Guni, una fantastica avventura [RECENSIONE IN ANTEPRIMA]

Può un fumetto per bambini essere godibile anche dai lettori più grandi?

È questa la domanda che si sono posti Tauro e Chiara Karicola, rispettivamente sceneggiatore e disegnatrice, entrambi abruzzesi, e a cui hanno risposto con Guni – Una fantastica avventura, la loro nuovissima graphic novel pubblicata da Tunué per la collana Tipitondi in uscita a maggio e presentato in anteprima al Napoli Comicon 2018.

Questa fiaba a fumetti è ambientata in un mondo magico chiamato Sfera in cui crescono e vengono addestrati i Gudlak, piccole creature magiche che dopo un duro addestramento vengono assegnati a un bambino terrestre per proteggerlo ed aiutarlo a realizzare le sue attitudini. Il Guni protagonista della storia è un piccolo unicorno neonato destinato a diventare un Gudlak.

Guni è quindi una simpatica creatura tenera e cucciolosa? Ebbene no.

Guni è odioso. Antipatico, arrogante, supponente e combinaguai. Ma non guai simpatici e divertenti: guai veri. La sua caratterizzazione è stata scelta sia per rappresentare ai più piccoli la crescita e la responsabilizzazione, naturalmente, sia per sovvertire completamente gli schemi classici. Qui l’animale maestoso, fiero e saggio per antonomasia diventa il più rompiscatole di tutti.

Guni, nome scelto come omaggio ai Goonies spielberghiani, è attorniato da Corrado, un tigrotto, Printil, una sirenetta e Delpi, un uccellino, i tre compagni che suo malgrado si ritrovano coinvolti nell’avventura che caratterizza la storia.

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I quattro protagonisti della storia.
(© Tunué 2018)

L’avventura prende gli schemi del classico romanzo di formazione con una morale educativa che insegna l’importanza dell’amicizia ma soprattutto della coltivazione delle proprie attitudini individuali per l’autorealizzazione, cosa che, e mi assumo il rischio di sembrare retorico nel dirlo, è un insegnamento fondamentale per la fascia d’età dei bambini dai sette anni in su a cui si rivolge esplicitamente la storia; tuttavia è disseminata di varie citazioni e di un tipo di umorismo, assolutamente non banale ed “infantile” nel senso peggiore del termine, che ne rendono molto piacevole la lettura anche ai più grandi.

I disegni di Chiara Karicola poi sono semplicemente meravigliosi. Le tavole sono un curiosissimo ed interessante ibrido fra un tratto tipico delle illustrazioni con colori molto morbidi e la gabbia libera all’americana con splash-pages d’impatto.

In sostanza, un ottimo lavoro che conferma l’assoluta qualità della proposta di Tunué e della collana Tipitondi oltre alla maestria di Tauro e della Karicola. Consigliatissimo se volete fare un utile regalo ad un bambino ma che sia apprezzabile anche da fratelli grandi o genitori.

Giacomo Sannino

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