesa all’ingresso della fortezza.
Il mito del coccodrillo napoletano ha destato nuovamente interesse con la scoperta di uno scheletro, avvenuta nel 2004 durante gli scavi della metropolitana, in piazza Municipio. Il ritrovamento dello scheletro ha attir
Sitografia:
http://archiviostorico.corriere.it/2004/marzo/21/Napoli_spunta_coccodrillo_della_leggenda_co_9_040321028.shtml
http://www.ilmediano.it/apz/vs_art.aspx?id=2186
A. Dumas, Storia dei Borbone di Napoli, http://www.repubblicanapoletana.it/menuborboni.htm
Giovannina Molaro