Sludge Metal: 5 dischi per capirlo

Lo Sludge Metal è un genere musicale che nasce principalmente dalla fusione di due generi di grande influenza, ossia Doom Metal e Hardcore Punk. Esso ha origine e si diffonde in varie zone degli Stati Uniti tra la metà e la fine degli anni ’80. Lo Sludge Metal è caratterizzato tipicamente dalla lentezza propria del Doom Metal e l’aggressività e la potenza sonora propria dell’Hardcore Punk. Sludge significa “Fango” e descrive al tempo stesso l’indolenza e la densità della musica.

Sludge Metal: origini e influenze

Lo Sludge Metal, nonostante il nome possa far intendere altro, nasce in contesti prettamente legati al Punk e in particolare all’Hardcore americano. Verso la metà degli anni ’80 molte band iniziarono a sperimentare col loro sound rigettando la rapidità forsennata tipica dei gruppi di tutta la scena per sposare uno stile più lento, influenzato in primis dai Black Sabbath.

Album come Album-Generic Flipper dei californiani FlipperMy War dei leggendari Black Flag contribuirono a creare una svolta importante nel Punk Rock americano innovandolo grazie a brani lunghi e lenti che preservavano il disagio e la rivolta sonora dell’Hardcore ma ora in chiave più dilatata e nichilista.

Molti complessi della costa ovest assimilarono la lezione dei Flipper e dei Black Flag con rispetto e riverenza, in particolare i Melvins. I Melvins, fondati a Montesano nel 1983, erano dediti inizialmente ad un Hardcore Punk abbastanza convenzionale, ma dopo aver assistito ad un concerto dei Black Flag nel 1984, la band decise di stravolgere la propria formula, adottando ritmi più lenti e impattanti e riff estesi e trascinati. Ancora oggi molti reputano i Melvins come i padrini dello Sludge Metal.

Non troppo diverse furono le vicende che portarono alla nascita della scena di New Orleans, forse la scena più unitaria nell’ambito dello Sludge Metal. Qui molte band a partire dall’inizio degli anni ’90 proposero un sound nuovo in reazione allo stile tipico delle band underground, facendosi influenzare grandemente sia da gruppi recenti come Black Flag e Melvins che da ensemble storici come i Black Sabbath, ed aggiungendo al mix tocchi di Southern Rock e Blues. Tra le band più autorevoli della scena di NOLA ricordiamo Eyehategod, Acid Bath, Crowbar e Down.

L’influenza dello Sludge si fece successivamente strada in buona parte degli U.S.A. ,dove si crearono svariate scene regionali.

Sludge Metal: caratteristiche

Come già detto, Lo Sludge Metal unisce le caratteristiche del Doom Metal e dell’Hardcore Punk creando una amalgama di violenza e indolenza.

La batteria si fa letargica, con molte sezioni suonate spesso in Half-Time, anche se non mancano brani più veloci e con parti ritmiche più vivaci. Le chitarre sono spesso adoperate con accordature ribassate anche di più toni, e sovente vengono utilizzate anche accordature in Drop (ossia con il Mi basso accordato di un tono sotto rispetto al resto delle corde) al fine di suonare più facilmente Riff e Power Chords. Le distorsioni si fanno ancora più dense e “fangose” rispetto al Doom Metal e allo Stoner Metal e probabilmente è questo l’elemento che ha contribuito al nome del genere. Il basso elettrico suona riff che si accodano spesso a quelli della chitarra ed anch’esso è distorto talvolta. Il cantato è molte volte “Harsh“, retaggio che lo Sludge prende dal Punk, anche se non mancano tecniche più estreme come il Growl.

I testi sono un’altra componente importante dello Sludge Metal. Come in altri generi di musica estrema, essi si focalizzano perlopiù sui temi più critici della società come la dipendenza dalle droghe (o la celebrazione del consumo di queste), malattia mentale, povertà, inquinamento, le ingiustizie e la violenza.

Fattore interessante del genere è la sua tendenza a creare scene peculiari, ognuna calderone di influenze diverse. E così negli anni sono nate band storiche che hanno saputo coniugare la sensibilità dello Sludge Metal con quelle di altri generi, come ad esempio i Mastodon che hanno creato uno stile peculiare partendo da un background di Metal tecnico e progressivo. Necessario è ricordare anche il filone dell’ Atmospheric Sludge Metal, corrente che ha saputo unire le trame dello Sludge Metal con sensibilità più moderne grazie a band come Neurosis e Isis.

Acid Bath-When the Kite String Pops (1994)

Sludge Metal

Gli Acid Bath hanno assunto nel corso degli anni le fattezze di una chimera quasi inarrivabile, lo status di band che era diventata di culto ma che a causa del destino ha dovuto interrompere la propria attività anzitempo. La causa di ciò è da imputare alla tragica morte del bassista Audie Pitre in un incidente stradale nel 1997, Dopo il quale ci sono voluti ben 27 anni prima di assistere all’effettiva reunion della band della Louisiana. Si aggiunge anche il fatto che per molto tempo la loro musica è stata irreperibile sia sui servizi di streaming che su Youtube a causa delle politiche interne dell’etichetta che ne detiene i diritti, ossia la Rotten Records.

La band nasce a Houma nel 1991, a pochi passi dal centro nevralgico New Orleans, dalla fusione di due band della zona chiamate Golgotha e Dark Karnival. Il miscuglio ribollente delle influenze di ciascun membro portò i nostri a sviluppare uno stile personalissimo, fatto di Death Metal, Grunge, Gothic Rock e lo Sludge Metal caustico tipico della scena di New Orleans. Un primo demo del 1993 intitolato Hymns of the Needle Freak permise loro di ottenere il contratto discografico dal quale scaturì la pubblicazione del loro primo LP, When The Kite String Pops del 1994.

Questo è un disco violento a partire dalla copertina, un autoritratto dipinto dal famigerato serial killer John Wayne Gacy in prigione. Nell’album convivono riff melmosi e deprimenti accesi improvvisamente da cambi di ritmo efferati e improvvisi, come nella opening track The Blue. Cheap Vodka è un brano breve dove il cantante Dax Riggs mette in mostra la sua tecnica di canto gutturale, con il resto della band che si lancia in intermezzi potenti ma che non si negano un certo piglio tecnico, soprattutto nella sezione ritmica.

Neurosis-Through Silver in Blood (1996)

Se nei primi anni a partire dalla sua concezione lo Sludge Metal era visto come semplice e banale propagazione di un suono di stampo Sabbathiano, lento e cupo ma comunque ancora legato a strutture ed estetiche tipiche del Doom Metal e del Punk senza grande spazio per l’innovazione, i Neurosis riuscirono a creare una formula fino a quel momento inusitata, se non altro intravista da band che si muovevano in ambiti più Industrial come Swans e Godflesh.

i Californiani, formatisi a Oakland nel 1985, inizialmente si mossero su territori affini al Crust Punk e al Crossover Thrash per poi rinnovarsi nel 1992 con l’LP Souls at Zerocol quale praticamente inaugurano l’Atmospheric Sludge Metal e per molti critici anche il Post Metal. I membri del complesso rigettarono i canoni tipici dell’Hardcore, facendosi ispirare da Post Punk, musica industriale e dal Metal più all’avanguardia e sperimentando con tastiere, samples e tecniche di registrazione più sofisticate.

Questo nuovo corso portò dapprima al quarto album Enemy of the Sun e poi al capolavoro Through Silver in Blood del ’96. i Neurosis riescono qui a perfezionare la svolta iniziata con Souls at Zeroconiugando in maniera eccellente aggressione Punk, sperimentazione Industrial e Caos sonoro di stampo Sludge, e creando al tempo stesso trame cinematiche e narrazioni di grande pathos. la Title Track Through Silver in Blood esemplifica bene i punti chiave del disco, con una lunga introduzione di batteria dal sapore indiscutibilmente tribale che permane per buona durata del brano, in un climax ansiogeno e disperato. Locust Star mostra già subito il sound condensato e atmosferico che poi sarà tipico di band come Isis e Cult of Luna. Album importantissimo per il futuro del Metal.

Mastodon-Leviathan (2004)

Sludge Metal

I Mastodon, fondati nel 2000 ad Atlanta, sono tra le band che più hanno innovato i canoni dello Sludge, portandolo verso nuove vette di ricercatezza e musicalità. La band originariamente comprendeva il batterista Brann Dailor e il chitarrista Bill Kelliher, già membri del gruppo Mathcore Lethargy e della storica band Noise Rock Today Is The Day. I due in seguito incontrarono il chitarrista Brent Hinds e il bassista Troy Sanders, precedentemente del gruppo Sludge Metal Four Hour Fogger. Questa, a parte la breve parentesi col cantante Eric Saner, sarebbe stata la formazione fissa della band fino al 2025, anno dell’abbandono di Hinds pochi mesi prima della sua tragica morte in un incidente stradale.

A partire dalle loro prime registrazioni demo del 2000, I Mastodon hanno sempre sfoggiato senza remore il loro stile variegato ed in continua evoluzione, non facendo mistero dei differenti background di ciascun membro, mischiando diverse tempere e creando un colore fino a quel momento quasi inedito, fatto di esplosioni Metalcore, pesantezza Sludge, Psicotropia Stoner ed una certa affinità col Progressive Rock anni ’70.

La cristallizzazione arriva col secondo album Leviathan, splendido concept-album ispirato al classico di Herman Melville Moby Dick. Il sound della band si fa qui più progressivo, ma senza perdere la cattiveria del Punk e i riff titanici. Ogni brano si inserisce in un contesto di ri-narrazione del romanzo di Melville, elaborando i temi del libro in chiave lirica e anche prosodica, fornendo climax e anti-climax che si adagiano a questa visione della celebre storia di vendetta. L’opening track Blood and Thunder colpisce l’ascoltatore come un colpo di arpone descrivendo la voglia di rivalsa di Ahab nei confronti della balena, alternando melodie dissonanti a versi di furia Sludge. Fantastiche anche Iron Tusk e Aqua Dementia con la sua introduzione sincopata di chitarra e batteria.

Crowbar-Sonic Excess in Its Purest Form (2001)

I Crowbar nascono attorno alla figura del cantante e chitarrista Kirk Windstein, unico membro fisso dalla formazione del gruppo avvenuta nel 1990 e compositore e paroliere principale della band. Windstein, insieme al chitarrista Kevin Noonan, al bassista Todd Strange e al batterista Jimmy Bower (che poi diventerà chitarrista in pianta stabile degli Eyehategod) formò il suo nuovo gruppo dalle ceneri del vecchio progetto Crossover Thrash ShellShock, del quale anche Bower era un membro fisso, il quale era terminato a causa del suicidio dell’altro chitarrista Mike Hatch.

Windstein e i suoi compiono quindi un’inversione a U, passando dalla velocità disarmante del sound degli ShellShock ad uno stile più granitico e flemmatico, ben definito nell’album d’esordio Obedience thru Suffering del 1991. i Crowbar si aggiungono così a quella ristretta cerchia di band che istituisce lo Sludge a New Orleans insieme a Eyehategod e Acid Bath. Il loro suono nel corso degli anni si evolve ma conserva sempre e comunque, nonostante la rabbia eversiva delle origini Hardcore, un’estetica cupa, quasi affine al Southern Gothic letterario, che li rende ,tra i paladini dello Sludge, il gruppo forse più a contatto con le radici Doom Metal

Nel 2001 arriva Sonic Excess in Its Purest Formcol quale i nostri flirtano definitivamente con un sound più raffinato ed atmosferico, senza ovviamente perdere di vista il cantato sgolato e le distorsioni tonanti, ma aggiungendo comunque tocchi sapienti di chitarre armonizzate e progressioni ben studiate, come ad esempio nella opening track The Lasting Dose che si apre con una chitarra duale reminiscente dei Metallica di And Justice for AllImportante anche l’influenza del nascente Groove Metal, udibile in To Build a Mountain che si introduce con un riff super aggressivo, per poi lanciarsi in una serie di melodie di chitarra solenni e malinconiche. Melodia e devastazione all’unisono.

Melvins-Houdini (1993)

I Melvins non sono una band come le altre. Nel corso della loro lunghissima carriera iniziata nel 1983, che ad oggi conta 28 album, 6 EP, 7 album dal vivo, 8 compilation, e tanto altro tra bootleg e collaborazioni, i Melvins hanno sempre negato di appartenere ad un genere o ad una corrente, hanno sempre rifiutato le etichette che li volevano appartenenti ad un genere specifico. La loro unica vera propensione era (ed è ancora oggi) suonare musica potente, dilatata, a volte anche ostica, eccessivamente rumorosa, altre volte invece stranamente orecchiabile, il tutto sempre condito da un tocco di humour e nonsense che non guasta mai.

Dopo i primi demo Hardcore, la band di Buzz Osborne e Dale Crover, ispirata dalla svolta Sabbathiana dei Black Flag, imbocca una strada che non lascerà più. I primi due album, Gluey Porch Treatments Ozmasono manifesti di qualcosa di nuovo, paesaggi impervi di chitarre ruggenti e colpi di rullante (Dale Crover fa letteralmente scuola) visti attraverso un filtro allucinogeno che rallenta il tutto, una landa di roccia magmatica che esala vapori densi e marziani. Così lo Sludge Metal nasce per come lo conosciamo e per come lo conosceremo. E poi dopo la sperimentazione Drone con Lysol, lo Stoner più avvicinabile di Stoner Witchvirate tra Rock Alternativo e Psichedelia, per poi tornare di nuovo allo Sludge.

Houdini del 1993 resta il loro album più famoso, forse anche il più approcciabile. I Melvins mettono da parte gli intenti più idiosincratici del loro stile per accostarsi ad un sound più attinente al Rock alternativo del momento, più definito e lineare (per così dire). Hooch, Night Goat, Honey Bucket, Osborne e Crover dispensano eruzioni di inesorabile lava vulcanica che a tratti ribolle e fagocita tutto quello che c’è attorno. Punto cardinale del loro corso storico.

Mario Setaro